Le Tre Croci -919 mt- & Cima della Bonda -930 mt- (da Varallo).
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A Varallo 450 mt lascio l'auto in via Gaudenzio Ferrario proprio nei pressi della funivia turistica: "Varallo-Sacro Monte". Affissi al muro perimetrale dell'impianto si trovano i cartelli escursionistici muniti di cartina e numerazione dei sentieri della "Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo".
Risalgo l'ampia mulattiera acciotolata, ghiacciata, con molta attenzione, che mi permetterà di arrivare nel piazzale dell'Albergo Sacro Monte. A questo punto si trovano delle paline segnavia che indicano le seguenti località: Gerbidi e Verzimo. Poco dopo, nei pressi di un abitazione si trova un bivio: entrambe le soluzioni vanno bene per raggiungere le Tre Croci. Io andrò verso destra seguendo il segnavia bianco-rosso passando a fianco della casa.
L'itinerario attraverserà un tratto di strada asfaltata, dopodiché, il sentiero ora ben innevato, prosegue all'interno di tratti boschivi raggiungendo un ulteriore bivio segnalato. A sinistra viene denominato il "Sentiero normale", soluzione poco più lunga ma decisamente panoramica. Infatti si trova una spianata, fuori dalla vegetazione: località Sasei, munita di pannelli illustrativi per ammirare al meglio l'eccellente belvedere. A destra, invece, "Sentiero diretto" che risale la dorsale in maniera più ripida e veloce all'interno del bosco, soluzione che esclude in questa maniera la panoramicità dell'ambiente. Io seguirò il sentiero di destra (diretto), nel frattempo avvisterò un capriolo. Le due soluzioni convergono nell'ampia cresta e poco oltre raggiungo: Le Tre Croci 919 mt.
Scendo in direzione opposta verso Nord, aumenta anche la consistenza nevosa, supero un traliccio e raggiungo un bivio in prossimità di un insellatura. Al bivio, proseguo dritto mantenendomi in cresta, ed eccomi anche sulla boscosa: Cima della Bonda 930 mt. Ora vorrei ricongiungermi alla frazione Verzimo ma mentre scendo liberamente dalla Cima della Bonda perdo il sentiero. Dopo un continuo riprovare all'interno del fitto bosco, ben imbiancato, decido di risalire la dorsale. In salita faticosa per disagevoli passaggi rieccomi sulla sella: "Cima della Bonda-Tre Croci". Ora con evidente sentiero tracciato ritorno in cima al Tre Croci 919 mt.
A questo punto ho la piacevole sorpresa di incontrare e fare conoscenza con Corrado Martiner Testa autore di alcuni libri e manuali escursionistici che descrivono molto bene questi territori e queste montagne. Libri che spesso hanno anche ispirato mie gite personali nel Biellese e nella Valsesia. Insieme a lui il suo amico Carlo. In realtà avevo riconosciuto per primo il bel cane Bau, che molto spesso, appare anche nelle foto dei suoi libri.
Ora scendo in loro compagnia a Varallo, transitando per il "Sentiero normale" che avevo tralasciato ad inizio giornata. Quindi, raggiungo il punto panoramico Sasei. Doverosa sosta, estesa visuale: Val Sabbiola, Val Mastallone, l'abitato di Varallo sottostante, insieme ad altre due cime simbolo per questa città come la Res o Bec d'Ovaga e la Cima di Vaso.
Ritorno a Varallo in via Gaudenzio Ferrario ponendo fine a questo bel sabato mattina trascorso in montagna.
NOTE: I sentieri son ben evidenziati dalla dicitura: SPG ovvero Sentiero Padre Gallino, sono tutti classificabili T2 agevoli, dall'abitato di Varallo si superano 500 mt di dislivello. Io ho considerato la mia gita T3 per queste motivazioni: alcuni tratti gelati, ghiacciati, una mia personale digressione avventurosa fuori sentieri, a tratti disagevoli, che non ha portato nessun risultato, anzi, causato solamente perdite di quota innalzando a 700 mt il dislivello superato.
Risalgo l'ampia mulattiera acciotolata, ghiacciata, con molta attenzione, che mi permetterà di arrivare nel piazzale dell'Albergo Sacro Monte. A questo punto si trovano delle paline segnavia che indicano le seguenti località: Gerbidi e Verzimo. Poco dopo, nei pressi di un abitazione si trova un bivio: entrambe le soluzioni vanno bene per raggiungere le Tre Croci. Io andrò verso destra seguendo il segnavia bianco-rosso passando a fianco della casa.
L'itinerario attraverserà un tratto di strada asfaltata, dopodiché, il sentiero ora ben innevato, prosegue all'interno di tratti boschivi raggiungendo un ulteriore bivio segnalato. A sinistra viene denominato il "Sentiero normale", soluzione poco più lunga ma decisamente panoramica. Infatti si trova una spianata, fuori dalla vegetazione: località Sasei, munita di pannelli illustrativi per ammirare al meglio l'eccellente belvedere. A destra, invece, "Sentiero diretto" che risale la dorsale in maniera più ripida e veloce all'interno del bosco, soluzione che esclude in questa maniera la panoramicità dell'ambiente. Io seguirò il sentiero di destra (diretto), nel frattempo avvisterò un capriolo. Le due soluzioni convergono nell'ampia cresta e poco oltre raggiungo: Le Tre Croci 919 mt.
Scendo in direzione opposta verso Nord, aumenta anche la consistenza nevosa, supero un traliccio e raggiungo un bivio in prossimità di un insellatura. Al bivio, proseguo dritto mantenendomi in cresta, ed eccomi anche sulla boscosa: Cima della Bonda 930 mt. Ora vorrei ricongiungermi alla frazione Verzimo ma mentre scendo liberamente dalla Cima della Bonda perdo il sentiero. Dopo un continuo riprovare all'interno del fitto bosco, ben imbiancato, decido di risalire la dorsale. In salita faticosa per disagevoli passaggi rieccomi sulla sella: "Cima della Bonda-Tre Croci". Ora con evidente sentiero tracciato ritorno in cima al Tre Croci 919 mt.
A questo punto ho la piacevole sorpresa di incontrare e fare conoscenza con Corrado Martiner Testa autore di alcuni libri e manuali escursionistici che descrivono molto bene questi territori e queste montagne. Libri che spesso hanno anche ispirato mie gite personali nel Biellese e nella Valsesia. Insieme a lui il suo amico Carlo. In realtà avevo riconosciuto per primo il bel cane Bau, che molto spesso, appare anche nelle foto dei suoi libri.
Ora scendo in loro compagnia a Varallo, transitando per il "Sentiero normale" che avevo tralasciato ad inizio giornata. Quindi, raggiungo il punto panoramico Sasei. Doverosa sosta, estesa visuale: Val Sabbiola, Val Mastallone, l'abitato di Varallo sottostante, insieme ad altre due cime simbolo per questa città come la Res o Bec d'Ovaga e la Cima di Vaso.
Ritorno a Varallo in via Gaudenzio Ferrario ponendo fine a questo bel sabato mattina trascorso in montagna.
NOTE: I sentieri son ben evidenziati dalla dicitura: SPG ovvero Sentiero Padre Gallino, sono tutti classificabili T2 agevoli, dall'abitato di Varallo si superano 500 mt di dislivello. Io ho considerato la mia gita T3 per queste motivazioni: alcuni tratti gelati, ghiacciati, una mia personale digressione avventurosa fuori sentieri, a tratti disagevoli, che non ha portato nessun risultato, anzi, causato solamente perdite di quota innalzando a 700 mt il dislivello superato.
Tourengänger:
GAQA

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