val Loga: ciaspolata fantastica con la neve del giorno prima!


Publiziert von Alberto , 23. Februar 2018 um 10:15. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:18 Februar 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Tambo-Curciusa   I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 840 m
Strecke:Montespluga m.1900 - val Loga - bivacco Val Loga m.2773 km. 4,600: per una camminata agevole risalire la valle avente il torrente a destra prestando attenzione ai pendii che scaricano facilmente piccole valanghe. Il percorso opposto avendo i pendii vicini al greto del torrente possono, in base alla tipologia di neve (se dura) rendere fastidioso il cammino. Si fa presente che per 2 km. di valle non si sale quasi per nulla
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S.36 - Lecco - Colico - Chiavenna,seguire per Madesimo,poi per il passo dello Spluga - Montespluga
Unterkunftmöglichkeiten:bivacco Val Loga m.2773: cucina a gas 4 fuochi - lavello - varie stoviglie e utensili - tanica per recupero acqua - 9 p. l. con materassi,cuscini e coperte - cassetta pronto soccorso - cassetta per offerte - luce tramite pannello solare
Kartennummer:kompass val Chiavenna val Bregaglia - cns n° 267 San Bernardino

Giovanni propne alcune ciaspolate,ma dato che sono reduce da una degenza che mi ha obbligato a rinunciare ad un paio di uscite mi ripropone una ciaspolata che ho già fatto: bivacco Suretta. Dislivello contenuto al di sotto dei 1000 metri (ciò non toglie che sia raggiungibile in un soffio) ma anche per dare modo a chi non vi è stato di poter ammirare lo stupendo panorama e chi vuole fare una sciata con la tavola...può godersi una discesa veramente notevole. Le previsioni per sabato annunciano neve,anche se noi andiamo di domenica,bisogna considerare anche la meteo del giorno precedente,quindi è bene valutare (oltre il bollettino valanghe) un orario consolo onde il dover rinunciare perché c'è neve da battere e i tempi si allungherebbero in particolare se l'orario di partenza è tardivo: in tal caso si sceglie una meta più abbordabile con quota di arrivo più bassa ed eventualmente più facilmente tracciata,non tanto per capire dove si deve andare ma per non affondare...eventualmente partendo la mattina tardi (se lo si desidera). Bisogna considerare che ogni escursionista ha delle tempistiche diverse,non abbiamo un'andatura uniforme come del resto l'età,il peso corporeo e il peso totale comprensivo di ciò che ci portiamo appresso: quindi,partendo presto,si da la possibilità a coloro che ci mettono più tempo,di riuscire ad arrivare e a sostare per godersi il panorama. Sacrificarsi un poco per chi fatica non rovina la nostra vita: infatti nell'aprile del precedente anno la partenza è stata decisamente consola. Però siamo fortunati: pensate un po se nel gruppo vi fosse stato qualcuno che in 1 ora sa di poter arrivare alla meta stabilita e da organizzatore ci diceva che è sufficiente incamminarci alle 12.00...chissà quanti lo avrebbero seguito...


 

Ci troviamo al Bione per l'orario stabilito rigorosamente per le 7,15 (non 1 minuto prima più facile dopo) e come consuetudine cerco di arrivarci anche in largo anticipo tantè che Gianluigi arriva a breve e pure Giovanni con Maria Rita in largo anticipo pensando di prendermi in castagna (difficile che il sciuscia nebia arrivi in ritardo),poi con grande gioia,accogliamo l'invito di Marta che insieme a Robertino dice di andare avanti che sono in ritardo. Prendiamo la palla al balzo e partiamo: giungendo a Colico ben si vede che la meteo pare sia favorevole,ma bisogna attendere di arrivare a quota 1900 e mentre percorriamo la salita,la nuvolaglia mi dice che non è cagionevole salire al Suretta. Riusciamo a parcheggiare il più vicino possibile al percorso che conduce al bivacco ma,raggiunto l'imbocco non si vede alcuna traccia di sci alpinisti (ciò vuol dire che non è da prendere alla leggera tale tracciato senza le doverose certezze in fatto di neve assestata e visibilità): anche Giovanni ha seri dubbi,più per la mancata traccia,mentre io vedo un bel gruppo di sci alpinisti,affrontare il percorso per il bivacco Val Loga. Si decide di procedere per tale direzione: alla partenza vi sono ben 20 cm. di neve fresca,alle ore 9,35 ci incamminiamo e mentre seguiamo il tracciato battuto,in lontananza ecco spuntare dalle nubi il bivacco,difficile non riuscirvi ad arrivare,considerando la direzione anche in caso di nuvole che ne impediscono la visibilità,è decisamente più facile raggiungerlo. Noto che la traccia di oggi è decisamente più "scomoda" rispetto quella del precedente anno,ciò è dovuto al fatto che è stata fatta troppo in alto e su pendio: a mio parere è consigliabile stare più bassi,vicino al torrente fino a giungere al primo tratto che prende deciso a salire: il venticello e la temperatura console alla stagione e quota fa di questa zona una scelta solo per per pochi,infatti ad aprile l'affluenza è maggiore anche perché si scende con il sole ancora alto. Con noi si aggrega un altro ciaspolatore che mi da la certezza di essere uno che viaggia,infatti,quando gli ho riferito che dal bivacco si può andare oltre,da poco prima dell'ultima rampa ha cominciato a prendere il suo passo e ha proseguito credo fino al passo di val Loga,metre io con il solito passo riesco ad arrivare alle ore 12,56 al bivacco,mentre poco lontano vedo il ciaspolatore solitario procedere. La tentazione di andare avanti,non nego di averla avuta: il piacere dopo un ulteriore fatica per vedere qualcosa di nuovo oltre alla meta prevista era veramente attraente ma l'orario...se fossimo partiti alle 8,00, 1 ora e 30 prima, visto che le energie per questa giornata ne avevo ancora,un giretto ulteriore lo avrei fatto,ma va bene ugulamente,posso ritenermi soddisfatto per essere riuscito ad arrivare quassù nonostante il fuori allenamento. Dopo 10 minuti arrivano Giovanni,Marta e Maria Rita: decido di aprire le ante per entrare nel bivacco un po "sporco" di neve (e pensare che vi sono le scope),poi scrivo i nostri nomi di coloro che oggi saliranno quassù,in anticipo nonostante non siamo arrivati tutti e a fronte del pensare negativo di alcuni (ma chi erano costoro che non avevano fiducia negli amici in difficoltà...il loro nome finisce per A...indovinate se vi riesce ha ha ha) che erano sicuri sul fatto che Gianluigi e Robertino avessero rinunciato. E già,se superi la mezz'ora è facile che ti diano per "spacciato",senza pensare che qualcuno può metterci anche 1 ora e anche più (come è avvenuto) per salire salire qaussù: a pochi metri di dislivello a Gianluigi gli si spacca un laccetto di una ciaspola,mentre Robertino è ancora lontano ma alle ore 14,30 siamo tutti riuniti...ma per poco ancora dato che i ciapolatori alle 14,45 cominceranno la discesa. Siamo stati fortunati per aver potuto ammirare il bel panorama che la zona sa offrire ma in particolare alla meteo che con il trascorrere delle ore è decisamente migliorata e ne sono contento più che altro per coloro che è la prima volta che salgono quassù dopo aver faticato non poco. A parte 2 sci alpinisti tedeschi che pare avessero voglia di procedere anche se l'orario è più da discesa che salita,alla nostra partenza per il rientro,siamo gli ultimi,dopo di noi nessun altro ciaspolatore è riuscito a salire quassù: ore 14,45 inizia la discesa tra la neve abbondante che rende il fuori pista una goduria,mentre l'ombra e il venticello mi accompagna fino al ponticello dove ritrovo il tepore del sole che ancora per poco illuminerà le case di Montespluga. Alle 16,18 raggiungo le prime case dove attendo gli amici mangiando qualcosa per poi procedere fino al parcheggio: anche per oggi la soddisfazione non è mancata per aver vissuto questa giornata tra le amate montagne che riescono a soddisfare nonostante i sacrifici che si devono fare e di questo ringrazio. La gioia più grande è l'aver potuto vedere TUTTI gli amici arrivare quassù e contemplare il vasto anfiteatro che si presentava come un enorme quadro che solo un grande "pittore" ha potuto creare.

A febbraio tale escursione offre il vantaggio di trovare più facilmente neve farinosa,ovviamente il tracciato è per gran parte all'ombra (con partenza ore 9,30) e al ritorno pure (con partenza ore 14,45) ad aprile il tracciato è al sole e anche il rientro nonostante la partenza anticipata alle ore 8,00 e la discesa alle ore 15,30. Altra cosa importante di cui non ci si fa caso,è l'assicurarsi che la strada si sgombra dalla neve,considerando che ha nevicato il giorno precedente,quindi si consiglia di telefonare alla polizia di stato,distaccamento di Sondrio.


 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gianluigi


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