Eyehorn per lo sperone Nord e Monte Massone (con discesa per il canale Nord) - Bassa Ossola


Publiziert von atal , 16. Oktober 2017 um 21:32.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:13 Oktober 2017
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 2000 m
Abstieg: 2000 m

Lo spunto questa volta arriva dalla Guida dei Monti d'Italia, "Monte Rosa", ed. 1960 (fuori commercio), a cura di S. Saglio e F. Boffa, dove è riportata una via di salita all'Eyehorn dal versante Nord. Il libro è prezioso perché tratta molte montagne che sono "scomparse" dalle edizioni successive...

Il percorso di salita della Guida dei Monti d'Italia risale dalla base della parete "un canale che culmina con la cima". L'unico canale che potrebbe corrispondere alla descrizione è quello che scende dal colletto situato immediatamente a Est della cima vera e propria. L'accesso a questo canale direttamente dal fornale dei Drosoni non sembra però un percorso logico, perché alla base c'è un pendio roccioso troppo ripido (al centro in ombra nella prima foto) e il canale stesso si presenta come un'angusta fessura.
Un altro canale, di facile accesso nella parte bassa, sbocca proprio sulla verticale N della cima ma si biforca in due canalini divergenti e impraticabili.

Per contro, ai piedi dell'anticima NE, dove si trova la croce detta "degli Svizzeri", scende un canale che sembra molto più promettente. La mia idea è che il percorso descritto sulla Guida sia in realtà da riferirsi all'anticima, e non alla cima vera e propria. Ovviamente, per averne la certezza, bisogna provare a risalire dal basso entrambi i canali...


Alla fine troveremo un percorso che, a differenza di quello descritto nella Guida, risale il ripido sperone a Nord della cima, sfruttando il canale Nord per accedervi e il canale Est come uscita verso la cresta.

Al ritorno scenderemo il canale Nord del Monte Massone, esperienza che sconsiglio di ripetere in condizioni "estive", come quelle di questo caldo autunno. Il fondo infatti è costituito da massi molto instabili e presenta dei piccoli salti, che devono essere superati senza corda perché non ci sono ancoraggi affidabili. Utile il caschetto.

Probabilmente il canale è più sicuro in inverno, quando le rocce sono bloccate da una coltre di neve assestata. Non a caso, le uniche notizie a riguardo erano proprio quelle riferite ad escursioni invernali, ad esempio questa.


Il percorso
Parto con Ferruccio da Anzola d'Ossola. Dalla centrale Piazza San Rocco imbocchiamo via Talamoni, al cui termine inizia la bella mulattiera gradinata (segni bianchi) che, passando dall'Oratorio della Madonna del Carmine, ben visibile dal fondovalle, sale ai Casali e quindi a Pianezzo Grande (Piangrande sulla Mappa Rabbini), praticamente una frazione estiva di Anzola, con le sue numerose case rimodernate.

Il sentiero prosegue sulla sinistra delle case più alte e porta all'Alpe Tagliata, dove troviamo altre baite rimodernate, un bel panorama e - finalmente - il sole. Risaliamo integralmente il crinale a monte delle case e, al suo termine, nei pressi della presa dell'acqua, proseguiamo lungo un buon sentiero (non segnalato) che traversa sulla destra (O), fino ai Drosoni, diviso nei due nuclei di Drosone Fuori e Drosone Dentro (una curiosità: sulla Mappa Rabbini troviamo Rossone, rispettivamente Fuori e Dentro). E' questo uno dei pochi alpeggi, forse l'unico, ad essere ancora utilizzato (a queste quote) nella Bassa Ossola.

Saliamo con percorso libero alle spalle di Drosone Dentro puntando alla cima dell'Eyehorn, riconoscibile dal luccichio del cartello metallico posto sulla cima (da non confondersi con la cima con la croce che qualcuno chiama "degli Svizzeri", visibile più a Est e posta ad una quota inferiore).

I temuti ontani sono limitati ad una fascia ristretta, che si lascia attraversare agevolmente e, in generale, il terreno si presenta più facile del previsto.

Ci portiamo sulla verticale della cima, allo sbocco del canale che scende verso nord. Appare subito evidente una biforcazione a Y, cui la Guida non fa alcun cenno. Entrambi i rami risultano impercorribili, con salti insuperabili sul fondo e lisce pareti sui lati.

Con un traverso a sinistra (E) nei pressi della confluenza, raggiungiamo la dorsale di roccia, erba e rododendri che scende a Nord della cima, e la risaliamo, incoraggiati dalla presenza di una tortuosa traccia di animali, mediamente esposta, che rimane sempre sul fianco dello sperone rivolto a Est. Lasciamo sulla destra (O) un primo intaglio e quindi, proseguendo nella risalita, puntiamo verso un secondo intaglio, più marcato del precedente, dove la traccia sparisce. Traversiamo a sinistra (E) alla testata del canale che scende a Est della cima e lo risaliamo sul fianco sinistro fino ad un colletto sulla cresta principale. Ancora pochi metri di risalita verso destra (O) e siamo in cima all'Eyehorn, o Eyahora come riportato dal cartello.

Percorriamo la facile cresta erbosa che in breve ci porta in cima al Monte Massone, dove ci rifocilliamo e contempliamo il vastissimo panorama. A dispetto delle foschie che nascondono la pianura, si riconoscono anche le cime lontane del Bernina e del Disgrazia e, dalla parte opposta, il caratteristico profilo seghettato dei Denti di Gavala.

Scendiamo quindi lungo la cresta Ovest e, scavalcato un risalto erboso, scendiamo nel ramo di sinistra del canale Nord. Come detto in apertura, si tratta di un canale pericoloso per la franosità.

Sono 300 m di dislivello che ci impegneranno per più di un'ora.

Alla base del canale, scendiamo su facili pendii, a poca distanza dal percorso di salita, fino a ritornare a Drosone Dentro, dove si chiude l'anello. Rientriamo quindi ad Anzola lungo il sentiero dell'andata.

Tempi:
Anzola - Drosone Dentro: 2:30

Drosone Dentro - Eyehorn: 2:00
Eyehorn - Monte Massone: 10'
Monte Massone - Drosone Dentro: 2:00

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 17. Oktober 2017 um 13:43
Il volto selvaggio di due montagne solitamente associate a "comode" salite... grazie per averceli rivelati.
Ciao

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Oktober 2017 um 19:29
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Mi incuriosiva questo versante così buio e all'apparenza privo di dettagli che, visto dai monti di Premosello, mi ha sempre fatto pensare alla siepe sul colle dell'Infinito...
Ciao,
Andrea

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 17. Oktober 2017 um 22:15
La normalità, non esiste!! Ciao, Andrea.
roby

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Oktober 2017 um 22:46
Ciao Roby, qui siamo proprio agli antipodi...
Andrea


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