Monte San Primo 1686 m da Vassena
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Questa volta lasciamo l’auto a Vassena e con bella mulattiera raggiungiamo il pianoro denominato della Foppa, dove si trova una piccola cappelletta. Qui la mulattiera termina e si prosegue su sentiero ancora ben visibile. Poi lo diventa un poco meno, anche se dei vecchi bolli s’intravvedono, si è comunque quasi giunti nei pressi delle prime case. Raggiunta la prima abitazione perdiamo il sentiero e attraversando il giardino della proprietà privata ci portiamo sulla strada per la Madonna del Ghisallo. Troviamo i cartelli segnavia del Cai, entriamo nel campeggio dell’Alpetto. Altri cartelli, seguiamo quello che indica la Madonna del Ghisallo, usciamo dal campeggio e tagliamo su sentiero alla nostra sx che ci porta proprio al piazzale della chiesa.
Visita alla piccola chiesetta che contiene innumerevoli ricordi di ciclisti del passato.
Qui inizia la parte più difficile dell’escursione, cercare il sentiero per raggiungere l’Alpe di Terrabiotta…Proseguiamo verso Magreglio, troviamo un cartello per l’Alpe Spessola, è poco sotto l’Alpe di Terrabiotta per cui va bene. Lo seguiamo e ci ritroviamo in un ampio posteggio nel bosco, dove un cartello della Pro Loco mostra vari percorsi. L’indicazione Monte Ponciv, ovvero Alpe di Terrabiotta 3,30 h, ci mette un po’ in ansia…andiamo avanti e vedremo…Ne scegliamo quindi uno, quello che sembra il più promettente e raggiungiamo il Villaggio Ambrosiano, dove ritroviamo l’indicazione per l’Alpe Spessola. Un bel sentiero sale in mezzo a una faggeta che abbandoniamo appena termina per proseguire lungo la ripida dorsale per il Monte Ponciv evitando così di raggiungere l’Alpe Spessola. Scendiamo all’Alpe di Terrabiotta, dove facciamo una breve pausa.
Proseguiamo quindi lungo la dorsale e poiché la neve in più punti è dura come il marmo, calziamo i ramponcini.
In cima ancora poca gente, nonostante il tempo perso a Magreglio è comunque presto.
Mangiamo qui, dove il sole scalda che è una meraviglia. Ritorniamo, con il sentiero basso, all’Alpe di Terrabiotta e scendiamo, ramponcini obbligatori, all’Alpe del Borgo. Proseguiamo su asfalto fino a Pian Rancio, dove rintracciamo il sentiero per Civenna. La discesa fino a Civenna alterna tratti su sentiero, asfalto e sterrate e siamo costretti a un togli e metti di ramponcini, le sterrate soprattutto, sono come piste di pattinaggio!
Attraversiamo Civenna e molto più facilmente che a Magreglio troviamo la mulattiera che ci riporterà a Lierna.
Questa volta missione compiuta!
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