Rifugio Alp di Fora (1844 m) – Val Calanca
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Racchettata in Val Calanca con un gruppo insolitamente numeroso: nove persone; quasi da far invidia ai miei amici brianzoli.
Temperatura all’arrivo ad Arvigo: -10°C
Temperatura a Braggio, ore 9.30: -8°C
Inizio dell’escursione da Braggio: ore 10:30
Temperatura al Rifugio Alp di Fora, ore 13.30: -4,5°C
Fine dell’escursione: ore 15:45
Temperature piuttosto rigide oggi, comunque sopportabili grazie all’assenza di vento per quasi tutta l’escursione.
Capo gita di giornata Fabio: abile organizzatore di eventi, preciso come sempre nel curare i dettagli e nella preparazione delle “godende”.
Il ritrovo è fissato ad un bar di Castione. Pausa caffè e presentazione dei nuovi amici della montagna. Ripartiamo per la Val Calanca, oggi immersa nella neve e nel ghiaccio. Parcheggiamo ad Arvigo, ancora all’ombra e con una temperatura siberiana. Saliamo sulla funivia per Braggio (4.- CHF per corsa), che in pochi minuti ci porta al terrazzo situato a circa 1320 m di quota. Braggio è il comune più alto della Val Calanca; vi abitano stabilmente 56 abitanti, occupati quasi tutti nell’economia agraria e forestale.
Dalla stazione a monte della teleferica (1293 m), poco più di 200 m ci separano dal nucleo del villaggio. Come da programma, qui facciamo la seconda tappa, nell’ex scuola, chiusa definitivamente nel 1973 e trasformata da allora in ristorante e ostello. Alle 10:30, dopo la lunga sosta cappuccino/brioche/panettone, calziamo le ciaspole e ci avviamo in direzione di Sciorgnin, Mondent (1470 m) e il bivio per Selma (1496 m). Ora splende il sole e il paesaggio è incantevole. Il freddo, in assenza di vento, è sopportabilissimo. Una buona traccia ci facilita enormemente la salita, che finora ha delle pendenze fin troppo dolci. Il gruppo, che all’inizio è perfettamente compatto (così come vorrebbero alcuni amici di Hikr), pian pianino si sfilaccia, suddividendosi in coppie e in ciaspolatori solitari. I due ragazzi si divertono un mondo: è un piacere vedere come giocano buttandosi nella neve fresca, fingendosi addormentati o facendo degli scherzi a tutti.
Raggiunto il bivio per Selma, il percorso segue la strada forestale, in costante direzione sud per uno sviluppo di circa 1700 m. Le radure consentono un bellissimo panorama sul versante destro della Val Calanca. Possiamo così ammirare il bellissimo Pizzo di Claro, raggiunto il 16 luglio 2009, il Torrone Rosso (2670 m), il Mottone (2692 m) e il Forcel (2577 m).
Incrociamo altri escursionisti con gli sci o le racchette, che scendono in direzione di Braggio.
Raggiunti i 1700 m di quota, il sentiero svolta a sinistra e sale nella pecceta: sono gli ultimi 140 m di dislivello, finalmente di vera salita, comunque sempre nella traccia ben battuta.
Dopo quasi tre ore di tranquillo cammino raggiungiamo il Rifugio Alp di Fora (1844 m), situato sul pendio occidentale del Pizz di Rüss (2247 m).
In pochi minuti, alla spicciolata, arrivano tutti. Fabio estrae dallo zaino un invitante bianco vodese e una freschissima luganiga servita con scaglie di Parmigiano-Reggiano.
Il rifugio è molto bello e funzionale, tuttavia possiamo permetterci una sosta di soli tre quarti d’ora: il cuoco dell’ostello, che è anche sindaco di Braggio, ci aspetta per il pranzo.
La discesa è molto piacevole e decisamente più veloce della salita. Giunti all’altezza del vallone del Riale di Mezzana decidiamo di abbandonare la strada e di scendere nella neve vergine lungo il sentiero estivo. Raggiunte le baite di Mondent (1453 m) ci si presenta il tratto più affascinante della ciaspolata: un ripido pascolo da percorrere con tracciato libero che da solo merita la trasferta in Val Calanca.
Bellissima ciaspolata a Braggio
È una goduria per tutti, il degno finale che ci conduce diritti al ristorante. Già dall’esterno vediamo che sui tavoli c’è un ricco buffet di stuzzichini che ci attende. Sono le 16.00: l’appetito ha raggiunto l’apice!
Al momento del dessert scatta la sorpresa: una squisita torta al cioccolato per festeggiare il compleanno di Anna: auguri!
Piacevole ciaspolata su neve fresca in una zona poco frequentata, adatta a tutta la famiglia. Escursione rallegrata dalla presenza di due ragazzi: la loro freschezza è stata apprezzata da tutti.
Tempo totale: 5:15 h
Salita: 2:55 h
Dislivello in salita: 551 m
Sviluppo complessivo: 10,2 km
Difficoltà: WT2
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona.
Partecipanti: Anna, Carlo, Daniele, Fabio, Gabi, Martina, Maurizio, Valeria, siso.

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