Tälligrat (2748 m) – Skitour
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Ad una settimana esatta di distanza torno a Realp, nella Valle di Orsera, per tentare una cima osservata con ammirazione nell’ultima escursione. Le condizioni meteorologiche dovrebbero essere propizie per una gita che secondo le guide richiede quattro ore di salita.
Inizio dell’escursione: ore 7:25
Fine dell’escursione: ore 14:05
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa
Temperatura alla partenza da Realp: 4,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3300 m
Temperatura al rientro a Realp: 18°C
Velocità media del vento: 6 km/h
Sorgere del sole: 6:21
Tramonto del sole: 20:27
Oggi il parcheggio ovest di Realp è chiuso per lavori in corso. Sono costretto a tornare all’inizio del villaggio per posteggiare di fronte al Grotto. Inizio il lungo portage, di circa 1 km, alle 7:25. Passo di fianco al campo da golf a 9 buche, con par 66, che dovrebbe riaprire fra 20 giorni, il 15 maggio. Lo spessore della neve alla partenza è di circa 30 cm; in alto la neve è abbondante e ancora di buona qualità, tanto da coprire tutte le pietre.
Le inusuali temperature estive degli ultimi giorni hanno tuttavia provocato numerose slavine di neve bagnata, scese fino al fondovalle.
Come ebbi modo di constatare già mercoledì scorso, il punto più pericoloso dell’intera gita è subito dopo il ponte sulla Furkareuss, a 1603 m di quota. Qui la neve è gelata e non ci sono protezioni: una malaugurata scivolata causerebbe una caduta di diversi metri dal muro di sostegno fino alle rocce dell’alveo del fiume. Mi auguro che il caldo primaverile faccia sciogliere presto la neve in questo punto della strada della Witenwasserental, prima che qualche escursionista subisca un grave incidente.
Aggirate le cascine Mittlischgaden continuo lungo la carrozzabile ignorando il percorso invernale, più sicuro. Entro così nel “Loch”, dove mi imbatto in una enorme slavina, non facile da superare. Sono costretto ad abbassarmi fino alla Muttenreuss, per poi riguadagnare quota dopo l’ostacolo naturale. Dopo circa 2 h di cammino pervengo a Ober Chäseren (1994 m), località posta ad un bivio.
Devo svoltare a destra e risalire la valletta in direzione di Stelliboden. Grazie alla buona consistenza della neve, la salita lungo lo Stellibodenbach è agevole, anche se la temperatura aumenta molto velocemente: sembra di essere in un forno. Dal pianoro di Stelliboden si svolta a sinistra, verso sud, su ampi pendii, che promettono una bella discesa. Il dislivello che devo ancora vincere supera tuttavia i 500 m. È una lunga salita, che mi sembra interminabile. Per fortuna, in prossimità della cresta si alza una leggera brezza che rende più gradevole la progressione. La visibilità è perfetta. Posso osservare e filmare alcuni sciatori in discesa. Sono pochi rispetto a quanto mi aspettassi in questa bella giornata; ne conto solo sei.
Dopo 3 h e 35 minuti dalla partenza, a mezzogiorno in punto, posso affermare Tälligrat (2748 m) geschafft!

Tälligrat (2748 m)
La “Cresta della Valletta” offre un panorama spettacolare! Scambio qualche immagine con chi è rimasto a casa, quindi mi preparo con calma per la discesa, che mi gusterò alla grande, almeno fino a 2000 m di quota.
Salita analoga a quella degli Stotzigen Firsten, sia per il dislivello sia per gli ampi pendii sciabili e pure per la pendenza, ma molto meno frequentata.
Tempo totale: 6 h 40 min
Salita: 3 h 35 min
Dislivello in salita: 1225 m
Sviluppo complessivo: 17,2 km
Difficoltà: PD-
SLF: 1 (debole) / 3 (marcato)
Libro di vetta: no
Coordinate Tälligrat: 680'008 / 155'776
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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