Corna Zeno o Corna Alta. A denti stretti...
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Oggi è previsto tempo variabile, non il massimo quando si va alla ricerca di sentieri sconosciuti, ma abbiamo una giornata libera, perché non sfruttarla? Magari rischiando anche di prendere un po d’acqua?
Voglio portare Rosa sulla Corna Zeno, facendo un giro sconosciuto anche a me, così partiamo dalle malghe di Agro e dopo aver risalito la sterrata (a mia sorpresa bollata)per 500 metri di quota, dopo la Baita Falcone la strada si fa sentiero. La traccia è ben visibile e mai impegnativa, si fanno alcuni saliscendi poi con un deciso strappo arriviamo alla Casina Vecia dove ci fermiamo e ne usufruiamo per berci un té caldo.
Quando ripartiamo il tempo è cambiato repentinamente, passando da un tiepido sole ad un vento forte, preludio ad una tempesta di neve che ci accompagna per i 150 metri di dislivello appena effettuato; è veramente una brutta situazione, vada per la neve, ma il vento è veramente forte che porta una fitta neve ghiacciata. Dopo un primo momento di smarrimento decidiamo di tornare al bivacco per pranzare e vedere poi il da farsi.
Il tempo muta ancora, sembra decisamente meglio anche se non bellissimo, mettiamo gli zaini in spalla e proviamo ancora a salire verso il Passo Zeno su questo sentiero ripido e scivoloso causa neve ghiacciata. Sbuchiamo al Passo e diamo un occhiata all’orologio; 13:05, tentiamo la salita alla Corna, la palina nuova di zecca indica come 0:45 il tempo previsto.
Partiamo subito spediti anche se la neve ci obbliga ad ulteriori sforzi, poi facciamo un traverso boschivo, sbucati sulla cresta, con attenzione, visto anche il vento che spazza le cime, affrontiamo questo ultimo tratto che porta a superare alcune brevi zone esposte, poi, poco prima della cima ci togliamo gli zaini e con un ultimo strappo ci portiamo sulla panoramica Corna Zeno, dove incredibile ma vero… il vento si è placato. 0:30 dal Passo. Facciamo le foto di rito e poi ritorniamo sui nostri passi, il giro è ancora lungo e la luce solare a disposizione non è molta.
Siamo di nuovo al Passo, e da qua puntiamo verso Anfo (est); scendiamo per una sterrata innevata, ma con neve portante, lasciamo sulla destra la Cascina Zeno e dopo altri 10 minuti di cammino giungiamo ad un bivio, qua pieghiamo decisamente a destra e con bella traccia (438) arriviamo alla Malga Malmentere.
Qua ancora una volta decidiamo il da farsi, il percorso migliore (più facile e intuibile) sarebbe quello di seguire la sterrata (438) che porta a Lavenone e che attraversa la solitaria Valle di Canale, ma noi siamo alla ricerca del secondo sentiero, quello non segnato sulla cartina. Si stacca dalla malga, lo vediamo anche se poco visibile, ma una veeeeecchia bollatura posta su un sasso ci fa propendere che la traccia è fattibile.
Il sentiero è stretto, alle volte non è più largo di 20 cm e prosegue in mezzacosta con diversi saliscendi, si passa qualche breve zona esposta ma tutto sembra tranquillo. Intanto l’unica bollatura intercettata è quella posta vicino alla malga. Passiamo una zona chiamata Squassaiotto per poi entrare in un labirinto di tracce che costeggiano piccoli torrioni, qua bisogna stare attenti a non sbagliare, fortunatamente il Gps mi da una mano a risolvere la situazione.
Ora siamo alla Cascina Il Campo, un posto tenuto non bene ma che d’estate vive con il lavoro di pastorizia, lo superiamo attraversando un campetto e poi ancora su una traccia abbastanza visibile arriviamo al Roccolo delle Ore, posto ben tenuto che ci fa sperare in bene; chissà che ora sia tutto più facile?
Notiamo una stretta traccia che scende a destra, è la nostra via di discesa. È una traccia malagevole, veramente mal tenuta, proseguiamo tra schiaffi di rami e fastidiosi rovi, ma a nulla serve bestemmiare, qua c’è da venir fuori dalla foresta… foresta che finisce in prossimità di una bella baita.
Ci siamo, il peggio è passato, adesso non ci resta che raccordarci alla sterrata fatta in salita e scendere ad Agro, dove arriviamo alle 17:00, con 4°C e la luce che ancora ci permette di guardare dove mettiamo i piedi e visibilmente soddisfatti.
Nota 1): Questo è un giro veramente interessante, poco fruito dagli escursionisti. Da Agro è tutto bollato di fresco sino alla Corna Zeno, nessuna bollatura invece sul sentiero “alternativo” che parte da Malmentere. Fate attenzione. Se volete fare questo giro ma siete incerti scaricatevi la traccia. I 1640 mt di D+ sono comprensivi dei saliscendi. T3+ per le condizioni meteo incontrate, altrimenti il T3 è sufficiente.
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega!
Fisco Spinoza: Berlusconi: “recupereremo 40 miliardi dall’evasione fiscale”. Ha deciso di collaborare.
Lercio italico: Di Maio: aboliremo 400 regole grammaticali.
Dagostronzate: Renzi: toglieremo l’Iva sulla Zanicchi.
Politica: Prezioso Renzi. Un demente è per sempre.
A la prochaine! Menek,Rosa
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