Crus de l'Om


Publiziert von cai56 , 7. März 2019 um 17:50. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 März 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 1146 m
Abstieg: 1137 m
Strecke:Parzialmente circolare 15,91 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano ai Piani di Selvetta lungo le statali 36 e 38; al bivio si svolta a sinistra e si procede fino a Buglio in Monte. Entrando in paese si seguono le indicazioni per i "Maggenghi" e si sale con strada stretta ma asfaltata o cementata fino a Our di Cima. E' possibile proseguire su sterrato in direzione "Alpe Granda" fino a trovare parcheggio all'esterno di uno dei tornanti.

Un altro modo per raggiungere la splendida dorsale panoramica di Scermendone: e - c'è da crederci - vale sempre la pena. La maggior parte degli escursionisti, sia in estate che in inverno, si pone come meta l'arrivo al Bivacco Scermendone e qualcuno (pochissimi) sale fino alla vetta arrotondata della Cima Vignone: meta intermedia è questo terrazzo sassoso noto localmente come "Crus de l'Om" (o Doss dül Termen). "Om" e "Termen" fanno riferimento ovviamente ad un grossissimo ometto di pietre eretto dai pastori, come altri sulle prominenze rocciose degli alpeggi. Il toponimo ufficiale di "Croce dell'Olmo" è naturalmente un risibile fraintendimento dei cartografi: in Valtellina l'olmo è poco diffuso e ancor meno a 2338 metri di quota!
Attualmente di originale rimane solo la piccola vecchia croce di legno, ma dal 2017 è stata affiancata una seconda enorme croce in ferro che al buio si illumina tramite un moderno impianto a led: l'energia elettrica proviene dai due pannelli fotovoltaici installati sopra l' "Om" opportunamente rinforzato in cemento.

La difficoltà escursionistica T3 indicata nella scheda è riferita al solo attraversamento di un canalone franato ed ingombro di abeti schiantati, altrimenti T2.



Dal punto di parcheggio scelto sulla sterrata forestale fra Our di Cima e l'Alpe Granda, si prosegue in direzione di quest'ultima (indicazioni dove necessario) fino ad incontrare sulla destra l'indicazione per la Merla: è un bel sentiero che sale a tornanti nel bosco andando a raggiungere la sella erbosa che ospita la baita Merla. E' una baita di moderna costruzione (alcuni decenni), ma ormai abbandonata e aperta al pubblico uso. Il sentiero prosegue verso est rientrando, sostanzialmente in piano, nel fitto bosco: in poche decine di minuti si torna all'aperto in corrispondenza del terrazzo pascolivo di Verdel, del cui nucleo originale di baite solo una rimane abitabile ed in buone condizioni. Analogamente al tratto precedente si prosegue verso destra, però scendendo oltre un casello dell'acquedotto fino al primo tornante, da cui si diparte una traccia poco frequentata [Il sentiero principale scende invece verso Gaggio di Monastero: gita che avevamo effettuato la settimana precedente, ma che non avevo pubblicato per l'eccessivo svolgersi lungo monotone piste forestali]. L'andamento si presenta altalenante, con qualche saliscendi di pochissimo impegno, finchè non si incappa nelle distruzioni delle bufere di ottobre/novembre 2018: specialmente nell'attraversamento di un canalone gli alberi sradicati e la particolare fragilità della roccia, che hanno innescato una piccola frana la cui nicchia di distacco non è ancora stabile, fanno si che si incontri qualche disagio nel passaggio. Poi tutto tranquillo fino all'arrivo ai pascoli alti di Olegna. Trascurando le indicazioni per Vignone e Prato Maslino (certamente una bella prosecuzione della traversata, ma attualmente ancora troppo innevata), si imbocca il largo sentiero non indicato che sale a sinistra entrando nuovamente nel bosco: si tratta di un lungo traverso ascendente in direzione nord-ovest che consente di raggiungere la dorsale di Scermendone proprio in corrispondenza dell'edificio che ospita casera e stalla. Sotto un muretto a secco, a livello terra, sgorga una sorgente miracolosa, l' "Acqua di Öcc", notoriamente infallibile nella cura delle più disparate patologie oftalmiche. Seguendo la larga traccia verso destra, si sale in breve alla chiesa di San Quirico ed al vicino Bivacco Scermendone. Ignorando le indicazioni presenti, si vanno a seguire le tracce che salgono lungo il sassoso crinale, sempre largo e comodo, fino a raggiungere un primo ometto di pietre e poi, dopo un avvallamento attualmente nevoso, il pianoro della Crus de l'Om.
Al ritorno si può abbreviare il giro (e soprattutto evitare le frane) tornando alla Casera Scermendone sulla strada di salita e poi proseguendo in direzione dell'Alpe Granda fino alla curva della croce: qui si distacca un sentierino che scende in breve alla Merla, dove si recupera il percorso di andata.


https://www.relive.cc/view/g31102913798

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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