La Scheggia m.2466, "Via della Finestra"
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Tempo ancora un po' incerto... ma dovrebbe tenere.
Ne approfittiamo per tentare di togliere dal cassetto La Scheggia (m.2466), massima elevazione della Val Vigezzo, aggiungendo al classico itinerario per la via normale l'accesso più impegnativo e selvaggio dall'evidente intaglio chiamato La Finestra.
Da Arvogno (m.1247) si effettua immediatamente una ripida discesa di circa 150 metri, guadagnando le sponde del torrente Melezzo, in un ambiente davvero selvatico e particolarmente umido, in cui prestare un minimo d'attenzione per le rocce viscide. Si traversa due ponticelli e si compie un piccolo guado giungendo dapprima alle rovine dell'Alpe Coier (m.1163), quindi all'Alpe Cortino (m.1256) e alla più panoramica Alpe Anfirm (m.1524), dove troviamo una provvidenziale fontana d'acqua fresca: qui compiamo una prima pausa.
Dopo un ultimo tratto nel bosco si traversa un ruscello giungendo al bivio per l'Alpe Forno, in cui la salita inizia decisamente a "tirare" traversando una suggestiva zona di larici. Gradualmente si guadagna l'ampio pianoro dell'Alpe Forno (m.1888), posto in uno spettacolare anfiteatro roccioso dominato da La Scheggia e Cima Campelli, al cui centro è posta appunto La Finestra. Iniziamo a puntare l'ampio fornale, lasciando a sinistra la via normale (solo parzialmente bollata, qualche ometto), salendo le prime ganne e un facile nevaietto sino all'imbocco dell'evidente canale di salita che volge a sinistra. Qui occorre maggior attenzione perchè gli sfasciumi son parecchio instabili e anche un'invitante placca ulteriormente a sinistra è tutt'altro che di roccia rassicurante... Raggiungiamo così lo spettacolare e selvaggio intaglio de La Finestra (m.2397), da cui le cose iniziano a farsi subito più impegnative, iniziando a salire e traversare su cenge erbose e rocciose e qualche placca non banale. Si entra infine in un ripido canalino erboso, al cui lato è rimasta una lingua nevosa rivelatasi utile in alcuni punti particolarmente ripidi, che infine traversiamo giungendo al nevaietto finale e alla cima de La Scheggia (m.2466).
Purtroppo nel frattempo si è un po' rannuvolato e non possiamo godere appieno del presumibile gran panorama di questa cima, pertanto pranziamo e scendiamo usufruendo della più "comoda" via normale, che segue fedelmente la cresta Sud per tracce e sentierini di capre, sotto un fortunatamente non violento ne lungo scroscio d'acqua e grandine.
Rientrati all'Alpe Forno ce la godiamo un po' al sole, nel frattempo tornato a splendere, infine ripercorriamo fedelmente la via dell'andata chiudendo il giro a 7 ore esatte dalla partenza.
Grazie a Guido e Ale per la proposta, rivelatasi davvero azzeccata.
NB. Arvogno - Alpe Forno T2 / Alpe Forno - La Finestra T3+ / La Finestra - La Scheggia T4+ / La Scheggia - Alpe Forno T3+ / Alpe Forno - Arvogno T2
froloccone
Grandiosa uscita in ambiente davvero suggestivo e alpino. Grazie a Guido per la geniale proposta e a entrambi i soci per la condivisione.
Ne approfittiamo per tentare di togliere dal cassetto La Scheggia (m.2466), massima elevazione della Val Vigezzo, aggiungendo al classico itinerario per la via normale l'accesso più impegnativo e selvaggio dall'evidente intaglio chiamato La Finestra.
Da Arvogno (m.1247) si effettua immediatamente una ripida discesa di circa 150 metri, guadagnando le sponde del torrente Melezzo, in un ambiente davvero selvatico e particolarmente umido, in cui prestare un minimo d'attenzione per le rocce viscide. Si traversa due ponticelli e si compie un piccolo guado giungendo dapprima alle rovine dell'Alpe Coier (m.1163), quindi all'Alpe Cortino (m.1256) e alla più panoramica Alpe Anfirm (m.1524), dove troviamo una provvidenziale fontana d'acqua fresca: qui compiamo una prima pausa.
Dopo un ultimo tratto nel bosco si traversa un ruscello giungendo al bivio per l'Alpe Forno, in cui la salita inizia decisamente a "tirare" traversando una suggestiva zona di larici. Gradualmente si guadagna l'ampio pianoro dell'Alpe Forno (m.1888), posto in uno spettacolare anfiteatro roccioso dominato da La Scheggia e Cima Campelli, al cui centro è posta appunto La Finestra. Iniziamo a puntare l'ampio fornale, lasciando a sinistra la via normale (solo parzialmente bollata, qualche ometto), salendo le prime ganne e un facile nevaietto sino all'imbocco dell'evidente canale di salita che volge a sinistra. Qui occorre maggior attenzione perchè gli sfasciumi son parecchio instabili e anche un'invitante placca ulteriormente a sinistra è tutt'altro che di roccia rassicurante... Raggiungiamo così lo spettacolare e selvaggio intaglio de La Finestra (m.2397), da cui le cose iniziano a farsi subito più impegnative, iniziando a salire e traversare su cenge erbose e rocciose e qualche placca non banale. Si entra infine in un ripido canalino erboso, al cui lato è rimasta una lingua nevosa rivelatasi utile in alcuni punti particolarmente ripidi, che infine traversiamo giungendo al nevaietto finale e alla cima de La Scheggia (m.2466).
Purtroppo nel frattempo si è un po' rannuvolato e non possiamo godere appieno del presumibile gran panorama di questa cima, pertanto pranziamo e scendiamo usufruendo della più "comoda" via normale, che segue fedelmente la cresta Sud per tracce e sentierini di capre, sotto un fortunatamente non violento ne lungo scroscio d'acqua e grandine.
Rientrati all'Alpe Forno ce la godiamo un po' al sole, nel frattempo tornato a splendere, infine ripercorriamo fedelmente la via dell'andata chiudendo il giro a 7 ore esatte dalla partenza.
Grazie a Guido e Ale per la proposta, rivelatasi davvero azzeccata.
NB. Arvogno - Alpe Forno T2 / Alpe Forno - La Finestra T3+ / La Finestra - La Scheggia T4+ / La Scheggia - Alpe Forno T3+ / Alpe Forno - Arvogno T2

Grandiosa uscita in ambiente davvero suggestivo e alpino. Grazie a Guido per la geniale proposta e a entrambi i soci per la condivisione.
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Kommentare (27)