Traversata Piani di Bobbio - sentiero degli stradini - Piani di Artavaggio
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La meteo mi fa rinunciare ad andare sabato,poi si è visto che tale giornata si è rivelata meglio di quanto i bollettini meteo dichiarassero....
Mi accordo con Mauro,vorrei fare qualcosa di non troppo impegnativo e con la possibilità,nel caso di pioggia,di avere dei punti di appoggio,oltre a tracciati poco rischiosi in tale situazione.
Cosi ci dirigiamo a Barzio e parcheggiamo alla stazione della funivia: Mauro sarebbe andato alla Grassi se io non avessi proposto nulla.....be,andare alla Grassi non sono pochi i metri di dislivello,in compenso saranno molti gli escursionisti che si incontrerebbero quindi,nel caso che il bradipo delle Alpi dovesse sfornare qualche idea poco salubre,Mauro la dovrebbe digerire facilmente!
Partiamo alle 7,30 all'inizio seguendo l'indicazione per il rifugio Buzzoni,poi la strada si biforca e se uno non si ricorda o non ha una cartina e dato che di indicazioni per i Piani di Bobbio non ve ne sono,è facile che possa sbagliarsi: è così complicato mettere un cartello con tale indicazione?
Comunque,come linea di logica meglio seguire la strada che sale (prendendo a destra),trascurando quella che prosegue in piano.
Poco dopo cominciamo a vedere i pali che sostengono in inverno,le reti di protezione per coloro che scendono sulla pista: quando anni fa salii per la prima volta non cerano.
Vi sarebbe la possibilità di seguire il sentiero accanto alla pista da sci che taglia parecchio la strada,però preferisco prenderla larga,fare più chilometri ma senza sfiancarmi,in modo tale che posso decidere di allungare ulteriormente la camminata,nel caso che si voglia.
Pienamente d'accordo anche Mauro! A parte un paio di fuori strada,fino ai Piani di Bobbio abbiamo incontrato solo un escursionista e un biker che già scendeva.
La tranquillità che si notava lungo il percorso era alquanto strana: questa dovrebbe essere una zona piena di escursionisti.....invece....sarà la giornata un po grigia che ha fatto desistere!
Giunti ai Piani di Bobbio in zona del rifugio Sora (km.6,39) vediamo lontanamente,il rifugio Lecco e nei pressi dell'impianto di risalita,si nota una bocchetta: qui di segnali.....nebbia,la zona è vero che l'ho visitata ben due volte e mi è facile dedurre dove dirigersi però,avendo la carta della zona (ovviamente evitando di leggerla male,cosa che può capitare) ho la conferma di aver ragione,quindi lasciamo la sterrata per tagliare attraverso i prati in direzione dell'impianto di risalita.
Mi accorgo troppo tardi,che ad un paio di metri quello che avevo visto,non era un sasso dal colore ferruginoso,ma un enorme marmotta che si era accorta di noi,pure lei in ritardo.
Giunti alla cresta,vedo a sinistra il vicino rifugio Lecco e in basso della segnaletica verticale,molto probabilmente posizionata alla bocchetta Pesciola: scrutando bene,si vedeva il sentiero che dovevamo fare,il sentiero degli stradini.
Scendiamo e cominciamo a percorrerlo: in teoria dovrebbe rimanere in quota,infatti all'inizio prosegue in piano,poi fra saliscendi con tratti attrezzati (cavo metallico,scala di ferro,pedane metalliche) che rassicurano coloro che soffrono un poco di vertigini su questi percorsi con precipizi erti verso valle.
Il tracciato aggira lo strapiombante Zucco di Pesciola dove vediamo alcuni rocciatori risalirne le erti pareti,mentre avanti di noi,un arzillo vecchietto teneva un passo celere.
Giunti al Colle del Faggio,vediamo il vecchietto (75 anni) con un suo amico che già facevano ritorno: alla mia domanda del perché non facevano il giro ad anello dello Zuccone Campelli mi risponde a causa del possibile peggioramento,oltre al fatto che il percorso dell'altro versante richiedeva molto tempo e non era il caso visto la nuvolaglia che girava in zona.
Era il giro che volevo fare però,non mi sentivo di affrontare un percorso in quota con il rischio di temporali e acquazzoni e di ritornare sullo stesso percorso.....non mi entusiasmava anche perché oramai eravamo su un tracciato semplice che offriva opportunità di allungare o abbreviare il percorso,con eventuali cime.
Così propongo a Mauro di scendere ai Piani di Artavaggio,lasciando a Lui la scelta se salire al rifugio Cazzaniga.....(stranamente chiuso: forse non è più gestito) che sceglie come sosta pranzo che raggiungiamo alle 11,47 ebbene dopo ben 4 ore di marcia effettive e 11,8 km. La sosta giusto il tempo di mangiare qualcosa e vedere del movimento sul Sodadura e dei biker: pare che in zona si è tenuta una gara podistica (magari ha pure partecipato la Cris che di regola di domenica va a correre.....sempre e con qualsiasi tempo.....anche se dice che sta a casa a riposare....).
Data l'arietta fresca e le nuvolette nere che girano in zona,si decide verso le 12,25 di ripartire e seguiamo fedelmente la sterrata che ci conduce ai Piani di Artavaggio fino poco sotto il rifugio Casari (fin qui sono altri 2,2 km) dove prendiamo il sentiero che scende per il Vallone: tralasciando
i vari bivi sulla destra,stiamo sul tracciato che poco avanti costeggia il torrente,fino a pervenire ad una strada in bitume che giunge ad una fontana con tanto di panca e tavolo.
Non ricordo di aver fatto tale percorso,speravo solo che non si collegasse con la provinciale,esattamente al parcheggio sottostante la funivia,dove si avrebbe dovuto risalire la strada asfaltata....e invece eccoci alle prime case a monte del paese dove incrociamo un altro tracciato con tanto di segnaletica.
Seguendo in leggera salita prima e poi in discesa eccoci al centro del paese dal quale perveniamo al bivio dove un plausibile cartello indica la nostra direzione per Concenedo che raggiungiamo tramite una strada asfaltata,poi per sentiero (la vernice non esiste da queste parti) e con intuito,eccoci su una sterrata che ci conduce ad una fontana situata nel vicino cimitero di Barzio,dal quale si accede al parcheggio della funivia,dopo ben 24,5 km. di percorso e un dislivello di 1337 m.
Riassunto:
Distanza totale: 24,5 km
Tempo totale (hh:mm:ss): 07:37:56
Velocità media: 3,2 km/h
Altitudine massima: 1.876 m
Tempo in movimento (hh:mm:ss): 07:11:20
Tempo di stazionamento (hh:mm:ss): 00:26:28
Visto l'orario,ci gustiamo un ottimo gelato e una sbirciatina nei negozi di articoli sportivi per vedere se si poteva fare qualche affare: il tempo a tenuto,la "passeggiata" ha meritato e un grazie all'amico Mauro che ha sostenuto l'idea del super giro.
Ciao a tutti e alla prossima!

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