Anello dei Campelli da Barzio
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4. August 2018 um 07:57.
Dal posteggio (q. 800 m), subito dopo il cimitero di Barzio, dei segnavia indicano l'inizio del sentiero che sale ai Piani di Bobbio passando per Masone e per Pequeno.
Seguire la strada, inizialmente asfaltata e poi sterrata, che sale con ampi tornanti fino alla località Biancolina (q. 930 m circa - possibilità di tagli). Da questa località, parte finalmente il sentiero che, abbastanza ripido, sale nel fitto bosco fino a sbucare in un ampia radura presso la quale sorge l'alpeggio Masone (q. 1120 m).
Qui le tracce si confondono con le pedane delle mucche; ad ogni modo aggirare l'alpeggio e salire il ripido pratone che riporta nel bosco, dove le tracce tornano nuovamente ben evidenti.
Mano a mano che si sale il bosco si dirada sempre più fino a scomparire del tutto e, a q. 1315 m circa (in corrispondenza della Vecchia Stazione Intermedia della vecchia funivia), lasciare definitivamente spazio ad ampi pascoli cosparsi da qualche roccetta.
Sempre molto ripido il sentiero giunge nei pressi di Pequeno (q. 1586 m). Qui si incontra una comoda carrareccia che, pianeggiante e in mezzacosta, conduce ai Piani di Bobbio (q. 1662 m).
Sfruttando un'ampia strada sterrata, continuare a salire in direzione del Rifugio Lecco e, poco prima di raggiungerlo, deviare a destra puntando ad un'evidente selletta (Bocchetta di Pesciola - q. 1784 m) dalla quale inizia il Sentiero Attrezzato degli Stradini.
Senza mai perdere quota, il tracciato si snoda lungo tutto il fianco della bastionata dello Zuccone dei Campelli.
In alcuni punti il sentiero è abbastanza esposto: occorre pertanto procedere con passo sicuro e attento; alcuni tratti, inoltre, sono stati attrezzati con funi metalliche e staffe, per meglio agevolare la progressione.
Percorsa l'intera cengia si giunge al Colle di Faggio (q. 1839 m), dove l'ambiente cambia completamente: le rocce, infatti, lasciano posto ad ampi prati.
Proseguire in direzione del Rifugio Cazzaniga e, ad un trivio con segnaletica bianca su di un masso, poco prima di raggiungere il sopracitato Rifugio, svoltare decisamente a sinistra.
Si perviene, così, ad una palina segnaletica, dalla quale si segue per la Bocchetta dei Mughi. Giunti alla Baita La Bocca (q. 1923 m), abbandonare il sentiero segnalato bianco-rosso per la Bocchetta dei Mughi, quindi svoltare decisamente a sinistra in direzione dello Zuccone dei Campelli.
I numerosi bolli gialli portano a risalire un'ampia dorsale prima erbosa e poi sempre più rocciosa (alcuni tratti un poco esposti), sino a guadagnare il filo di cresta e l'antecima dello Zuccone dei Campelli (q. 2100 m).
A questo punto, volendo, con una breve deviazione e qualche passaggio su roccette è possibile guadagnare la vetta dello Zuccone.
Una volta rientrati all'antecima, seguire una traccia che scende in direzione di un cucuzzolo sormontato da un'impalcatura metallica (q. 2130 m): da qui iniziano le catene che permettono la discesa verso il Canalone della Madonnina (q. 2070 m), il cui imbocco è segnalato da un ometto.
Facendo attenzione a non muovere sassi, discendere lo sfasciumoso canale (in qualche tratto occorre l'utilizzo delle mani) sino a raggiungere l'ampio vallone detritico sottostante che riporta al Rifugio Lecco (q. 1777 m).
Dal Rifugio Lecco, per compiere un giro ad anello, al posto che tornare sulla carrareccia che riporta a Pequeno, seguire la strada fino all'arrivo della funivia (q. 1635 m), quindi, sfruttando le numerose piste delle biciclette oppure direttamente la strada (più lunga) scendere fino al parcheggio della funivia (q. 810 m). Da qui, seguendo la strada, in 10 minuti si è di nuovo al parcheggio del cimitero di Barzio.
TEMPI DI PERCORRENZA:
Seguire la strada, inizialmente asfaltata e poi sterrata, che sale con ampi tornanti fino alla località Biancolina (q. 930 m circa - possibilità di tagli). Da questa località, parte finalmente il sentiero che, abbastanza ripido, sale nel fitto bosco fino a sbucare in un ampia radura presso la quale sorge l'alpeggio Masone (q. 1120 m).
Qui le tracce si confondono con le pedane delle mucche; ad ogni modo aggirare l'alpeggio e salire il ripido pratone che riporta nel bosco, dove le tracce tornano nuovamente ben evidenti.
Mano a mano che si sale il bosco si dirada sempre più fino a scomparire del tutto e, a q. 1315 m circa (in corrispondenza della Vecchia Stazione Intermedia della vecchia funivia), lasciare definitivamente spazio ad ampi pascoli cosparsi da qualche roccetta.
Sempre molto ripido il sentiero giunge nei pressi di Pequeno (q. 1586 m). Qui si incontra una comoda carrareccia che, pianeggiante e in mezzacosta, conduce ai Piani di Bobbio (q. 1662 m).
Sfruttando un'ampia strada sterrata, continuare a salire in direzione del Rifugio Lecco e, poco prima di raggiungerlo, deviare a destra puntando ad un'evidente selletta (Bocchetta di Pesciola - q. 1784 m) dalla quale inizia il Sentiero Attrezzato degli Stradini.
Senza mai perdere quota, il tracciato si snoda lungo tutto il fianco della bastionata dello Zuccone dei Campelli.
In alcuni punti il sentiero è abbastanza esposto: occorre pertanto procedere con passo sicuro e attento; alcuni tratti, inoltre, sono stati attrezzati con funi metalliche e staffe, per meglio agevolare la progressione.
Percorsa l'intera cengia si giunge al Colle di Faggio (q. 1839 m), dove l'ambiente cambia completamente: le rocce, infatti, lasciano posto ad ampi prati.
Proseguire in direzione del Rifugio Cazzaniga e, ad un trivio con segnaletica bianca su di un masso, poco prima di raggiungere il sopracitato Rifugio, svoltare decisamente a sinistra.
Si perviene, così, ad una palina segnaletica, dalla quale si segue per la Bocchetta dei Mughi. Giunti alla Baita La Bocca (q. 1923 m), abbandonare il sentiero segnalato bianco-rosso per la Bocchetta dei Mughi, quindi svoltare decisamente a sinistra in direzione dello Zuccone dei Campelli.
I numerosi bolli gialli portano a risalire un'ampia dorsale prima erbosa e poi sempre più rocciosa (alcuni tratti un poco esposti), sino a guadagnare il filo di cresta e l'antecima dello Zuccone dei Campelli (q. 2100 m).
A questo punto, volendo, con una breve deviazione e qualche passaggio su roccette è possibile guadagnare la vetta dello Zuccone.
Una volta rientrati all'antecima, seguire una traccia che scende in direzione di un cucuzzolo sormontato da un'impalcatura metallica (q. 2130 m): da qui iniziano le catene che permettono la discesa verso il Canalone della Madonnina (q. 2070 m), il cui imbocco è segnalato da un ometto.
Facendo attenzione a non muovere sassi, discendere lo sfasciumoso canale (in qualche tratto occorre l'utilizzo delle mani) sino a raggiungere l'ampio vallone detritico sottostante che riporta al Rifugio Lecco (q. 1777 m).
Dal Rifugio Lecco, per compiere un giro ad anello, al posto che tornare sulla carrareccia che riporta a Pequeno, seguire la strada fino all'arrivo della funivia (q. 1635 m), quindi, sfruttando le numerose piste delle biciclette oppure direttamente la strada (più lunga) scendere fino al parcheggio della funivia (q. 810 m). Da qui, seguendo la strada, in 10 minuti si è di nuovo al parcheggio del cimitero di Barzio.
TEMPI DI PERCORRENZA:
- CIMITERO DI BARZIO - MASONE: 40 minuti
- MASONE - PEQUENO: 40 minuti
- PEQUENO - PIANI DI BOBBIO: 10 minuti
- PIANI DI BOBBIO - BOCCHETTA DI PESCIOLA: 25 minuti
- BOCCHETTA DI PESCIOLA - COLLE DEL FAGGIO: 30 minuti
- COLLE DEL FAGGIO - CASERA CAMPELLI: 10 minuti
- CASERA CAMPELLI - BAITA LA BOCCA: 35 minuti
- BAITA LA BOCCA - ANTICIMA ZUCCONE CAMPELLI: 30 minutI
- ANTICIMA ZUCCONE CAMPELLI - CANALONE DELLA MADONNINA: 10 minuti
- CANALONE DELLA MADONNINA - RIFUGIO LECCO: 20 minuti
- RIFUGIO LECCO - CIMITERO DI BARZIO: 1,20 ora
Tourengänger:
irgi99
irgi99Communities: Hikr in italiano
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