Certosa di Pesio e giro delle cascate


Publiziert von paoloski , 9. August 2019 um 12:22.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:29 Juli 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 760 m
Abstieg: 760 m
Strecke:18 Km circa
Zufahrt zum Ausgangspunkt:La Certosa di Pesio si raggiunge facilmente in auto, ma esiste anche un servizio di autobus, da Chiusa Pesio. Ampio parcheggio gratuito nei pressi.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Pian delle Gorre.
Kartennummer:Fraternali Editori numero 16 scala 1:25000

Ieri sera siamo arrivati a Lurisia dove trascorreremo una settimana in un piccolo appartamento.
Per oggi le previsioni meteo sono ottime per cui decidiamo di iniziare a camminare compiendo il giro delle cascate della Valle Pesio, un percorso su cui ci eravamo documentati prima di partire.
Raggiungiamo la Certosa di Pesio, parcheggiamo, prendiamo un caffè nel bar della foresteria ed attendiamo i pochi minuti che mancano all'apertura del complesso monastico.
Alle 9 entriamo, la visita è autogestita: si può visitare ogni locale ed ambiente in cui non sia apposto un divieto di accesso. Vi sono pannelli che illustrano la storia e le vicende della Certosa nel corso dei secoli.
Il luogo risale al 1173 quando i Consignori di Morozzo donarono all'Ordine Certosino tutti i terreni dell'Alta Valle Pesio. Nel corso dei secoli le vicissitudini del complesso monastico sono state numerose fra abbandoni, saccheggi, soppressioni, riedificazioni che ne hanno notevolmente modificato l'aspetto originario.
Iniziamo la nostra visita dalla chiesa primeva, spoglia ma suggestiva, su di cui fu poi edificata la grande chiesa barocca oggi in uso. I tesori e le opere d'arte contenuti nel complesso vennero dispersi nel 1802 con la soppressione degli ordini monastici. A metà '800 il complesso venne trasformato in stabilimento idroterapico e fu frequentato dall'alta borghesia d'Europa ma con la Prima Guerra Mondiale  tutto finì e sino al 1934 la Certosa venne abbandonata, in quell'anno arrivarono però i Padri della Consolata che restaurarono il complesso ed ancora oggi occupano la Certosa.
Noi proseguiamo la visita accedendo al piano superiore dove si trovano la chiesa cinquecentesca ed il grande chiostro dalle dimensioni veramente notevoli, lo visitiamo e ci inoltriamo negli altri ambienti accessibili poi decidiamo che è ora di iniziare a camminare, lasciamo quindi la Certosa  e ci avviamo verso la valle. Percorriamo un tratto di strada asfaltata, peraltro per nulla trafficata, arrivando al casotto del Parco del Marguareis dove i guardiaparco ci danno informazioni sul vicino osservatorio faunistico e sul giro delle cascate, ci regalano del materiale informativo e ci mostrano il sentiero che ci permetterà di evitare la strada.
Attraversiamo il Pesio nei pressi del Villaggio Ardua, un complesso di villette geometrili risalente agli anni '50 e '60, e ci incamminiamo seguendo una strada sterrata che costeggia il torrente.
Ben presto siamo al bivio che ci condurrà in breve all'osservatorio faunistico, qui in un grande recinto vediamo alcune cerve ed un maschio che stanno attorniando i due guardiaparco incontrati in precedenza che stanno distribuendo loro il sale.
Saliamo sulla torretta per scattare qualche fotografia, scambiamo ancora alcune parole con i guardiaparco che ci avvertono che comunque il Pis del Pesio sarà, molto probabilmente, in secca. Salutiamo e ripartiamo. Il sentiero sale gradualmente nel bosco, raggiungiamo il Gias della Fontana da cui si diparte il sentierino che raggiunge la vicina Cascata del Pesio che è veramente ricca d'acqua.
Tornati al Gias delle Fontane seguiamo le indicazioni per il Pis del Pesio, il sentiero sale ripido nel bosco per un paio di centinaia di metri, lungo il percorso incontriamo alcuni escursionisti con ai piedi infradito, mocassini e scarpette di tela...queste cose mi lasciano sempre perplesso.
Come previsto il Pis del Pesio è desolatamente in secca, in primavera, quando i nevai alimentano i bacini sotterranei, dalla parete esce un potente getto d'acqua, oggi vi è solo un misero rigagnolo, l'ambiente umido intorno è però straordinario per la varietà botanica.
Ci dirigiamo al Gias degli Arpi e da qui, con un lungo traverso aggirante la cresta che scende dal Passo del Duca, alle Cascate del Saut, un breve circuito permette di ammirare i salti formati dai due torrenti che, fortunatamente, sono ricchi d'acqua e ci offrono uno spettacolo magnifico ed emozionante.
Ora non ci resta che percorrere la strada sterrata che dalle cascate ci porterà al rifugio Pian delle Gorre.
Al rifugio possiamo, finalmente, mangiare, una buona dose di polenta con due enormi fette di gorgonzola per me e di salsicce per Anna.
Il luogo, raggiungibile in auto, è molto affollato ma il prato antistante è talmente grande che la cosa non disturba.
Studiando per bene la cartina riusciamo a tornare alla Certosa di Pesio evitando la strada asfaltata.

Bella gita, per vedere il Pis del Pesio con l'acqua occorre venire almeno un mese prima ma le altre cascate sono veramente belle e spettacolari.
Il percorso è perfettamente segnato e si svolge su stradine e sentieri in buone condizioni.
Difficoltà: perlopiù T2 ma con qualche tratto, specie nei pressi delle cascate dove l'umidità è notevole, classificabile come T3.

Tourengänger: paoloski, annna
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 9. August 2019 um 17:31
Bella la Certosa e particolarissimi I camini


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