Pizzo di Pioda -Valle Antigorio-


Publiziert von ciolly , 26. Juli 2012 um 23:55.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:22 Juli 2012
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 2000 m
Abstieg: 2000 m
Strecke:Cagiogno- Alpe Bee (mt1115/1297)- Rio degli Orti (quota 1550)- Satta del Forno (mt 2503)- Croce Pizzo di Pioda (mt 2660)- Pizzo di Pioda- Scatta dei Croselli (mt 2476)- Alpe Croselli- Alpe Colla- Cristo di Premia- Piedilago
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Domodossola-uscita Formazza-Crodo-Baceno-Premia-Fraz. Piedilago-Cagiogno
Kartennummer:Kompass 89 -Domodossola-

 Per prima cosa, porgo i miei saluti a tutta la comunità “Hikriana”, a cui mi sono da poco iscritto, ma che seguo già da qualche tempo, entusiasmato soprattutto dai suoi magnifici reportage fotografici.
 
Come prima relazione provo a descrivere questa escursione non ancora presente sul Network; non sono un abile scrittore, ma cercherò comunque di fare del mio meglio.
 
Parecchie volte salendo verso la Formazza, il mio sguardo restava attratto dall’imponente parete Ovest della Punta di Pioda  lungo la quale, all’inizio degli anni80,  un gruppo di forti scalatori ossolani, sfruttando il prominente spigolo,aveva aperto una difficile via alpinistica valutata TD+.
Non sono certo di questo spessore le mie capacità tecniche, anzi, conosco a malapena le basi dell’alpinismo e di arrampicata ho fatto ben poca cosa, ma l’interesse di raggiungere la P.Pioda direttamente dalla base della sua parete Ovest mi rodeva da tempo, così alla fine ho deciso di provarci.
Premetto che avevo già avuto un qualche sentore in passato di gente che si era avventurata alla ricerca del percorso che sale alla Scatta dei Croselli perdendo le tracce appena oltrepassato il limite del bosco e dovendo fare ritorno con magro bottino…dicevano: ”l’ambiante è bello e selvaggio, magari ci riprovo un'altra volta”… MAGARI!!!!
Ero quindi già abbastanza preparato all’idea di dover affrontare un terreno al quanto disagevole, più propizio alle capre che non all’escursionista, ma restavo comunque fiducioso dal fatto che qualche anno fa, un po’ in tutta la provincia, avevano risistemato le segnaletiche dei sentieri CAI e all’ingresso del Ponte sul Toce per la frazione Cristo di Premia  era stato posto un bel cartello b/r con la scritta: “Scatta dei Croselli 5h”.
Non so come ma da allora mi sono autoconvinto che il sentiero fosse stato, anche solo un minimo, ripristinato per cui non avrei avuto eccessivi problemi a individuarlo…che fantasia!
Inoltre per complicare ulteriormente le cose avevo in progetto di non ripetere lo stesso tragitto a/r, ma di provare il concatenamento del selvaggio vallone degli Orti in salita con il più “frequentato” dei Croselli in discesa, facendo affidamento alla cartina Kompass 1:50000 e alle relazioni, forse un po’datate, su Alpi Lepontine Cai-Tci (1986)…
 
Cagiogno ore 8: Senza alcun problema, seguendo la comoda mulattiera, in un oretta sono arrivato all’alpe Bee quota mt1297  oltre il quale, secondo la succinta relazione Cai Lepontine, avrei dovuto spingermi a O, guadagnando il solco del Rio degli Orti e in qualche modo cercare di  risalirlo portandomi sino alla base del canalone che scende dalla Satta dei Forni.
Ho chiesto però qualche consiglio agli alpigiani in loco, ma le loro delucidazioni risultavano al quanto sconcertanti: “No, sei fuori strada, torna indietro a Pianezza (e chi l’ha mai vista Pianezza) e vai sull’altro versante della valle” oppure “alzati fino a quel colletto, ti abbassi un po’ verso il fiume segui il vallone dei Tondi (o qualcosa del genere), superi i salti e sei bele che arrivato”.. “non andare di li, non passa più nessuno da tempo, è pericoloso, torna indietro che è meglio”
Si!Si!Grazie…Grazie!... ma chi ha voglia di tornare indietro? li saluto e faccio finta di dargli retta, ma appena fuori dalla loro prospettiva ritorno a seguire il costone dietro le baite che prosegue sulla sx orogr. del Rio degli Orti.
 
Una vecchia traccia, visibile anche dai rami tagliati, aiuta parecchio a risalire diagonalmente a mezza costa tutto il versante sino a quota 1500 circa dove la presenza di un albero tagliato indica un passaggio per scendere sul letto del fiume
Raggiunto l’incassato rio, lo risalgo parzialmente, ma subito mi trovo di fronte i famigerati “salti” e capisco al volo che risalire direttamente per il greto del fiume non sia propriola soluzione giusta, anzi… che fare?
Memore di quello che mi avevano detto in precedenza gli alpigiani, che sicuramente questi posti li conoscono a menadito, provo a buttarmi sul versante opposto della vallata (dx orogr.) e aggrappandomi un po’ a rododendri, ontanelle o seguendo qualche traccia di animali, riesco a portarmi ad un pianoro al limite del bosco (circa mt1700) dove tutto come d’incanto si apre.
Ora il tragitto, se pur faticoso, appare evidente, così in poco più di un’ora riesco a portarmi alla base del canale che esce alla Satta dei Forni.  
Ho individuato a sx delle tracce, un po’ più marcate di quelle d’animale, che seguivano per un tratto la crestina laterale per rientrare poco sopra  e sparire in prossimità di un facile colatoio che va  a morire proprio contro le roccette di cresta. Qualche passo a destra,  una comoda uscita e si è fuori.
La Val Cravariola tutt’altra cosa…Prati!Prati!Prati!!!!
Anche la P.Pioda, 700/800mt di parete verticale in Antigorio, appare un tondo mottone erboso in Cravariola.

Mezz’oretta e sono in cima, quella con la croce, e mi fermo giustamente a rifocillarmi e a gustare il grandioso panorama. Cime No Stop in ogni direzione: Ossola, Formazza, Ticino, Oberlan, Sempione e altro ancora…spettacolo!
Un’ ora di relax e via! Il morale è alto…ormai la parte difficile è passata!!!
La mia idea era: “Raggiungo in breve anche la cima maggiore, scendo lungo il filo di cresta fino alla Scatta ed infine faccio sta “tranquilla discesa” a fondovalle”!
ma purtroppo non va sempre tutto facile come si pensa..
In salita va bene, si sbaglia, si torna indietro e il problema è risolto… in discesa si sbaglia, si torna indietro (una mazzata) e il problema non è risolto.
Qualche segnale sbiadito sulle giavine, appena sotto il passo, si nota e si prosegue bene, ma, appena finiscono e il fondo diventa pascolo, i segni b/r sbiaditi che fine fanno?
Scendo un po’in mezzo alla vallata guardandomi intorno, ma tracce, segnali o un qualche ometto manco a parlarne.
Intorno ai 2000 il pascolo finisce ed inizia il tormento delle terrificanti “Ontanelle Alpine”, cosa faccio? Ritorno all’ultimo segnale b/r (ma avevo già controllato prima) o provo a scendere qua in mezzo?
Tentiamo a scendere, tanto la in fondo sull’altro versante della valle un bell’alpeggio lo vedo e in qualche modo ci arrivo!                                                                                                                                                   
.Un ora infernale tra le maledette ontanelle che dall’alto possono sembrare innocui cespugli ma quando ci sei in mezzo sono ancor peggio dei Gironi Danteschi.
Braccia, gambe, collo e pure in faccia, non ho risparmiato niente, un escoriazione totale per fare si e no un centinaio di metri.
Poi per fortuna ho trovato un ruscello e seguendo quello (quanti voli che ho fatto) sono riuscito ad abbassarmi un altro po’ e ad un certo punto, sempre immerso nella giungla, vedo davanti a me rami che si muovono in maniera troppo evidente per essere mossi solo dal vento…Pensavo:”Sarà un camoscio o un cinghialotto” ed invece ere un giovane ragazzo tedesco che stava salendo al passo della Scatta.
Alle 4 di pomeriggio, da solo, senza zaino, con tenuta Jeans e T-Shirt D&G, scarpette da tennis con auricolare a palla (la sentivo io) stava salendo alla Scatta dei Croselli! 
Va bene comunque ho ritrovato il “sentiero” e per mia fortuna non ho più sbagliato fino in paese.
Alla fine, anche se ho quasi impiegato più tempo e scendere che a salire, resto dell’idea che sia un valido anello per gli amanti del selvaggio, parecchio scorbutico ma mai difficile e, nel complesso, divertente.

-Ho poi capito dal basso che il "sentiero" sotto la Scatta dei Croselli non scende diritto in mezzo al vallone, ma taglia a destra fin sotto la verticale della cima Croselliper poi rientrare con un traverso verso le rovine dell'alpeggio-

Tourengänger: ciolly
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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Francesco hat gesagt: Un'esclusiva !!!
Gesendet am 27. Juli 2012 um 10:23
Benvenuto "Ciolly" e.... meno male che non sei abile a scrivere !!!!!
Scherzi a parte, la tua relazione è interessante,un girovago come il sottoscritto, al momento opportuno ne prenderà spunto per una gita.
Attendiamo prox avventure.
Buona montagna.

heliS hat gesagt: Benvenuto :)
Gesendet am 27. Juli 2012 um 10:35
Gran bell'ingresso ... complimenti per la "gitarella", l'ho letta davvero volentieri.
S.

adrimiglio hat gesagt: Benvenuto
Gesendet am 27. Juli 2012 um 15:43
Ciao Ciolly

benvenuto tra noi, sicuramente sarai un valore aggiunto, conoscendo le tue performance che ho seguito su Gulliver.
Escursione micidiale, complimenti!

Adry (Adrimiglio)

ALE66 hat gesagt: Ciao Ciolly
Gesendet am 28. Juli 2012 um 10:24
Benvenuto in Hikr, un saluto da Alessio del Mezzalama 2005
Scrivo anche io in Hikr ma le mie relazioni sono molto stringate
a presto per nuovi itinerari
Ale

ciolly hat gesagt: Grazie
Gesendet am 28. Juli 2012 um 22:07
Grazie a tutti voi per i vostri messaggi di benvenuto.
Ciao Alessio, avevo già sbirciato qualcosa sui report ALE66 ma non avevo collegato chi eri.
Se hai in programma qualcosa per i prossimi Week (niente gare!), tienimi informato, non si sa mai di poter ritrovarsi dopo 7anni.

gbal hat gesagt: Complimenti & benvenuto
Gesendet am 15. September 2012 um 22:29
Forse in ritardo hai trovato Hikr in Italiano e solo oggi ho visto la messe delle tue avventure. Questa che leggo mi fa capire di che pasta sei: solitario, nel selvaggio senza timore, 2000 m. di dislivello e in ultimo anche una bella penna a dispetto di quanto dichiari. Creo che avremo molto da imparare ed emulare.
Bravo
Giulio


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