San Defendente - San Bernardo.
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Anna oggi vuole andare a fare qualcosa di non impegnativo. Visto che per il pomeriggio si prevedono i consueti temporali le propongo di andare non lontano, sopra Bellinzona per salire alle chiese di San Defendente e, traversando il ponte tibetano "Carasc", quella di San Bernardo. La prima sarà sicuramente chiusa ma la seconda so essere aperta nei fine settimana e sicuramente Anna sarà entusiasta della varietà e qualità degli affreschi.
Partiamo tranquillamente e nonostante l'ora tarda trovo parcheggio nei pressi dei "Fortini della fame" di Sementina. Iniziamo a salire seguendo le indicazioni, lungo il percorso ammiriamo una moltitudine di fiori, visto la contiguità fra ambienti naturali e giardini di case private vi sono numerosi esemplari di piante evidentemente inselvatichite: Passiflore, Fichi d'India, Spiree, Cactacee varie... La lotta alle specie alloctone ed invasive è una battaglia persa visto che anche in montagna ci si ostina a piantare specie esotiche che poi sfuggono al controllo.
Seguiamo le indicazioni per San Defendente, il sentiero taglia i vari tornanti della strada consortile, raggiungiamo il termine di questa nei pressi di una fontana, poco distante, in un magnifico prato di megaforbie, ecco la chiesa, come previsto è chiusa ma dalle finestre possiamo vedere gli affreschi dell'interno.
Ora proseguiamo in direzione del ponte tibetano. Fino a qui si può giungere anche con dei pullmini, è il percorso più tranquillo per il ponte, divenuto ormai una vera attrazione turistica, ed infatti il sentiero che da qui si diparte è molto largo e quasi in piano, non presenta alcuna difficoltà.
Nei pressi del ponte il sentiero si abbassa, vi è la solita folla intenta a fare e farsi fare fotografie, lo attraversiamo con calma anche perchè Anna ha qualche problema con il vuoto. Arrivati dalla parte opposta ci riposiamo un attimo all'ombra quindi risaliamo il versante per poi scendere e raggiungere la non lontana chiesa di San Bernardo. È aperta ma decidiamo di visitarla dopo pranzo, ci sediamo ad un tavolo in ombra e mangiamo qualcosa. È giunta l'ora della visita della chiesa: come avevo previsto Anna rimane senza parole: in effetti San Bernardo è un autentico capolavoro, non solo è interamente ed ottimamente affrescata ma i dipinti sono in ottimo stato e perfettamente leggibili. Le cornici decorate attorno agli affreschi denotano la mano dei Maestri Seregnesi che hanno affrescato molte chiese e cappelle in Ticino ed in Lombardia. La panoplia di santi rappresentata è notevole, sono perlopiù quelli invocati dai montanari a protezione della loro salute e delle loro attività: San Rocco, San Lucio, San Defendente, San Bernardino... Ma il capolavoro della chiesa è indubbiamente l'Ultima Cena: sulla tavola imbandita appaiono i cibi tipici di una Pasqua insubrica del '500. Così vediamo il formaggio, le ciliegie, delle rosette di pane, dei pesci ed anche un maialino e dei gamberi, di certo non permessi su una tavola ebraica ma usuali su un desco cristiano di allora.
Riprendiamo il cammino scendendo al vicino nucleo di Curzutt, un gruppo di baite interamente ristrutturato dove si trovano anche un ostello con ristorante ed un magnifico parco giochi. Qui si può giungere scendendo alla fermata intermedia della funivia che da Monte Carasso sale a Mornera o usufruendo di pullmini analoghi a quelli che salgono a San Defendente. Noi seguiamo il sentiero che taglia i tornanti della strada passando per vari nuclei di baite ristrutturate e nuove villette. Giungiamo alla stazione di valle della funivia e da qui seguendo la viabilità interna raggiungiamo la nostra auto.
Sulla strada del ritorno facciamo un'ulteriore sosta per ammirare, almeno dall'esterno, la bella chiesa di Santa Maria di Progera presso Gudo.
Gita tranquillissima e fattibile in mezza giornata, ideale per le giornate di tempo incerto. La chiesa di San Bernardo è assolutamente splendida.
Partiamo tranquillamente e nonostante l'ora tarda trovo parcheggio nei pressi dei "Fortini della fame" di Sementina. Iniziamo a salire seguendo le indicazioni, lungo il percorso ammiriamo una moltitudine di fiori, visto la contiguità fra ambienti naturali e giardini di case private vi sono numerosi esemplari di piante evidentemente inselvatichite: Passiflore, Fichi d'India, Spiree, Cactacee varie... La lotta alle specie alloctone ed invasive è una battaglia persa visto che anche in montagna ci si ostina a piantare specie esotiche che poi sfuggono al controllo.
Seguiamo le indicazioni per San Defendente, il sentiero taglia i vari tornanti della strada consortile, raggiungiamo il termine di questa nei pressi di una fontana, poco distante, in un magnifico prato di megaforbie, ecco la chiesa, come previsto è chiusa ma dalle finestre possiamo vedere gli affreschi dell'interno.
Ora proseguiamo in direzione del ponte tibetano. Fino a qui si può giungere anche con dei pullmini, è il percorso più tranquillo per il ponte, divenuto ormai una vera attrazione turistica, ed infatti il sentiero che da qui si diparte è molto largo e quasi in piano, non presenta alcuna difficoltà.
Nei pressi del ponte il sentiero si abbassa, vi è la solita folla intenta a fare e farsi fare fotografie, lo attraversiamo con calma anche perchè Anna ha qualche problema con il vuoto. Arrivati dalla parte opposta ci riposiamo un attimo all'ombra quindi risaliamo il versante per poi scendere e raggiungere la non lontana chiesa di San Bernardo. È aperta ma decidiamo di visitarla dopo pranzo, ci sediamo ad un tavolo in ombra e mangiamo qualcosa. È giunta l'ora della visita della chiesa: come avevo previsto Anna rimane senza parole: in effetti San Bernardo è un autentico capolavoro, non solo è interamente ed ottimamente affrescata ma i dipinti sono in ottimo stato e perfettamente leggibili. Le cornici decorate attorno agli affreschi denotano la mano dei Maestri Seregnesi che hanno affrescato molte chiese e cappelle in Ticino ed in Lombardia. La panoplia di santi rappresentata è notevole, sono perlopiù quelli invocati dai montanari a protezione della loro salute e delle loro attività: San Rocco, San Lucio, San Defendente, San Bernardino... Ma il capolavoro della chiesa è indubbiamente l'Ultima Cena: sulla tavola imbandita appaiono i cibi tipici di una Pasqua insubrica del '500. Così vediamo il formaggio, le ciliegie, delle rosette di pane, dei pesci ed anche un maialino e dei gamberi, di certo non permessi su una tavola ebraica ma usuali su un desco cristiano di allora.
Riprendiamo il cammino scendendo al vicino nucleo di Curzutt, un gruppo di baite interamente ristrutturato dove si trovano anche un ostello con ristorante ed un magnifico parco giochi. Qui si può giungere scendendo alla fermata intermedia della funivia che da Monte Carasso sale a Mornera o usufruendo di pullmini analoghi a quelli che salgono a San Defendente. Noi seguiamo il sentiero che taglia i tornanti della strada passando per vari nuclei di baite ristrutturate e nuove villette. Giungiamo alla stazione di valle della funivia e da qui seguendo la viabilità interna raggiungiamo la nostra auto.
Sulla strada del ritorno facciamo un'ulteriore sosta per ammirare, almeno dall'esterno, la bella chiesa di Santa Maria di Progera presso Gudo.
Gita tranquillissima e fattibile in mezza giornata, ideale per le giornate di tempo incerto. La chiesa di San Bernardo è assolutamente splendida.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)