Pizzo dell'Alpe Gelato
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Il Pizzo dell'Alpe Gelato rappresenta una gran bella gita di scialpinismo nella valle di Bosco Gurin e poterlo abbinare con un giro ad anello e la discesa del Canalone Nord, lo rende un giro al top.
Arriviamo belli gasati a Cimalmotto e nella fretta di partire ci fermiamo subito nel primo parcheggio all'imbocco del paese, in realtà si potrebbe andare ancora un pochino avanti con la macchina ma in ogni caso passare per Cimalmotto è davvero piacevole. La gita inizia ufficialmente con la discesa al ponte Fiümigna per cui converrebbe aspettare a montare le pelli sotto gli sci ed affrontare questo tratto con il giusto assetto da discesa.
Superato il ponte ... occhio a non perdere l'equilibrio ... ci innalziamo nel bosco seguendo il sentiero che conduce all'Alpe di Sfii dove la sosta giusta dura lo stretto necessario ... qui fa parecchio freddo. In fondo alla valle si intuisce il vallone di salita e noi proseguiamo costanti finchè il vento non inizia a martoriarci. Davanti a noi ci sono tre persone a non più di 30/40 minuti che stanno tracciando ma il vento in breve ricopre nuovamente la traccia .. uff ...
Alla base dell'ultimo pendio che conduce al colle ci fermiamo 3 minuti in mezzo ad uno spicchio di sole per illuderci di scaldarci almeno un pochino. Affrontiamo le ultime inversioni e giunti al colle per fortuna troviamo un pochino di riparo pochi metri sotto. Riusciamo così a prepararci con ramponi e picozza per affrontare la dorsale finale fino a toccare la vetta di questa bella montagna.
Tornati agli sci ci buttiamo nel pendio reso duro dal lavoro del vento ed andiamo all'imbocco del canalone. L'ingresso dovrebbe essere la parte più ripida dell'intero canalone e trovando neve dura e una sorta di mega-sastrugio nel centro ci troviamo costretti ad affrontarlo in derapata. Superato questo breve muretto possiamo catapultarci nello splendido canalone, veramente affascinante e con pendenze adatte allo sci senza essere mai estreme.
Le condizioni non sono al massimo ma si riesce comunque a sciare bene anche se qualche blocco ghiacciato interrompe un po' la continuità. Dopo qualche foto a nastro imbocchiamo la seconda parte del canalone, sovrastata da verticali e imbiancate pareti che creano un grandioso contesto di selvaggio. Qualche bella curva in polvere per poi ritrovarsi ancora in una situazione meno confortevole ma comunque sempre sciabile.
Giunti al termine del canalone ci prendiamo un attimo di pausa per "rivedere" il tragitto appena percorso: straordinario. Qualche foto presa da lontano di questo canalone lo fa sembrare un'impresa impossibile o adatta a pochi ma in realtà la situazione sul campo è ben più gestibile di quello che si potrebbe pensare ... ovviamente se ci sono le condizioni di sicurezza.
Ora non ci resta che affrontare il rientro a Cimalmotto seguendo la lunghissima valle come se fosse una pista da fondo, con la "beffa" di un ripellaggio, a metà strada, per risalire solo pochi metri. Ma a fine giornata quel che ci ricorderemo non sarà certo questo noioso tratto ma la splendida gita di scialpinismo.
Ma che bel canalone ...
Arriviamo belli gasati a Cimalmotto e nella fretta di partire ci fermiamo subito nel primo parcheggio all'imbocco del paese, in realtà si potrebbe andare ancora un pochino avanti con la macchina ma in ogni caso passare per Cimalmotto è davvero piacevole. La gita inizia ufficialmente con la discesa al ponte Fiümigna per cui converrebbe aspettare a montare le pelli sotto gli sci ed affrontare questo tratto con il giusto assetto da discesa.
Superato il ponte ... occhio a non perdere l'equilibrio ... ci innalziamo nel bosco seguendo il sentiero che conduce all'Alpe di Sfii dove la sosta giusta dura lo stretto necessario ... qui fa parecchio freddo. In fondo alla valle si intuisce il vallone di salita e noi proseguiamo costanti finchè il vento non inizia a martoriarci. Davanti a noi ci sono tre persone a non più di 30/40 minuti che stanno tracciando ma il vento in breve ricopre nuovamente la traccia .. uff ...
Alla base dell'ultimo pendio che conduce al colle ci fermiamo 3 minuti in mezzo ad uno spicchio di sole per illuderci di scaldarci almeno un pochino. Affrontiamo le ultime inversioni e giunti al colle per fortuna troviamo un pochino di riparo pochi metri sotto. Riusciamo così a prepararci con ramponi e picozza per affrontare la dorsale finale fino a toccare la vetta di questa bella montagna.
Tornati agli sci ci buttiamo nel pendio reso duro dal lavoro del vento ed andiamo all'imbocco del canalone. L'ingresso dovrebbe essere la parte più ripida dell'intero canalone e trovando neve dura e una sorta di mega-sastrugio nel centro ci troviamo costretti ad affrontarlo in derapata. Superato questo breve muretto possiamo catapultarci nello splendido canalone, veramente affascinante e con pendenze adatte allo sci senza essere mai estreme.
Le condizioni non sono al massimo ma si riesce comunque a sciare bene anche se qualche blocco ghiacciato interrompe un po' la continuità. Dopo qualche foto a nastro imbocchiamo la seconda parte del canalone, sovrastata da verticali e imbiancate pareti che creano un grandioso contesto di selvaggio. Qualche bella curva in polvere per poi ritrovarsi ancora in una situazione meno confortevole ma comunque sempre sciabile.
Giunti al termine del canalone ci prendiamo un attimo di pausa per "rivedere" il tragitto appena percorso: straordinario. Qualche foto presa da lontano di questo canalone lo fa sembrare un'impresa impossibile o adatta a pochi ma in realtà la situazione sul campo è ben più gestibile di quello che si potrebbe pensare ... ovviamente se ci sono le condizioni di sicurezza.
Ora non ci resta che affrontare il rientro a Cimalmotto seguendo la lunghissima valle come se fosse una pista da fondo, con la "beffa" di un ripellaggio, a metà strada, per risalire solo pochi metri. Ma a fine giornata quel che ci ricorderemo non sarà certo questo noioso tratto ma la splendida gita di scialpinismo.
Ma che bel canalone ...
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (8)