Cistella (2880m) e Pizzo Diei (2906m) anello da San Domenico
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L'autunno alza i giri del motore, alcune cime rischiano di non venir più toccate fino all'anno prossimo (per le mie capacità ovviamente) e, vista l'annata alpinistica davvero scarna, propongo a Martina e Raffaele un piacevole anello in quota, con modalità trail/passo svelto. Il clima odierno, almeno per la mattinata, è spaventosamente perfetto.
Ce la prendiamo con calma: alle 10.15 partiamo da San Domenico q1403 con direzione Rif. Crosta, in leggera corsetta. Sin dall'inizio, i sentieri sono ottimamente segnati, la scritta "rifugio Crosta" è spesso aggiunta ai cartelli, non si può sbagliare. Purtroppo dopo poche curve Martina sceglie di rinunciare, oggi non è in giornata.. Dispiaciuti pensiamo di rinunciare anche noi, ma anche su sua insistenza proseguiamo il giro.
Il sentiero è un bel single-track boschivo, qualche passaggio su strada asfaltata e poi solo grandiosi scorci e duri strappetti, spesso corribili. Passati gli alpeggi Dorcia q1559, I Crosi q1662 e Coatè q1795, risaliamo verso Marsasca per poi perdere almeno 100m in discesa fino al Rifugio Crosta q1754. Dopo una telefonata a Martina decidiamo di proseguire ancora.
Oltre 1000m ci separano dal Bivacco Leoni. Raffaele parte a fuoco, faccio quel che posso per non restare troppo indietro, ma il lungo Vallone del Solcio mette a dura prova le povere gambette. E' la prima volta che passo da questa valletta e, come spesso ho letto in diversi testi e relazioni, le conformazioni rocciose lasciano a bocca aperta, a partire dal "dentone" del Pizzo Boni. Anche la dorsale della Croce dei Meri e della Testa Dell'Orso e di ammirevole bellezza.
Alla Bocchetta di Solcio q2545 boccheggio come se fossi il primo dei sedentari asmatici. Ora il sentiero si impenna in direzione Cistella, che però non si vede, cosi come Raffy, completamente sparito sopra le balze rocciose. Dopo gli ultimi gradini facili, si apre la vista sul Piano di Cistella Basso, spettacolare altopiano dalle forme sinuose che separa il Monte Cistella, vero e proprio, dal sottostante Corno Cistella (m2688).
Qui, gli occhi hanno di che incantarsi.
Raggiungo Raffi al Bivacco Leoni q2803, dal Rif.Crosta ho impiegato 1h15' e mi tremano le gambe. Raffi sta bene ed è arrivato almeno 10' prima, un vertical praticamente!
Saliamo al Monte Cistella q2880 facendo attenzione alla prima neve, nulla di complicato, un paio di catene sul finale e divertenti passaggi. Dalla vetta scorgiamo brevemente un accenno di spettro di Brocken, o Gloria, purtroppo non lampante.. Ritorniamo al Biv.Leoni e proseguiamo verso il Diei, la neve tiene bene e si riesce a viaggiare meglio del previsto. Qualche difficoltà in più nella salita al canale S-E per neve scivolosa ma riusciamo comunque ad arrivare in vetta al Pizzo Diei q2906 con tanto di nebbia fitta.
Fa freddo, camminiamo subito in direzione S-W dove, con attenzione alla neve, scendiamo il breve saltino di roccia. Grazie ai numerosi ometti, troviamo facilmente la strada di discesa in direzione del Colle di Ciamporino. Quando finisce la neve, sotto q2600, riprendiamo a correre, e qui faccio un bel voltone con tanto di stortone alla caviglia. A passo rallentato scendiamo al Colle di Ciamporino q2283 e pian piano all'Alpe Ciamporino q1950 dove tutto è chiuso e non c'è anima viva.
Già mi stavo pregustando la discesa finale in funivia.... e invece, una zoppicata dopo l'altra, bisogna fare tutte le piste in secca fino a San Domenico. Lascio che Raffi scenda veloce a reincontrare Martina, cosi da poter scendere io con più calma.
Giro comunque bellissimo, impegnativo fisicamente anche per la quota e la presenza di neve che ha rallentato parecchio. Nel complesso 5h30' di giro complessivo per circa 25,5km e 1900d.
Ce la prendiamo con calma: alle 10.15 partiamo da San Domenico q1403 con direzione Rif. Crosta, in leggera corsetta. Sin dall'inizio, i sentieri sono ottimamente segnati, la scritta "rifugio Crosta" è spesso aggiunta ai cartelli, non si può sbagliare. Purtroppo dopo poche curve Martina sceglie di rinunciare, oggi non è in giornata.. Dispiaciuti pensiamo di rinunciare anche noi, ma anche su sua insistenza proseguiamo il giro.
Il sentiero è un bel single-track boschivo, qualche passaggio su strada asfaltata e poi solo grandiosi scorci e duri strappetti, spesso corribili. Passati gli alpeggi Dorcia q1559, I Crosi q1662 e Coatè q1795, risaliamo verso Marsasca per poi perdere almeno 100m in discesa fino al Rifugio Crosta q1754. Dopo una telefonata a Martina decidiamo di proseguire ancora.
Oltre 1000m ci separano dal Bivacco Leoni. Raffaele parte a fuoco, faccio quel che posso per non restare troppo indietro, ma il lungo Vallone del Solcio mette a dura prova le povere gambette. E' la prima volta che passo da questa valletta e, come spesso ho letto in diversi testi e relazioni, le conformazioni rocciose lasciano a bocca aperta, a partire dal "dentone" del Pizzo Boni. Anche la dorsale della Croce dei Meri e della Testa Dell'Orso e di ammirevole bellezza.
Alla Bocchetta di Solcio q2545 boccheggio come se fossi il primo dei sedentari asmatici. Ora il sentiero si impenna in direzione Cistella, che però non si vede, cosi come Raffy, completamente sparito sopra le balze rocciose. Dopo gli ultimi gradini facili, si apre la vista sul Piano di Cistella Basso, spettacolare altopiano dalle forme sinuose che separa il Monte Cistella, vero e proprio, dal sottostante Corno Cistella (m2688).
Qui, gli occhi hanno di che incantarsi.
Raggiungo Raffi al Bivacco Leoni q2803, dal Rif.Crosta ho impiegato 1h15' e mi tremano le gambe. Raffi sta bene ed è arrivato almeno 10' prima, un vertical praticamente!
Saliamo al Monte Cistella q2880 facendo attenzione alla prima neve, nulla di complicato, un paio di catene sul finale e divertenti passaggi. Dalla vetta scorgiamo brevemente un accenno di spettro di Brocken, o Gloria, purtroppo non lampante.. Ritorniamo al Biv.Leoni e proseguiamo verso il Diei, la neve tiene bene e si riesce a viaggiare meglio del previsto. Qualche difficoltà in più nella salita al canale S-E per neve scivolosa ma riusciamo comunque ad arrivare in vetta al Pizzo Diei q2906 con tanto di nebbia fitta.
Fa freddo, camminiamo subito in direzione S-W dove, con attenzione alla neve, scendiamo il breve saltino di roccia. Grazie ai numerosi ometti, troviamo facilmente la strada di discesa in direzione del Colle di Ciamporino. Quando finisce la neve, sotto q2600, riprendiamo a correre, e qui faccio un bel voltone con tanto di stortone alla caviglia. A passo rallentato scendiamo al Colle di Ciamporino q2283 e pian piano all'Alpe Ciamporino q1950 dove tutto è chiuso e non c'è anima viva.
Già mi stavo pregustando la discesa finale in funivia.... e invece, una zoppicata dopo l'altra, bisogna fare tutte le piste in secca fino a San Domenico. Lascio che Raffi scenda veloce a reincontrare Martina, cosi da poter scendere io con più calma.
Giro comunque bellissimo, impegnativo fisicamente anche per la quota e la presenza di neve che ha rallentato parecchio. Nel complesso 5h30' di giro complessivo per circa 25,5km e 1900d.
Tourengänger:
Simone86

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Kommentare (13)