Verzasca di smeraldo
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La valle Verzasca: musica e colori
Secondo me la valle Verzasca è una delle più belle del Ticino. Stretta, circondata da alte cime, semi-selvaggia (in questo è battuta dalle Centovalli), per chi ama passeggiare offre due spettacoli incredibili:
1) Il colore delle sue acque: sono ovunque di un verde smeraldo incantevole.
2) La sinfonia del fiume e delle rocce. Il ritmo ed il motivo cambiano continuamente, a seconda che il sentiero si alzi o si abbassi verso il fiume, a dipendenza che ci sia una tranquilla pozza d'acqua, o rapide che scrosciano. L'accompagnamento è dato dal basso continuo di corsi d'acqua che precipitano dalle pareti laterali, e dai massi che ora amplificano, ora smorzano il canto del fiume. Si passa da un fortissimo ad un mezzo forte, per scendere ad un pianissimo che quasi non si sente, e fatti pochi passi, ecco l'orchestra riprendere il tema con tutta la possanza dei suoi fiati. Mai uguale, ma sempre in variazione sul tema principale, ti accompagna per tutto il tragitto. E' veloce o lenta, a seconda del tuo camminare. Puoi scendere alla riva, per sentire meglio un dettaglio, ed il fiume non si stanca mai di ripetere la frase, per fartela comprendere, ma sempre nascondendo ancora qualcosa. E per quanto ascolti, sai che non hai sentito tutto, che c'è ancora qualcosa da capire, una variazione che non hai ancora udito, e che ti sarà proposta la prossima volta che passerai.
E' la terza volta che
Rita ed io percorriamo questo cammino. Partiamo dal Bivio di Corippo, appena dopo Vogorno, dove finisce il lago artificiale della diga della Verzasca, per salire fino a Sonogno. Tutto il percorso è di circa 16 Km, con 750 metri di dislivello. Ma per chi non è sicuro di riuscire e camminarlo tutto, è possibile uscire ad ogni paese (Lavertezzo, Brione, Gerra e Frasco), ad una distanza di circa 4 Km l'uno dall'altro, e riprendere il postale per rientrare al punto di partenza. Da Sonogno poi, si può salire alla capanna Barone, al lago d'Efra, oppure percorrere il passo di Redorta (1400 metri di salita) per scendere fino a Prato-Sornico in valle Maggia (1600 metri di discesa, quasi tutti in cresta). A Sonogno, famoso centro di lavorazione della lana, trovi il museo della stessa, e la cooperativa che alleva le pecore esegue tutta la lavorazione, compresa la colorazione, con i metodi tradizionali a mano.
Purtroppo questa volta l'escursione è terminata a Frasco, causa pioggia intensa e battente... Rino, amico di famiglia con rustico a Sonogno, ci attendeva per la torta ed il caffé: aveva persino falciato l'erba.
Da vedere a Lavertezzo il ponte "dei salti", con le due campate ad arco romano.
A Lorentino (tra Gerra e Frasco) piccolo agriturismo con prodotti locali, e fontana per riempire le bottiglie.
Tra Lavertezzo e La Motta abbiamo incontrato i resti della slavina che ha bloccato il sentiero fino a meno di due settimane fa: veramente imponente.
Diverse bellissime cascate lungo il tragitto.
Secondo me la valle Verzasca è una delle più belle del Ticino. Stretta, circondata da alte cime, semi-selvaggia (in questo è battuta dalle Centovalli), per chi ama passeggiare offre due spettacoli incredibili:
1) Il colore delle sue acque: sono ovunque di un verde smeraldo incantevole.
2) La sinfonia del fiume e delle rocce. Il ritmo ed il motivo cambiano continuamente, a seconda che il sentiero si alzi o si abbassi verso il fiume, a dipendenza che ci sia una tranquilla pozza d'acqua, o rapide che scrosciano. L'accompagnamento è dato dal basso continuo di corsi d'acqua che precipitano dalle pareti laterali, e dai massi che ora amplificano, ora smorzano il canto del fiume. Si passa da un fortissimo ad un mezzo forte, per scendere ad un pianissimo che quasi non si sente, e fatti pochi passi, ecco l'orchestra riprendere il tema con tutta la possanza dei suoi fiati. Mai uguale, ma sempre in variazione sul tema principale, ti accompagna per tutto il tragitto. E' veloce o lenta, a seconda del tuo camminare. Puoi scendere alla riva, per sentire meglio un dettaglio, ed il fiume non si stanca mai di ripetere la frase, per fartela comprendere, ma sempre nascondendo ancora qualcosa. E per quanto ascolti, sai che non hai sentito tutto, che c'è ancora qualcosa da capire, una variazione che non hai ancora udito, e che ti sarà proposta la prossima volta che passerai.
E' la terza volta che

Purtroppo questa volta l'escursione è terminata a Frasco, causa pioggia intensa e battente... Rino, amico di famiglia con rustico a Sonogno, ci attendeva per la torta ed il caffé: aveva persino falciato l'erba.
Da vedere a Lavertezzo il ponte "dei salti", con le due campate ad arco romano.
A Lorentino (tra Gerra e Frasco) piccolo agriturismo con prodotti locali, e fontana per riempire le bottiglie.
Tra Lavertezzo e La Motta abbiamo incontrato i resti della slavina che ha bloccato il sentiero fino a meno di due settimane fa: veramente imponente.
Diverse bellissime cascate lungo il tragitto.
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