Pizzo La Scheggia 2466 da Arvogno per la Finestra
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Oggi quasi gita aziendale con ex colleghi.
Si va in Val Vigezzo a quella che era la cima più frequentata da me ai tempi delle annuali rimpatriate al bivacco Regi.
Da Arvogno 1242 m si prende la strada asfaltata in discesa solo per poco, deviando poi a sinistra in discesa sul sentiero M15 che cala nel fondovalle perdendo 150 metri di dislivello, si attraversano su ponticelli due rami del torrente Melezzo Orientale, o per dirlo alla svizzera : Melezza, che poi si butterà nel fiume Maggia a pochi chilometri dal Lago Maggiore.
Risaliamo alle baite di Coier e con un traverso ascendente arriviamo al nucleo di Cortino 1256 m, dove arriva anche la strada che parte da Scarliccio ( chiusa al transito ). Qui il sentiero passa in un bel bosco dai colori autunnali, sbucando alla vasta radura dell'alpe Anfirn 1524 m. Poco oltre un guado il sentiero si impenna e sale ripidamente all'Alpe Forno 1888 m con la sua unica baita che è stata risistemata a bivacco da un gruppo di amici e intitolata a una di loro venuta a mancare ( Regina ) e poi donata al Cai Vigezzo.
Qui lasciamo la via normale, che come scopriremo in discesa è ormai anch'essa scarsamente tracciata, con segnavia del tutto scomparsi. Saliamo dritti nel fornale tra la Scheggia e la Cima dei Campelli, spesso tra cespugli e senza la minima traccia o ometti. Poi su erba bassa e detriti, passando a destra delle due grandi piodate chiamate "I Polmoni". Infine arriviamo alla breccia tra le due cime ( Scheggia e Campelli ) chiamata "Finestra" e che forse ha dato il nome alla montagna.
Per poter proseguire occorre abbassarsi qualche metro da dove siamo arrivati e iniziare un traverso a naso, cercando i migliori passaggi, una frana ha lasciato scoperto un tratto liscio e a franappoggio, molto delicato. Ma alla fine arriviamo alla vetta della Scheggia da Nord-Est 2466 m.
Dopo la pausa pranzo con un sole quasi estivo e il rituale caffè con la moka, scendiamo dalla via normale sul costone Sud-Est, per poi svoltare a sinistra su una cengia che ci riporterà all'Alpe Forno 1888 m e da lì giù per la via dell'andata, con risalita finale ad Arvogno.
Si va in Val Vigezzo a quella che era la cima più frequentata da me ai tempi delle annuali rimpatriate al bivacco Regi.
Da Arvogno 1242 m si prende la strada asfaltata in discesa solo per poco, deviando poi a sinistra in discesa sul sentiero M15 che cala nel fondovalle perdendo 150 metri di dislivello, si attraversano su ponticelli due rami del torrente Melezzo Orientale, o per dirlo alla svizzera : Melezza, che poi si butterà nel fiume Maggia a pochi chilometri dal Lago Maggiore.
Risaliamo alle baite di Coier e con un traverso ascendente arriviamo al nucleo di Cortino 1256 m, dove arriva anche la strada che parte da Scarliccio ( chiusa al transito ). Qui il sentiero passa in un bel bosco dai colori autunnali, sbucando alla vasta radura dell'alpe Anfirn 1524 m. Poco oltre un guado il sentiero si impenna e sale ripidamente all'Alpe Forno 1888 m con la sua unica baita che è stata risistemata a bivacco da un gruppo di amici e intitolata a una di loro venuta a mancare ( Regina ) e poi donata al Cai Vigezzo.
Qui lasciamo la via normale, che come scopriremo in discesa è ormai anch'essa scarsamente tracciata, con segnavia del tutto scomparsi. Saliamo dritti nel fornale tra la Scheggia e la Cima dei Campelli, spesso tra cespugli e senza la minima traccia o ometti. Poi su erba bassa e detriti, passando a destra delle due grandi piodate chiamate "I Polmoni". Infine arriviamo alla breccia tra le due cime ( Scheggia e Campelli ) chiamata "Finestra" e che forse ha dato il nome alla montagna.
Per poter proseguire occorre abbassarsi qualche metro da dove siamo arrivati e iniziare un traverso a naso, cercando i migliori passaggi, una frana ha lasciato scoperto un tratto liscio e a franappoggio, molto delicato. Ma alla fine arriviamo alla vetta della Scheggia da Nord-Est 2466 m.
Dopo la pausa pranzo con un sole quasi estivo e il rituale caffè con la moka, scendiamo dalla via normale sul costone Sud-Est, per poi svoltare a sinistra su una cengia che ci riporterà all'Alpe Forno 1888 m e da lì giù per la via dell'andata, con risalita finale ad Arvogno.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (1)