Gross Ruchen
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Il Gross Ruchen era da tempo nella lista dei desideri e oggi si è concesso ma è stata necessaria una buona dose di determinazione.
Con la macchina riusciamo ad arrivare fino alla partenza della piccola funivia per la Sittlisalp, funivia che però non interessa il nostro percorso. Pochi metri e mettiamo gli sci ai piedi e davanti a noi si prospetta una splendida giornata: un gran bel cielo blu e uno spettacolo d'ambiente, con la bastionata rocciosa della parete nord del Gross Ruchen a chiudere la valle.
Ci avviamo sulla stradina che permette di raggiungere l'Alp Brunni, quasi sotto la bastionata rocciosa, per poi iniziare l'avvicinamento al canalone del Ruchchalen. Man mano che ci avviciniamo appare tutta la bellezza del canalone ... ma si fa strada anche un vento fastidioso. Guardando le creste si nota chiaramente che su, in quota, il vento sta soffiando impetuoso ma questo è il Gross Ruchen e non vogliamo mollare subito.
Fin da subito montiamo i rampanti agli sci per progredire meglio sul duro manto nevoso, salendo con un po' di fatica: la neve dura richiede più energie e più attenzione ma almeno siamo sicuri che oggi non avremo il temuto remollo ... anzi, sarà proprio il contrario. Poco dopo quota 2400 tenere gli sci ai piedi diventa uno strazio e complice l'impennarsi del pendio e la presenza di alcuni grumi di vecchie slavine, optiamo per progredire con i ramponi e mettere gli sci in spalla.
A piedi si sale abbastanza bene e ci avviciniamo al passo a ritmo costante ma la nostra piccola guerra la affrontiamo per riuscire ad uscire al passo ... il vento ci sposta quasi di peso e negli ultimi metri siamo praticamente costretti a camminare carponi per rimanere in equilibrio. Raggiunto il passo scendiamo immediatamente nella sottostante piccola conca per ricompattarci. Capiamo subito che oggi sarà dura continuare ma decidiamo almeno di provarci.
Ora il percorso si svolge su terreno più tranquillo ... almeno lo sarebbe se questo maledetto vento non tentasse di buttarci per terra, più di una volta siamo costretti a fermarci e puntare i bastoncini per non perdere l'equilibrio. Proseguiamo la nostra salita finchè verso quota 2800/2900 i miei compagni preferiscono fermarsi ... ma oggi sono ben determinato e decido di continuare da solo ... anche se l'ultimo tratto da percorrere a piedi ... con questo vento ... potrebbe crearmi non poche difficoltà.
Arrivo fino a quota 2950 circa dove mollo gli sci (prima del normale deposito sci) e proseguo con picozza e ramponi. Anche se in alcuni punti il terreno permetterebbe di stare dritti, per evitare sballottamenti improvvisi mi ritrovo a camminare sempre con le mani appoggiate al pendio. Arrivo sotto alla parte terminale meno ripida di quel che sembrava dal basso e raggiungo senza particolari difficoltà le roccette su cui è fissata una catena che permette di superarle agevolmente.
Ora mi attendono gli ultimi metri ma su cresta abbastanza esposta ... non tanto ai ripidi pendii laterali ... ma a stò C---O di vento. Con cautela e stando il più basso possibile vado a metter piede sulla vetta del Gross Ruchen ... che bella battaglia ... che bella soddisfazione ... che gita!
Intanto noto più sotto i miei compagni che molto gentilmente hanno avuto la pazienza e la forza di aspettare la mia salita e una parte della discesa a piedi per tenermi d'occhio ... grazie ... si notano però anche alcune nuvole che stanno purtroppo limitando la visuale utile per sciare. Con attenzione ripercorro a ritroso l'itinerario fino a ritrovare i compagni all'imbocco del canalone. Sballottati inziamo a scendere su neve ancora molto dura che ci costringe ad una sciata controllata ... ma l'ambiente è stupendo e con calma arriviamo alla fine del canalone dove il sole ha fatto il suo sporco lavoro e ci concede qualche centinaio di metri su ottimo firn ... fino a ritrovarci sulla stradina che seguiamo nuovamente fino alla macchina ...
... che bella battaglia ... che bella soddisfazione ... che gita!
Con la macchina riusciamo ad arrivare fino alla partenza della piccola funivia per la Sittlisalp, funivia che però non interessa il nostro percorso. Pochi metri e mettiamo gli sci ai piedi e davanti a noi si prospetta una splendida giornata: un gran bel cielo blu e uno spettacolo d'ambiente, con la bastionata rocciosa della parete nord del Gross Ruchen a chiudere la valle.
Ci avviamo sulla stradina che permette di raggiungere l'Alp Brunni, quasi sotto la bastionata rocciosa, per poi iniziare l'avvicinamento al canalone del Ruchchalen. Man mano che ci avviciniamo appare tutta la bellezza del canalone ... ma si fa strada anche un vento fastidioso. Guardando le creste si nota chiaramente che su, in quota, il vento sta soffiando impetuoso ma questo è il Gross Ruchen e non vogliamo mollare subito.
Fin da subito montiamo i rampanti agli sci per progredire meglio sul duro manto nevoso, salendo con un po' di fatica: la neve dura richiede più energie e più attenzione ma almeno siamo sicuri che oggi non avremo il temuto remollo ... anzi, sarà proprio il contrario. Poco dopo quota 2400 tenere gli sci ai piedi diventa uno strazio e complice l'impennarsi del pendio e la presenza di alcuni grumi di vecchie slavine, optiamo per progredire con i ramponi e mettere gli sci in spalla.
A piedi si sale abbastanza bene e ci avviciniamo al passo a ritmo costante ma la nostra piccola guerra la affrontiamo per riuscire ad uscire al passo ... il vento ci sposta quasi di peso e negli ultimi metri siamo praticamente costretti a camminare carponi per rimanere in equilibrio. Raggiunto il passo scendiamo immediatamente nella sottostante piccola conca per ricompattarci. Capiamo subito che oggi sarà dura continuare ma decidiamo almeno di provarci.
Ora il percorso si svolge su terreno più tranquillo ... almeno lo sarebbe se questo maledetto vento non tentasse di buttarci per terra, più di una volta siamo costretti a fermarci e puntare i bastoncini per non perdere l'equilibrio. Proseguiamo la nostra salita finchè verso quota 2800/2900 i miei compagni preferiscono fermarsi ... ma oggi sono ben determinato e decido di continuare da solo ... anche se l'ultimo tratto da percorrere a piedi ... con questo vento ... potrebbe crearmi non poche difficoltà.
Arrivo fino a quota 2950 circa dove mollo gli sci (prima del normale deposito sci) e proseguo con picozza e ramponi. Anche se in alcuni punti il terreno permetterebbe di stare dritti, per evitare sballottamenti improvvisi mi ritrovo a camminare sempre con le mani appoggiate al pendio. Arrivo sotto alla parte terminale meno ripida di quel che sembrava dal basso e raggiungo senza particolari difficoltà le roccette su cui è fissata una catena che permette di superarle agevolmente.
Ora mi attendono gli ultimi metri ma su cresta abbastanza esposta ... non tanto ai ripidi pendii laterali ... ma a stò C---O di vento. Con cautela e stando il più basso possibile vado a metter piede sulla vetta del Gross Ruchen ... che bella battaglia ... che bella soddisfazione ... che gita!
Intanto noto più sotto i miei compagni che molto gentilmente hanno avuto la pazienza e la forza di aspettare la mia salita e una parte della discesa a piedi per tenermi d'occhio ... grazie ... si notano però anche alcune nuvole che stanno purtroppo limitando la visuale utile per sciare. Con attenzione ripercorro a ritroso l'itinerario fino a ritrovare i compagni all'imbocco del canalone. Sballottati inziamo a scendere su neve ancora molto dura che ci costringe ad una sciata controllata ... ma l'ambiente è stupendo e con calma arriviamo alla fine del canalone dove il sole ha fatto il suo sporco lavoro e ci concede qualche centinaio di metri su ottimo firn ... fino a ritrovarci sulla stradina che seguiamo nuovamente fino alla macchina ...
... che bella battaglia ... che bella soddisfazione ... che gita!
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (2)