Monte Lema -1621 mt- (ampio circuito ad anello da Curiglia).
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Propongo ad Emiliano il Monte Lema da Curiglia e, lui stesso, elabora un giro completo e molto interessante, valorizzando, in buona parte, tutto ciò che di bello può offrire questa montagna nel suo versante italiano della Val Veddasca e Val Dumentina.
A Curiglia 670 mt, nei pressi della sede municipale, lasciamo l'auto e c'incamminiamo, seguendo l'ottima segnaletica ufficiale, verso la Madonna della Guardia. La prima parte d'itinerario: Curiglia 670 mt, Sarona 944 mt, Alpone / Madonna della Guardia 1246 mt, si sviluppa all'interno di un meraviglioso tratto boschivo composto da betulle e faggi, risalendo un ardita e impegnativa strada forestale asfaltata. Le pendenze non daranno tregua e in un'ora circa di cammino riusciamo a guadagnare ben 600 mt di dislivello.
Alla chiesetta Madonna della Guardia 1246 mt, troviamo la segnaletica ufficiale e le varie destinazioni: Poncione di Breno via Fontana dei Tamarindi e il Monte Lema che è raggiungibile seguendo la via alta e diretta della Forcella d'Arasio; oppure come nel nostro caso, seguendo il sentiero basso che compie un ampio semicerchio mantenendosi quasi sempre sulla stessa linea di livello nella valle Arasio. All'interno di una fitta faggeta, quindi avviene il collegamento con Pradecolo 1184 mt e, una volta aver raggiunto Pradecolo, non resta che salire per la classica via normale sino in cima al Monte Lema 1621 mt.
Dal Monte Lema 1621 mt scendiamo verso sud, per risalire anche al Moncucco 1518 mt e, ridiscendiamo, nuovamente, fino a prati di Pian Pulpito 1364 mt. Qui si potrebbe già rientrare nel versante italiano della Val Dumentina, ma preferiamo allungarci fino al valico Forcola o Passo di Monte Faeta 1118 mt. Sosta pausa pranzo.
Ripresa la marcia, ci addentriamo nei fitti boschi di faggio e castagno della Val Dumentina e seguendo l'ottima segnaletica raggiungiamo in sequenza: Alpe Fontana 1147 mt, Alpe Pra Bernardo 1084 mt, Pragaleto 990 mt fino a sbucare sulla provinciale nei pressi di Alpone di Dumenza 975 mt. Attraversiamo la provinciale, rientriamo nel bosco e, seguiamo la pista forestale che costeggia il Monte Gradisea 1055 mt. A questo punto Emiliano vorrebbe visitare anche la cima di quest'ultima elevazione e, quindi, dritto per dritto, senza percorso obbligato, eccoci anche in cima al Gradisea 1055 mt dove è eretto un cippo in marmo che rappresenta la vetta.
Scesi nuovamente sulla forestale, proseguiamo per Alpe Chedo 899 mt, a questo punto la verniciatura ufficiale diviene meno evidente e parecchi sterrati tendono a confondere le idee: utili saranno dei bolli arancioni che seguiremo fino alla fattoria il Roccolo 793 mt. Infine eccoci finalmente uscire sulla provinciale, nei pressi del Monumento di San Carlo 600 mt dove concluderemo la gita in salita, attraversando l'impervia gola della Val Crana grazie al ponte sulla strada asfaltata che ci permetterà di chiudere a Curiglia 670 mt, questo bellissimo giro ad anello.
NOTE: Gita che si sviluppa camminando su piste forestali e sentieri ben segnalati. Il dislivello dichiarato (circa 1300 mt) tiene conto degli innumerevoli saliscendi durante l'intera escursione.
A Curiglia 670 mt, nei pressi della sede municipale, lasciamo l'auto e c'incamminiamo, seguendo l'ottima segnaletica ufficiale, verso la Madonna della Guardia. La prima parte d'itinerario: Curiglia 670 mt, Sarona 944 mt, Alpone / Madonna della Guardia 1246 mt, si sviluppa all'interno di un meraviglioso tratto boschivo composto da betulle e faggi, risalendo un ardita e impegnativa strada forestale asfaltata. Le pendenze non daranno tregua e in un'ora circa di cammino riusciamo a guadagnare ben 600 mt di dislivello.
Alla chiesetta Madonna della Guardia 1246 mt, troviamo la segnaletica ufficiale e le varie destinazioni: Poncione di Breno via Fontana dei Tamarindi e il Monte Lema che è raggiungibile seguendo la via alta e diretta della Forcella d'Arasio; oppure come nel nostro caso, seguendo il sentiero basso che compie un ampio semicerchio mantenendosi quasi sempre sulla stessa linea di livello nella valle Arasio. All'interno di una fitta faggeta, quindi avviene il collegamento con Pradecolo 1184 mt e, una volta aver raggiunto Pradecolo, non resta che salire per la classica via normale sino in cima al Monte Lema 1621 mt.
Dal Monte Lema 1621 mt scendiamo verso sud, per risalire anche al Moncucco 1518 mt e, ridiscendiamo, nuovamente, fino a prati di Pian Pulpito 1364 mt. Qui si potrebbe già rientrare nel versante italiano della Val Dumentina, ma preferiamo allungarci fino al valico Forcola o Passo di Monte Faeta 1118 mt. Sosta pausa pranzo.
Ripresa la marcia, ci addentriamo nei fitti boschi di faggio e castagno della Val Dumentina e seguendo l'ottima segnaletica raggiungiamo in sequenza: Alpe Fontana 1147 mt, Alpe Pra Bernardo 1084 mt, Pragaleto 990 mt fino a sbucare sulla provinciale nei pressi di Alpone di Dumenza 975 mt. Attraversiamo la provinciale, rientriamo nel bosco e, seguiamo la pista forestale che costeggia il Monte Gradisea 1055 mt. A questo punto Emiliano vorrebbe visitare anche la cima di quest'ultima elevazione e, quindi, dritto per dritto, senza percorso obbligato, eccoci anche in cima al Gradisea 1055 mt dove è eretto un cippo in marmo che rappresenta la vetta.
Scesi nuovamente sulla forestale, proseguiamo per Alpe Chedo 899 mt, a questo punto la verniciatura ufficiale diviene meno evidente e parecchi sterrati tendono a confondere le idee: utili saranno dei bolli arancioni che seguiremo fino alla fattoria il Roccolo 793 mt. Infine eccoci finalmente uscire sulla provinciale, nei pressi del Monumento di San Carlo 600 mt dove concluderemo la gita in salita, attraversando l'impervia gola della Val Crana grazie al ponte sulla strada asfaltata che ci permetterà di chiudere a Curiglia 670 mt, questo bellissimo giro ad anello.
NOTE: Gita che si sviluppa camminando su piste forestali e sentieri ben segnalati. Il dislivello dichiarato (circa 1300 mt) tiene conto degli innumerevoli saliscendi durante l'intera escursione.
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