Monte S. Primo m.1686 (CO): bella ciaspolata su questa vetta che incanta!
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Le previsioni annunciano pioggia lunedì,martedì e giovedì,ciò vuol dire neve in montagna e pure abbondante: vista la giornata di mercoledì a dir poco favolosa,mentre lavoro,pensavo che non sarebbe stato male approfittare della giornata di venerdì che la danno bella.
Calcolo le tempistiche per la salita al monte San Primo oltre alla percorrenza in auto....ci sto dentro e abbondantemente,quindi opto per questa vetta che offre uno dei più bei panorami lariani.
Sveglia alle 5,00 partenza ore 5,30: mentre salgo la strada che a sinistra si stacca dal Ghisallo,noto che il manto nevoso aumenta considerevolmente di spessore e mi stupisce che la strada era sgombra dalla neve del giorno prima e i mezzi sgombraneve continuavano il loro lavoro per renderla ancor più pulita.
Arrivato alle 6,40,mi preparo e alle 6,52 parto: noto che già le piste erano pronte per accogliere gli sciatori,mi limito a stare a bordo pista anche se per ora nessuno sta circolando,poi decido di salire al monte Forcella per la massima pendenza e una volta lassù il sorgere del sole lasciavano sperare che la giornata era in via di miglioramento. Arrivato alla bocchetta di Terrabiotta un vento forte che ha tutta l'aria di voler spazzare le nuvole: noto che vicino al segnalatore di incendi boschivi vi sono 2 sci alpinisti,gli unici che per ora hanno lasciato tracce fresche prima delle mie.
La neve fresca alla partenza era come minimo di 40 cm. se poi la sommiamo a quella di lunedì e martedì.....ma grazie al sole di mercoledì,le temperature in calo e il vento che ha contribuito a gelare la superficie di quella precedente,non affondavo molto. A zig zag risalgo il pendio per raggiungere l'arrivo dei vecchi impianti di sci dai quali in breve si giunge alla postazione antincendio boschivo dove noto che nessuno ha proseguito lungo la bella cresta innevata: sono vari coloro che giunti sin qui con gli sci,decidono di scendere senza giungere in vetta a cui manca ancora molta strada.
Scruto la cresta....poi decido per proseguire: ho calcolato di arrivare per le 9,00 e alle 9,30 ripartire per rientrare. Sempre con passo lento e costante a parte quando mi fermo per fare le dovete foto,ecco che non posso evitare di notare lo spessore del manto nevoso di cui la cresta ne è ricoperta e per evitare di sfondare oltre misura,sto a distanza di sicurezza dal bordo del tetto di neve e alle ore 9,06 arrivo in vetta dopo 2,15 ore circa di cammino: oggi sono il primo ad essere giunto quassù per godere dello spettacolo,mentre la giornata migliora sempre più e volgendo lo sguardo verso la cresta percorsa,non vedo nessuno.
In realtà è presto ma a chi tocca andare a lavorare al pomeriggio deve saper accettare e se possibile,saper sfruttare anche le mezze giornate: io sono più che soddisfatto e anche il San Primo sono riuscito a farlo con neve bellissima oltre al resto della giornata.
Mi rimetto subito in pista per rientrare e giunto alla postazione antincendio,una signora di una certa età,si sta preparando per la discesa con gli sci: anche lei approva che oggi è una di quelle giornate di cui approfittare per salire a questa vetta,poi ecco che salgono altri 5 sci alpinisti e non sono pensionati: mentre scendo ecco 3 ciaspolatori e altri sci alpinisti poi mi soffermo a parlare con una assidua frequentatrice di questa montagna che mi dice l'intenzione che hanno per rilanciare la zona.
Vi è in progetto la realizzazione di un rifugio che sarà aperto tutto l'anno e verrà costruito a monte degli impianti del Terrabiotta che verranno ripristinati: sono anni che frequento la zona e non ho mai visto le piste così ben battute oltre al fatto che hanno anche i cannoni per la neve,le idee ci sono e se serve a portare un po di turismo in più,ben venga,anche se sono dell'idea di un piccolo bivacco in cima come il "Nido d'Aquila" alla Punta di Larescia in Canton Ticino. Poi incontro Elena e Carlo (Uccio) con cui scambio qualche parola,pure loro a godere della stupenda giornata!
Comunque in questa giornata spettacolare ho visto almeno una 30 na di persone tra sci alpinisti e ciaspolatori oltre a coloro che usufruivano degli impianti per sciare....e la maggior parte non erano pensionati!

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