Königspitze / Gran Zebru 3851 - Cima Zebrù 3119m SKT
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ormai il 3° anno che organizzo un'uscita nel bacino glaciale dei Forni intorno a Pasqua, e per una cosa o l'altra i primi 2 anni il Gran Zebrù è saltato..per mancanza di condizioni o perchè avevamo caricato troppo i giorni precedenti aahah,
questa volta invece le condizioni sembrano volgere al meglio, anche se la scorsa domenica ne è scesa di neve, dopo 6 giorni la neve si assestata bene,
un tentativo il mercoledi è fallita a metà pala provocando una piccola slavina.
ad ogni modo partiamo con il nostro gruppo, insieme a David si sono aggiunti Matteo, Alessio, Daniele, Nadia e Francesco presente con un amico,
partiamo alle 6:40 ca., vari gruppi ci anticipano, la distanza fino all'attacco non è troppa, ma ci permette di raggiungere quasi tutti, alla base del collo di bottiglia i miei compagni lasciano le aste, tranne Matteo e Alessio che decidono di salire un canale alternativo, io con gli sci in spalle inizio la salita del collo, è invaso da una recente valanga bagnata, ad ogni modo le pendenze non sono mai eccessive tra i 38 e 40°, in 20 minuti o meno ne usciamo bene sulla base della pala.
Da qui iniziamo lungo il costone roccioso con pendenze sostenute, al centro della pala le pendenze aumentano leggermente fino ai 42°, fino ad un pianoro dove è possibile riposarsi, da qui per traverso si vira a Est, ci sono almeno 3 canali, io scelgo di l'accesso più a destra salendo i primi metri ripidi e creando un deposito sotto la cresta per gli sci, messi i ramponi salgo il canale sui 45° max tra neve e rocce instabili fino al filo di cresta, dove in 2-3 minuti si raggiunge il culmine con la croce di vetta.
Con le condizioni attuali, in tanti hanno approfittato della salita, in vetta ci sono almeno 10 sciatori ma tanti altri sono alla base dei canali, dopo 15 minuti scendiamo fino al deposito dove trovo i miei sci,
Daniele, Nadia e David scendono a piedi, invece per me inizia il momento piu critico, montati gli sci dentro il canale, valuto la neve ..lastroni ghiacciati, un errore ..e sarebbe un bel volo di 600m, con 2 salti scendo il primo tratto, staccando crosta ghiacciata, avanzare è faticoso per la neve ghiacciata, poco dopo esco dal ripido canale e mi ritrovo al pianoro dove i miei compagni iniziano a scendere legati la pala.
Nella pala la neve è un misto bagnato e ghiaccio, in piu i resti della valanga sono ghiacciati ed insidiosi, sciare la pala larga e lunga è una bella emozione, anche se in alcuni tratti la neve poco consistente e con fondo ghiacciato mi ha fatto venire qualche brivido.
ad ogni modo in brevissimo tempo sono all'imbocco del collo di Bottiglia, tritato dai passaggi, bisogna andare verso est e scendere controllando fino alla base tra i resti di valanga, uscito dal canale si punta a ovest trovando finalmente sulz, attendo 15 minuti i miei compagni, ripresi gli sci ci godiamo una super sciata fino al Pizzini.
ormai sono le 11:00 quasi, meno di 3h per la vetta, io e David decidiamo di ripellare e salire la vicina Cima Zebrù, andiamo a bomba veloci ma pesanti, scegliamo una via diretta ripida, lasciando lo zaino alla base, il pendio è a sud sotto un sole infernale, facciamo una fatica del boia per raggiungere la panoramica vetta a 3119m
ci godiamo poi una sciata su sulz fino al posteggio dei Forni
D- solo per la discesa dal canale e pala, altrimenti un AD
questa volta invece le condizioni sembrano volgere al meglio, anche se la scorsa domenica ne è scesa di neve, dopo 6 giorni la neve si assestata bene,
un tentativo il mercoledi è fallita a metà pala provocando una piccola slavina.
ad ogni modo partiamo con il nostro gruppo, insieme a David si sono aggiunti Matteo, Alessio, Daniele, Nadia e Francesco presente con un amico,
partiamo alle 6:40 ca., vari gruppi ci anticipano, la distanza fino all'attacco non è troppa, ma ci permette di raggiungere quasi tutti, alla base del collo di bottiglia i miei compagni lasciano le aste, tranne Matteo e Alessio che decidono di salire un canale alternativo, io con gli sci in spalle inizio la salita del collo, è invaso da una recente valanga bagnata, ad ogni modo le pendenze non sono mai eccessive tra i 38 e 40°, in 20 minuti o meno ne usciamo bene sulla base della pala.
Da qui iniziamo lungo il costone roccioso con pendenze sostenute, al centro della pala le pendenze aumentano leggermente fino ai 42°, fino ad un pianoro dove è possibile riposarsi, da qui per traverso si vira a Est, ci sono almeno 3 canali, io scelgo di l'accesso più a destra salendo i primi metri ripidi e creando un deposito sotto la cresta per gli sci, messi i ramponi salgo il canale sui 45° max tra neve e rocce instabili fino al filo di cresta, dove in 2-3 minuti si raggiunge il culmine con la croce di vetta.
Con le condizioni attuali, in tanti hanno approfittato della salita, in vetta ci sono almeno 10 sciatori ma tanti altri sono alla base dei canali, dopo 15 minuti scendiamo fino al deposito dove trovo i miei sci,
Daniele, Nadia e David scendono a piedi, invece per me inizia il momento piu critico, montati gli sci dentro il canale, valuto la neve ..lastroni ghiacciati, un errore ..e sarebbe un bel volo di 600m, con 2 salti scendo il primo tratto, staccando crosta ghiacciata, avanzare è faticoso per la neve ghiacciata, poco dopo esco dal ripido canale e mi ritrovo al pianoro dove i miei compagni iniziano a scendere legati la pala.
Nella pala la neve è un misto bagnato e ghiaccio, in piu i resti della valanga sono ghiacciati ed insidiosi, sciare la pala larga e lunga è una bella emozione, anche se in alcuni tratti la neve poco consistente e con fondo ghiacciato mi ha fatto venire qualche brivido.
ad ogni modo in brevissimo tempo sono all'imbocco del collo di Bottiglia, tritato dai passaggi, bisogna andare verso est e scendere controllando fino alla base tra i resti di valanga, uscito dal canale si punta a ovest trovando finalmente sulz, attendo 15 minuti i miei compagni, ripresi gli sci ci godiamo una super sciata fino al Pizzini.
ormai sono le 11:00 quasi, meno di 3h per la vetta, io e David decidiamo di ripellare e salire la vicina Cima Zebrù, andiamo a bomba veloci ma pesanti, scegliamo una via diretta ripida, lasciando lo zaino alla base, il pendio è a sud sotto un sole infernale, facciamo una fatica del boia per raggiungere la panoramica vetta a 3119m
ci godiamo poi una sciata su sulz fino al posteggio dei Forni
D- solo per la discesa dal canale e pala, altrimenti un AD
Tourengänger:
marc73

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Kommentare (4)