Anello del Monte Scermendone
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Nonostante la bella fiacca di ieri al Lema un bel cerottino e si riparte con Claudio e Warry per il giro previsto la scorsa settimana ma rimandato per il maltempo “ Il Giro ad anello del Monte Scermendone “, a dire la verità anche per questa domenica le previsioni non sono il massimo ma i temporali sono previsti solo per il tardo pomeriggio così ci mettiamo in viaggio di buon mattino destinazione la Valtellina e in particolare la Val Masino, arrivati a Filorera c’è ( ma lo sapevamo ) da pagare alla colonnina un ticket di 5 euro per salire fino alla piana di Preda Rossa, quello che non sapevamo ( che a noi però tocca solo marginalmente ) è che per una recentissima frana la strada è interrotta in località Sasso Bisolo poco dopo il Rifugio Scotti … cosa che a valle non ci è parsa però segnalata da nessuna parte.
Arrivati in prossimità dello sbarramento in zona Rifugio Scotti ( quindi confermo che fino a lì si può arrivare in macchina ) chiediamo lumi ad un gentilissimo alpigiano locale che giustamente ci consiglia di iniziare il nostro giro dal basso in località Valbione e non da mezza altezza come volevamo fare noi per non essere costretti a fine giro a dover risalire fino allo Scotti per carrozzabile il buon uomo ci dice anche di farlo in senso inverso al previsto passando subito dal Rifugio Granda … la saggezza degli anziani un valore come sempre inestimabile ed irrinunciabile !
Comunque a questo punto iniziamo un bel su e giù in macchina per la strada alla ricerca dell’imbocco del sentiero per il Rifugio Granda trovandolo solo dopo alcuni tentativi andati a vuoto … e si che il cartello indicatore è bello grande e di un giallo ben visibile ma noi inizialmente non l’abbiamo visto, comunque intorno alle 9.40 quando cadono anche le prime gocce di pioggia ci incamminiamo nel bosco già ben caldo ma il rinfrescamento naturale non tarda ad arrivare e solo la fortunata possibilità di ripararsi presso le Baite di Taiada ci salva da una bella lavata, il temporale dura circa tre quarti d’ora passati al coperto sgranocchiando biscotti e cioccolata dopodiché sembra che il maltempo ci dia tregua e così puntiamo almeno a raggiungere il Rifugio e infatti proprio quando è in bella vista ricomincia a piovere seriamente e pertanto ci fiondiamo dentro in attesa degli eventi, il cielo però anziché migliorare mette in programma un nuovo temporale di intensità più forte del precedente ma noi siamo lì belli al caldo nel rifugio ( tranne Warry ) e tra una chiacchiera e l’altra con i simpatici gestori e con un altro escursionista si fa mezzogiorno e così ci fermiamo per un buon risottino con i funghi.
Circa un ora dopo il cielo sembra migliorare tanto che spunta anche un po’ di sole e così sono passate da poco le 13 quando decidiamo di proseguire nel nostro giro, ad essere sinceri subito dopo il pur leggero pranzo e nel bel mezzo della digestione la risalita della mulattiera verso l'Alpe di Scermendone si fa un poco affannosa ma arriviamo comunque al punto più alto della nostra escursione odierna passando dalla chiesetta di San Quirico e dal Rifugio/Bivacco Scermendone , da qui inizia la discesa dal sentiero che si stacca sulla sinistra lasciando perdere quello diretto al Lago di Scermendone e che per niente banale porta fino alla piana di Preda Rossa dove ritorniamo sulla carrozzabile proveniente da Filorera e quindi scavalcando i due tratti franati raggiungiamo lo sbarramento in prossimità del Rifugio Scotti e da lì continuiamo a scendere e oltrepassando la galleria ( occhio perché la luce non funziona ! ) rispuntiamo in località Valbione punto di partenza di questo nostro bel giro ad anello contenti ma anche un po’ rammaricati per la scarsa visibilità sulle mitiche cime oggi purtroppo solo intraviste !
Giorgio
Arrivati in prossimità dello sbarramento in zona Rifugio Scotti ( quindi confermo che fino a lì si può arrivare in macchina ) chiediamo lumi ad un gentilissimo alpigiano locale che giustamente ci consiglia di iniziare il nostro giro dal basso in località Valbione e non da mezza altezza come volevamo fare noi per non essere costretti a fine giro a dover risalire fino allo Scotti per carrozzabile il buon uomo ci dice anche di farlo in senso inverso al previsto passando subito dal Rifugio Granda … la saggezza degli anziani un valore come sempre inestimabile ed irrinunciabile !
Comunque a questo punto iniziamo un bel su e giù in macchina per la strada alla ricerca dell’imbocco del sentiero per il Rifugio Granda trovandolo solo dopo alcuni tentativi andati a vuoto … e si che il cartello indicatore è bello grande e di un giallo ben visibile ma noi inizialmente non l’abbiamo visto, comunque intorno alle 9.40 quando cadono anche le prime gocce di pioggia ci incamminiamo nel bosco già ben caldo ma il rinfrescamento naturale non tarda ad arrivare e solo la fortunata possibilità di ripararsi presso le Baite di Taiada ci salva da una bella lavata, il temporale dura circa tre quarti d’ora passati al coperto sgranocchiando biscotti e cioccolata dopodiché sembra che il maltempo ci dia tregua e così puntiamo almeno a raggiungere il Rifugio e infatti proprio quando è in bella vista ricomincia a piovere seriamente e pertanto ci fiondiamo dentro in attesa degli eventi, il cielo però anziché migliorare mette in programma un nuovo temporale di intensità più forte del precedente ma noi siamo lì belli al caldo nel rifugio ( tranne Warry ) e tra una chiacchiera e l’altra con i simpatici gestori e con un altro escursionista si fa mezzogiorno e così ci fermiamo per un buon risottino con i funghi.
Circa un ora dopo il cielo sembra migliorare tanto che spunta anche un po’ di sole e così sono passate da poco le 13 quando decidiamo di proseguire nel nostro giro, ad essere sinceri subito dopo il pur leggero pranzo e nel bel mezzo della digestione la risalita della mulattiera verso l'Alpe di Scermendone si fa un poco affannosa ma arriviamo comunque al punto più alto della nostra escursione odierna passando dalla chiesetta di San Quirico e dal Rifugio/Bivacco Scermendone , da qui inizia la discesa dal sentiero che si stacca sulla sinistra lasciando perdere quello diretto al Lago di Scermendone e che per niente banale porta fino alla piana di Preda Rossa dove ritorniamo sulla carrozzabile proveniente da Filorera e quindi scavalcando i due tratti franati raggiungiamo lo sbarramento in prossimità del Rifugio Scotti e da lì continuiamo a scendere e oltrepassando la galleria ( occhio perché la luce non funziona ! ) rispuntiamo in località Valbione punto di partenza di questo nostro bel giro ad anello contenti ma anche un po’ rammaricati per la scarsa visibilità sulle mitiche cime oggi purtroppo solo intraviste !
Giorgio
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