Pizzo d'Eus
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Il Pizzo d'Eus è quell'imponente massiccio grigio che si vede alle spalle di Lavertezzo, e che divide la Val Carecchio dalla Val Pincascia.
Il sentiero parte prima dell'entrata in paese, per la precisione dalla frazione Rancone, e se seguito senza deviazioni, quindi lungo tutta la Val Carecchio, conduce fin su alla Bocchetta di Rognoi (2219msm), situata tra il Pizzo di Vogorno (2442msm) e il suo vicino Madone (2395msm).
Attraversato un ponticello, bisogna proseguire finché non si trova l'indicazione (EOS) su un sasso ; attenzione a non deviare alla prima occasione che si presenta: il sentiero porta a Sambuco, alle porte della Val Pincascia!
Preso quindi il sentiero verso Eus, si prosegue attraversando un piccolo nucleo di cascine in rovina (Rodana), e da lì l'escursione si fa relativamente impegnativa. La salita è ripida, e in un paio di punti bisogna usufruire delle tacche della roccia e delle catene in essa infisse. Sorpassato questo punto, davanti a noi troviamo Arossa sospesa nel vuoto, abbarbicata in cima a uno strapiombo da togliere il fiato! Noi dobbiamo però rimanere sulla sinistra, e proprio sopra le nostre teste scorgiamo la croce di benvenuto di Eus. Una lunga serie di tornantini in una serpentina faticosa ci portano velocemente a sorpassare l'ultimo dislivello, e infine ci troviamo ad ammirare le nove cascine. Siamo ad Eus! Il Pizzo si trova a un quarto d'oretta da lì, e il resto è pura sorpresa...
Il sentiero parte prima dell'entrata in paese, per la precisione dalla frazione Rancone, e se seguito senza deviazioni, quindi lungo tutta la Val Carecchio, conduce fin su alla Bocchetta di Rognoi (2219msm), situata tra il Pizzo di Vogorno (2442msm) e il suo vicino Madone (2395msm).
Attraversato un ponticello, bisogna proseguire finché non si trova l'indicazione (EOS) su un sasso ; attenzione a non deviare alla prima occasione che si presenta: il sentiero porta a Sambuco, alle porte della Val Pincascia!
Preso quindi il sentiero verso Eus, si prosegue attraversando un piccolo nucleo di cascine in rovina (Rodana), e da lì l'escursione si fa relativamente impegnativa. La salita è ripida, e in un paio di punti bisogna usufruire delle tacche della roccia e delle catene in essa infisse. Sorpassato questo punto, davanti a noi troviamo Arossa sospesa nel vuoto, abbarbicata in cima a uno strapiombo da togliere il fiato! Noi dobbiamo però rimanere sulla sinistra, e proprio sopra le nostre teste scorgiamo la croce di benvenuto di Eus. Una lunga serie di tornantini in una serpentina faticosa ci portano velocemente a sorpassare l'ultimo dislivello, e infine ci troviamo ad ammirare le nove cascine. Siamo ad Eus! Il Pizzo si trova a un quarto d'oretta da lì, e il resto è pura sorpresa...
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