Dalla Pianezza alla Colla - Valle Antigorio

Alla Pianezza, alpe non toccato dai sentieri ufficiali e il cui nome è stranamente scomparso dalle mappe, facevano tappa i contrabbandieri che valicavano il Passo del Forno nel viaggio per Cimalmotto, viaggio che se per qualcuno era un mestiere, per altri era un modo per integrare una misera economia di sussistenza.

La Colla, con le sue baite imbiancate a calce, quasi accecanti nel sole primaverile, si trova sul sentiero segnalato che da Cristo (Piedilago) sale ai Croselli.

I due alpi sono collegati da un percorso, noto tra i cacciatori locali, che attraversa il selvaggio versante ovest del Pizzo di Pioda intorno ai 1600 m di quota.
Bellissimo il passaggio chiave con cui si attraversa il Rio del Groppo.

Annotazioni
Escursione relativamente breve e con dislivello contenuto in ambiente selvatico e affascinante. Lungo tutto il percorso sono presenti dei tagli. Occorre prestare attenzione su alcuni passaggi esposti lungo l’umido traverso rivolto a Nord-Ovest che precede il guado del Rio del Groppo.

Il percorso è consigliabile nel senso descritto, in modo da affrontare in salita i passaggi più ripidi.

Il percorso
Con Ferruccio, Francesco e Stella parto dal parcheggio di Piedilago. Attraversato il Toce arriviamo a Cristo. 

Seguiamo le indicazioni per Diogna, o le Ghiogne, sorta di nome collettivo per diversi nuclei di baite sparsi su un versante ora imboscato. Il percorso fino qui non presenta difficoltà ed è ben segnalato.

Raggiunte le baite più alte (quota 1205 CNS), lasciamo a destra (Sud) il sentiero che prosegue per Bee, e volgiamo a sinistra (Est) seguendo l'indicazione per Pianezza.
Il sentiero, sempre segnalato ma in modo "meno ufficiale", sale in modo molto diretto un ripido bosco intervallato da salti di roccia fino ai ruderi di Corte della Satta (quota 1535 CNS) e quindi alle due stalle in rovina poste sul panoramico prato della Pianezza.

L'Alpe Pianezza vera e propria (quota 1666 CNS) si trova circa 40 m più in alto, in cima ad una poggio che si aggira sulla sinistra (Nord).

Vale la pena concedersi una sosta per ammirare il panorama e le baite, ancora in stato relativamente buono, e gli oggetti di uso quotidiano abbandonati all’interno di quella che presenta l’incisione più antica (1781).

Ci incamminiamo verso Nord, trovando subito una buona traccia segnata da tagli che passa in prossimità di una sorgente. Il sentiero traversa perdendo leggermente quota. Superato un poggio da cui si intravede il prato de La Colla, si traversa incontrando qualche passaggio esposto e si supera un primo canalino. Il traverso prosegue alle base di una parete, sale quindi un ripido pendio (qualche passaggio richiede l'uso della mani) e traversa ancora fino ad affacciarsi sul canale del Rio del Groppo. L'attraversamento avviene tra due salti del torrente a circa 1620 m. Il luogo è tra i più suggestivi delle montagne ossolane.

Il percorso sentiero tocca un baitello isolato (circa 1590 m), traversa un canalino secondario e arriva al Court, alpetto senza nome sulle mappe (quota 1562 CNS), raggiungibile anche salendo la dorsale di Albarò.

Si traversa ancora verso Nord e, superato il canale del Rio di Albarò, si giunge al nucelo superiore della Colla, un gruppo di ruderi raramente visitato. Il sentiero, sempre segnalato da tagli, scende la dorsale e arriva al nucleo più importante dell'alpe. Da qui su sentiero ufficiale si scende a Cristo dove si chiude l'anello.

Tempi
Piedilago - La Pianezza 2:00
La Pianezza - La Colla 2:00
La Colla - Piedilago 1:00