Monte San Primo (m 1682), anello da Veleso
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Il Triangolo Lariano è il territorio compreso fra i due rami del Lario dalla caratteristica forma triangolare con ideali vertici in Como, Lecco e Bellagio. Il Monte San Primo è la sua massima elevazione e, grazie alla sua posizione, dalla sua cima (m 1682) si gode un ampio panorama in ogni direzione.
La salita alla cima non presenta difficoltà: è alla portata di tutti, da qualunque versante la si affronti. Quella illustrata in questa relazione è, probabilmente, la più impegnativa per l’intensità della salita.
Data la sua modesta altezza e la posizione, la sua ascensione è fattibile per gran parte dell’anno.
LOCALITA' DI PARTENZA. Veleso (m 845).
ATTREZZATURA. Bastano un buon paio di scarponcini e uno zaino per qualche capo di abbigliamento protettivo.
DIFFICOLTÀ. T2. L’escursione non presenta difficoltà tecniche; è piuttosto lunga e la salita al San Primo lungo la costa sud-ovest è molto ripida. Per lunghi tratti si procede su flebile traccia, che facilmente viene coperta dall’erba. La segnaletica è ridotta ai minimi termini: qualche palina correttamente posizionata nei punti nevralgici, rari e sbiaditi bolli di vernice.
QUOTA MASSIMA: m 1682, in vetta al Monte San Primo.
QUOTA MINIMA: m 842, a Veleso.
SVILUPPO: km 11,7.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO:4 ore 40’.
TEMPO DI SALITA: 2 ore alla cima del Monte San Primo.
TEMPO DI DISCESA: 2 ore 40’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Si attraversa Veleso e ci si porta in prossimità del campo da tennis nella parte alta dell’abitato, dove, poco oltre l’area di parcheggio, si incontra la prima palina segnaletica. Si prende a desta in direzione di Monti di Là percorrendo la strada per circa mezz’ora (m 1065 circa, km 1,8 dalla palina), dove, in prossimità di alcuni edifici (Monti di Là), si incontra un cartello che ci indica di deviare per l sentierino che si stacca sulla sinistra. Si risale lo stretto sentierino fino a portarsi sulla dorsale, dove si devia a sinistra attraversando un bosco di betulle e faggi. La traccia è poco evidente, ma baste seguire la linea di cresta. Usciti dal bosco si prosegue, per appena percettibile traccia, lungo il ripido e largo costone fino alla vetta del San Primo (m 1682, ore 1:15 da Monti di Là) contrassegnata da una grande croce metallica e da altre brutture.
L’itinerario prosegue scendendo per la cresta nord-ovest; una palina segnaletica ci indica la giusta direzione: La Forcoletta e Monte Colmenacco. Si prosegue lungo il filo di cresta: la Costa del San Primo, calcando cime secondarie, fra le quali il Piz del Luser (m 1407, ore 1:20 dalla cima) fino a raggiungere La Forcoletta (m 1236, 15 minuti dal Piz del Luser). Proseguendo dritti lungo la cresta si può raggiungere in poco tempo alla Cima del Monte Colmenacco (m 1261). Alla sella (La Forcoletta) si svolta a sinistra imboccando la boscosa valletta e, scendendo per la ripida traccia di sentiero mantenendosi sulla destra idrografica, si raggiungono i Monti di Erno e la carrareccia in corrispondenza di uno stagno (m 1070, 15 minuti da La Forcoletta). A questo punto, si prosegue percorrendo la stradina (in gran parte asfaltata) in direzione sud-est fino a fare ritorno a Veleso (km 3,1 – 45 minuti circa).
NEVE: Solo qualche chiazza sul versante nord della Costa del San Primo.
METEO. Nuvoloso alla partenza e fino alla cima, poi miglioramento. Vento a livello di brezza nel pomeriggio. Temperatura alla partenza 13°.
FREQUENTAZIONE: Molto affollata la vetta del San Primo; numerosi anche gli amici a quattro zampe (ben 13 cani); lungo il percorso incontrato solo un escursionista.
COMPAGNI: Susanne.
La salita alla cima non presenta difficoltà: è alla portata di tutti, da qualunque versante la si affronti. Quella illustrata in questa relazione è, probabilmente, la più impegnativa per l’intensità della salita.
Data la sua modesta altezza e la posizione, la sua ascensione è fattibile per gran parte dell’anno.
LOCALITA' DI PARTENZA. Veleso (m 845).
ATTREZZATURA. Bastano un buon paio di scarponcini e uno zaino per qualche capo di abbigliamento protettivo.
DIFFICOLTÀ. T2. L’escursione non presenta difficoltà tecniche; è piuttosto lunga e la salita al San Primo lungo la costa sud-ovest è molto ripida. Per lunghi tratti si procede su flebile traccia, che facilmente viene coperta dall’erba. La segnaletica è ridotta ai minimi termini: qualche palina correttamente posizionata nei punti nevralgici, rari e sbiaditi bolli di vernice.
QUOTA MASSIMA: m 1682, in vetta al Monte San Primo.
QUOTA MINIMA: m 842, a Veleso.
SVILUPPO: km 11,7.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO:4 ore 40’.
TEMPO DI SALITA: 2 ore alla cima del Monte San Primo.
TEMPO DI DISCESA: 2 ore 40’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Si attraversa Veleso e ci si porta in prossimità del campo da tennis nella parte alta dell’abitato, dove, poco oltre l’area di parcheggio, si incontra la prima palina segnaletica. Si prende a desta in direzione di Monti di Là percorrendo la strada per circa mezz’ora (m 1065 circa, km 1,8 dalla palina), dove, in prossimità di alcuni edifici (Monti di Là), si incontra un cartello che ci indica di deviare per l sentierino che si stacca sulla sinistra. Si risale lo stretto sentierino fino a portarsi sulla dorsale, dove si devia a sinistra attraversando un bosco di betulle e faggi. La traccia è poco evidente, ma baste seguire la linea di cresta. Usciti dal bosco si prosegue, per appena percettibile traccia, lungo il ripido e largo costone fino alla vetta del San Primo (m 1682, ore 1:15 da Monti di Là) contrassegnata da una grande croce metallica e da altre brutture.
L’itinerario prosegue scendendo per la cresta nord-ovest; una palina segnaletica ci indica la giusta direzione: La Forcoletta e Monte Colmenacco. Si prosegue lungo il filo di cresta: la Costa del San Primo, calcando cime secondarie, fra le quali il Piz del Luser (m 1407, ore 1:20 dalla cima) fino a raggiungere La Forcoletta (m 1236, 15 minuti dal Piz del Luser). Proseguendo dritti lungo la cresta si può raggiungere in poco tempo alla Cima del Monte Colmenacco (m 1261). Alla sella (La Forcoletta) si svolta a sinistra imboccando la boscosa valletta e, scendendo per la ripida traccia di sentiero mantenendosi sulla destra idrografica, si raggiungono i Monti di Erno e la carrareccia in corrispondenza di uno stagno (m 1070, 15 minuti da La Forcoletta). A questo punto, si prosegue percorrendo la stradina (in gran parte asfaltata) in direzione sud-est fino a fare ritorno a Veleso (km 3,1 – 45 minuti circa).
NEVE: Solo qualche chiazza sul versante nord della Costa del San Primo.
METEO. Nuvoloso alla partenza e fino alla cima, poi miglioramento. Vento a livello di brezza nel pomeriggio. Temperatura alla partenza 13°.
FREQUENTAZIONE: Molto affollata la vetta del San Primo; numerosi anche gli amici a quattro zampe (ben 13 cani); lungo il percorso incontrato solo un escursionista.
COMPAGNI: Susanne.
Tourengänger:
Alberto C.

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