Passo dell'Oro
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Assolutamente una gita di ripiego, breve bella e comoda, ma utile solo per sgranchirsi le gambe in attesa del passaggio dei concorrenti al Trofeo Kima che oggi percorrono tutto il Sentiero Roma (...e oltre) con partenza ed arrivo a Filorera, transitando da tutti i rifugi e bivacchi compresi fra Ponti e Omio. Già si comincia con le difficoltà di parcheggio: trovo il primo posto libero all'esterno del tornante da cui parte la nota via "Coda del Dinosauro", oggi impraticabile per scorrimento d'acqua sulla linea; la foresta dei Bagni è un parcheggio e il piazzale delle terme (esaurito) è stato reso a pagamento. Gruppi e comitive di gitanti ovunque, molti anche apparentemente a disagio con l'escursionismo: d'altra parte il Rifugio Omio è il punto di passaggio in quota più facilmente avvicinabile e con la possibilità di osservare la veloce discesa dei runners.
Il Passo dell'Oro, ai piedi della svettante Punta Milano, è uno dei due possibili punti di passaggio dal Rifugio Brasca in Val Codera alla Valmasino ai fini dell'estensione del Sentiero Roma a proprio tutti i rifugi della regione. [L'altro è il Passo del Barbacan, che comunica direttamente con la Val Porcellizzo e il Rifugio Gianetti, escludendo quindi l'Omio].
NOTA: i file GPS comprendono solo la salita.
Dal parcheggio al tornante si prosegue brevemente lungo la provinciale fino ad imboccare sulla destra la carrareccia ("Strada Vegia") per i Bagni: dopo qualche tornante nel bosco, ci si sposta in vicinanza del torrente e si raggiungono le poche case presso la chiesetta e il ponte di accesso alle terme. Oltrepassate le costruzioni dei Bagni del Masino (attualmente abbandonate), si prosegue in piano lasciando a destra le indicazioni per il Rifugio Gianetti; quindi si comincia a risalire su sentiero sassoso una foresta di faggi (evitare anche un secondo bivio verso sinistra, che conduce alla casera Ligoncio). Dopo le baite in rovina del cosiddetto Pian del Fango, un nuovo tratto nel bosco su traccia ancora ripida conduce all'aperto presso gli antri sotto enormi massi dell'Alpe dell'Oro. Oltre, si sale il faticoso pascolo spesso sfruttando affioramenti di placche granitiche formanti veri e propri "sentieri di pietra"; in breve si raggiunge il visibile Rifugio Omio. Imboccato sulla destra il sentiero principale (Sentiero Risari) per il Rifugio Gianetti (molto mal segnalato e spesso poco individuabile), si inizia un traverso fortemente ascendente che mira alle placche rocciose che stanno alla base del passaggio sulla spalla meridionale della Cima di Barbacan. Giunti sotto la verticale della Punta Milano, nell'ultimo avvallamento prima del Barbacan stesso, alcune scritte a vernice rossa molto sbiadita evidenziano il bivio: a destra il Sentiero Risari, a sinistra l'impennata per il passo; dapprima alcuni passaggi sui massi a margine della valletta, poi qualche incavato tornante nel ripido pascolo conducono alla limitata apertura del valico. Il Passo dell'Oro non si trova in una posizione particolarmente panoramica: l'angolazione del canalone non consente la vista sul fondo della Val Codera, ma solo fino alle sottostanti baite dell'Averta con l'orizzonte della massiccia mole del Monte Gruf. Ritorno per la via di salita.
https://www.relive.cc/view/g24103576150
https://www.relive.cc/view/g24103576958
Il Passo dell'Oro, ai piedi della svettante Punta Milano, è uno dei due possibili punti di passaggio dal Rifugio Brasca in Val Codera alla Valmasino ai fini dell'estensione del Sentiero Roma a proprio tutti i rifugi della regione. [L'altro è il Passo del Barbacan, che comunica direttamente con la Val Porcellizzo e il Rifugio Gianetti, escludendo quindi l'Omio].
NOTA: i file GPS comprendono solo la salita.
Dal parcheggio al tornante si prosegue brevemente lungo la provinciale fino ad imboccare sulla destra la carrareccia ("Strada Vegia") per i Bagni: dopo qualche tornante nel bosco, ci si sposta in vicinanza del torrente e si raggiungono le poche case presso la chiesetta e il ponte di accesso alle terme. Oltrepassate le costruzioni dei Bagni del Masino (attualmente abbandonate), si prosegue in piano lasciando a destra le indicazioni per il Rifugio Gianetti; quindi si comincia a risalire su sentiero sassoso una foresta di faggi (evitare anche un secondo bivio verso sinistra, che conduce alla casera Ligoncio). Dopo le baite in rovina del cosiddetto Pian del Fango, un nuovo tratto nel bosco su traccia ancora ripida conduce all'aperto presso gli antri sotto enormi massi dell'Alpe dell'Oro. Oltre, si sale il faticoso pascolo spesso sfruttando affioramenti di placche granitiche formanti veri e propri "sentieri di pietra"; in breve si raggiunge il visibile Rifugio Omio. Imboccato sulla destra il sentiero principale (Sentiero Risari) per il Rifugio Gianetti (molto mal segnalato e spesso poco individuabile), si inizia un traverso fortemente ascendente che mira alle placche rocciose che stanno alla base del passaggio sulla spalla meridionale della Cima di Barbacan. Giunti sotto la verticale della Punta Milano, nell'ultimo avvallamento prima del Barbacan stesso, alcune scritte a vernice rossa molto sbiadita evidenziano il bivio: a destra il Sentiero Risari, a sinistra l'impennata per il passo; dapprima alcuni passaggi sui massi a margine della valletta, poi qualche incavato tornante nel ripido pascolo conducono alla limitata apertura del valico. Il Passo dell'Oro non si trova in una posizione particolarmente panoramica: l'angolazione del canalone non consente la vista sul fondo della Val Codera, ma solo fino alle sottostanti baite dell'Averta con l'orizzonte della massiccia mole del Monte Gruf. Ritorno per la via di salita.
https://www.relive.cc/view/g24103576150
https://www.relive.cc/view/g24103576958
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare