Pizzo Bello e Lago Scermendone


Publiziert von cai56 , 19. Juni 2019 um 17:35. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 Juni 2019
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1439 m
Abstieg: 1420 m
Strecke:Parzialmente circolare 17,21 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a San Pietro Berbenno lungo le statali 36 e 38; da qui si sale a Monastero, dove si trovano le indicazioni per Prato Maslino. La strada è lunga e stretta, ma quasi sempre asfaltata. Parcheggiare nel piazzale sottostante il Rifugio Marinella.

Come talvolta accade nella ricerca di sentieri desueti, l'idea iniziale (questa volta forse più passaggio che sentiero) si è rivelata impraticabile: la notizia di un ripido canalone agevolmente percorribile fra erbe e roccette si è rivelata modificata sul campo da un recente lungo franamento di sassi e terriccio fangoso. Occorre quindi ripiegare su mete - prese singolarmente -  già più e più volte frequentate; però dalla bocchetta alla base della cresta del Pizzo Bello al Lago Scermendone non eravamo mai scesi direttamente: il terreno, con ancora tutta questa neve, si presta ad una lunga e divertente scivolata...

Dal parcheggio si va ad imboccare la sterrata che sale a sinistra facendo un ampio giro fra le isolate abitazioni; al suo termine, non lontano da una fontana, si volge a sinistra lungo un'esile traccia che attraversa i prati fino a sbucare in una nuova pista [qui, volendo, si può arrivare in macchina deviando a sinistra all'ultimo bivio dell'accesso a Prato Maslino, ma i posti di parcheggio sono veramente pochi]. Dalla pista, sulla sinistra, inizia l'antica mulattiera per la Val Vignone: attualmente è in atto un cantiere per la rimozione dei tronchi abbattuti dalle tempeste autunnali  ed è stata colta l'occasione per procedere ad un insensato allargamento del sedime (in questo momento però la ruspa è ferma in corrispondenza di una frana provocata dagli sbancamenti...). Oltrepassata l'interruzione, si procede incontrando (e ignorando a sinistra) il bivio per Oligna, poi si sale lungo la bellissima mulattiera, a tratti gradinata e a tratti incavata nel pendio, indice di un'antica importanza dell'alpeggio per l'attività di allevamento. Raggiunte le prime baite di Vignone, baite sparse lungo un dislivello fra base e cima di circa 400 metri, si trascura a sinistra il sentiero per Scermendone (via di ritorno) e si risale il vastissimo pascolo con lunghi traversi fino ad aggirare un dosso per entrare nella valletta di Baric: questo è l'unico alpeggio ancora caricato e servito da tre belle baite ristrutturate. Anche qui si ignora una traccia sulla sinistra diretta alla costa di Scermendone ( la raggiunge più o meno all'altezza della Crus de l'Om) e si prosegue nel vago fondovalle - la buona segnaletica è attualmente coperta dalla neve - fino a svoltare a sinistra risalendo il comodo pendio erboso che termina alla forcella di Q2605. A questa bocchetta confluiscono parecchi sentieri, più o meno segnalati: nettamente a destra la cresta del Pizzo Bello, a destra in piano la traccia per il Passo Scermendone, in discesa al centro il sentiero per il Lago Scermendone e Predarossa, a sinistra la facile cresta di rocette per la Cima Vignone (con passaggio intermedio attraverso la più alta Q2643. Procediamo quindi per il Pizzo Bello salendo su tracce di sentiero fra ripidi pascoli e rocce accatastate; la vetta è un crestone con triplice apice: due ometti di pietre sulle punte minori ed una crocetta metallica su quella culminante. Spettacolare il panorama su tutte le cime della Valmalenco e... oltre. Ridiscesi alla bocchetta, un po' svogliati per attraversare fino alla Cima Vignone (peraltro già raggiunta in varie occasioni), decidiamo di scendere direttamente, concatenando successivi avvallamenti, fino al Lago Scermendone.
[Mi piace ricordare qui che la Cima Vignone è una misconosciuta ma splendida meta scialpinistica, la cui salita, oltre che necessitare nell'avvicinamento di particolari e contrastanti condizioni nevose, è però un po' troppo laboriosa per un successo di massa. Negli ultimi anni questo è stato confermato dall'introduzione della nostra cima nel catalogo di un'agenzia elvetica di eliski...].
Dal lago, senza alcuna difficoltà, si prosegue seguendo una mulattiera, qua e là adattata al transito di mezzi speciali, fino alla conca dell'Alpe Piano di Spini; da qui la pista si allarga un poco e traversa a mezzacosta - con qualche saliscendi - il versante settentrionale della costa di Scermendone fino a confluirvi nelle immediate vicinanze del Bivacco Scermendone. Proprio appena a valle della costruzione si notano i primi bolli bianco/rossi  - da poco rinfrescati, credo per merito del rilancio del Sentiero Italia in corso da poche settimane tramite spot radiofonici - che indirizzano alla lunga traversata fino all'Alpe Vignone: si procede sempre su di una bella traccia, con qualche saliscendi, talora un po' stretta e spesso esposta su pendii erbosi, con un meraviglioso punto di vista sulle Orobie al di là della Valtellina. A Vignone si ritorna quindi sul sentiero di salita.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 20. Juni 2019 um 08:44
Pizzo Bello ... di nome e di fatto ... complimenti !

certo che in lato c'è ancora un bel po' di neve

ciao Giorgio

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Juni 2019 um 10:23
Cima poco conosciuta, ma di impatto panoramico eccezionale.
Ricordo una antica salita al tramonto: da provare!!
Ciao Marco


Kommentar hinzufügen»