Pizzo di Gino, 2245 m.
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Il Pizzo di Gino è una montagna della Val Cavargna. Ho cercato di raggiungerla piu' volte in invernale ma non ho mai trovato le condizioni giuste. Questo inverno avaro di neve a sud delle Alpi mi invoglia a scoprire una via di salita mai percorsa partendo da Monti Revole.
Il viaggio, si proprio il viaggio perchè per raggiungere questa località ci vuole lo stesso tempo che andare in Valle d'Aosta o nel cuore delle Alpi svizzere, non mi fermerà a Monti Revole. Infatti una volta raggiunto il piccolo paese decido di proseguire oltre e raggiungere Monti Fous. Vi sconsiglio di percorrere questo tratto perchè la strada diventa presto tortuosa e sterrata adatta a mezzi fuoristrada & C. Non raggiungero' la località ma mi fermero' qualche centinaio di metri prima in prossimità di un largo tornante, risparmiandomi anche un bel guado nel torrente.
Parto in discesa e poi affronto una ripida salita su strada in cemento che mi porta ad una segnavia verticale; parte il sentiero che mi porta alle località Monti Gromia e Monti Zartigna passando per una bella e caratteristica chiesetta. Inizialmente mi stupisco del sentiero ben segnalato, infatti lo perdero' piu' avanti verso quota 1500 m.. Cosi mi toccherà "ravanare" su per il pendio per raggiungere la larga cresta e risalirla; incontro le prime tracce di neve verso quota 2000 m. I successivi metri di salita mi fanno un po' tribolare; la neve gelata in superficie non regge il mio peso e cede ad ogni passo. Fortunatamente in poco tempo arrivo all'inizio della esile cresta rocciosa dove calzo i ramponi e proced piu' facilmente; la cresta è in buone condizioni e facilmente percorribile con le dovute attenzioni. L'esperienza e la storia di questa montagna insegnano e raccontano che in caso di neve abbondante questo ultimo tratto non è assolutamente banale.
Raggiungo la croce di vetta sferzata da un moderato vento da nord. Mi metto al riparo sottovento ed apprezzo il panorama per qualche minuto poi rinizio la discesa. Rientrando evitero' "ravanamenti" e percorrero' integralmente il largo costone fino a raggiungere Monti Gromia; nell'ultima parte la traccia tende a morire. Torno all'auto e mi rimetto... in viaggio!
Il Pizzo di Gino è una bella, isolata e severa montagna che negli ultimi anni fatica a trovare un innevamento costante nella stagione invernale. In piu', l'avvicinamento non comodo, la porta ad essere snobbata da molti praticanti delle attività invernali. Nelle condizioni in cui l'ho trovata la gita risulta un po' noiosa e monotona.

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