Marzola, un balcone fra la Val d'Adige e la Valsugana.
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Era da un po di tempo che Alex puntava alle cime della Marzola, e a dir la verità a forza di "dai" la Marzola stava incuriosendo anche me, è una montagna che vista da lontano lascia buone sensazioni, quindi...
Siamo in quattro ad affrontare questo giro, oltre a me ed Alex finalmente oggi si aggregano Irene ed il buon Valter da Busto Arsizio, un quartetto già ben rodato e pronto per una giornata, che, metereologicamente parlando, si prevede davvero eccezionale. Partiamo dal parcheggio del bel Rif. Maranza, e con continue serpentine ci portiamo verso il Cippo Livio Sartori dove prendiamo la deviazione per il Bivacco Bailoni che raggiungiamo dopo aver camminato per 10/15 minuti. Qua aggangiamo la simpatica cagnolina Milly che vive al Rif. Maranza e non ci mollerà più sino quando giungeremo allo Stoi del Chegul.
Al Bivacco ci fermiamo per un breve break mangereccio, qualche foto e poi via di nuovo verso la vicina Cima Marzola Sud. La visuale da qua è davvero ampia e di una bellezza eccezionale, e oggi, complice la giornata favolosa, le cime da riconoscere sono veramente troppe ma in compenso, con assoluta certezza, vediamo il Lago di Caldonazzo e il Lago di Levico. Ora rimaniamo sulla larga cresta, o dorsalina che dir si voglia, scendiamo per un breve tratto sino alla Sella della Marzola, poi con un breve strappetto ci portiamo sulla Marzola Nord dove facciamo il secondo break ammirando ancora una volta il bel panorama.
Ripreso il cammino il primo pezzo di discesa lo affrontiamo su sentiero innevato ed infidamente ghiacciato, ma si tratta di 15/20 minuti di cammino, poi finalmente ritorniamo a calpestare un sentiero bello pulito e assolutamente comodo, tranne quando mi prende un po la carogna e devio verso la vicina P. 1498, unico tratto di sentiero da fare con un minimo di attenzione. Ritrovato il gruppetto lo lascio subito dopo, loro vanno diretti allo Stoi del Chegul, io ancora una volta devio verso il Doss dei Corvi che proprio non ha nulla di speciale. Ci ritroviamo prima di arrivare agli Stoi, insieme ci portiamo vicino alle caratteristiche casette, poi ancora una volta mi stacco dagli amici per salire alla P. 1360 dove è presente un cippo confinale risalente al periodo austro/ungarico.
Per il ritorno all'auto seguiamo il Senter delle Pegore, un bel tracciato che in falsopiano ci porta sino al bel Bivacco Malga Nova, da qua, su facile tratturo ritorniamo al Rif. Maranza dove ci fermiamo per bere una fresca birretta, circondati da un carnaio stile Forte dei Marmi a Ferragosto.
Nota 1): Facile giretto alla portata di tutti, con modesto sviluppo altimetrico e chilometrico, ma assolutamente fantastico sotto il profilo panoramico. Detto questo, mi sento solo di segnalare la breve deviazione alla P. 1498 come unico tratto forse di T3 per la presenza di due o tre brevi esposizioni e per l'esposizione a Est della cimetta.
Nota 2): Cazzeggi vari...
Dal Medio Evo: Congresso delle Famiglie, tra i relatori anche un embrione.
Lerciofan: "Basta Pasqua variabile". Gesù chiede al Vaticano una data fissa anche per la sua morte.
Lercioinvacca: Legittima difesa. Salvini annuncia: "ulteriori attenuanti se porti il cappello da cowboy".
A' la prochaine! Menek

Che dire, ha detto tutto(come al solito dettagliato come una segretaria del ministero del maccherone) su quello che c'era da dire; finalmente sono riuscito a percorrere la Marzola, bella elevazione sopra Trento che mi aveva sempre attirato ogni qualvolta vi passavo di fronte.
In effetti il giro è molto facile, appagante e offre una vista sia sulla Val d'Adige che sulla Valsugana molto bella, lo sguardo corre a 360° scivolando su tutte le cime al'orizzonte.
Consiglio a chi è in zona di fare un "salto" prendendosi un momento di WALKING-SLOWLY.
Until next time.
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Kommentare (13)