Bocchetta del Balum - Bassa Ossola


Publiziert von atal , 1. Mai 2019 um 21:30.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:29 April 2019
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1400 m
Abstieg: 1400 m

La Bocchetta del Balum (circa 1590 m), valico tra la valle del Blet e quella del Rio di Anzola segnato solo sulla mappa dell'Alpe Campaccio (clic), è la massima depressione della cresta tra la Cima delle Tre Croci e il risalto quotato 1623 m sulla carta Geo4Map.

Sopra la baita intonacata dell'Alpe Solivo, visibile anche da chi percorre la superstrada del Sempione, l'uomo è assente da tempo. A testimoniare le difficili condizioni di vita del passato rimangono i ruderi di Case Fornale, già visitati in altre occasioni (vedere qui e qui), e i resti della stra di vacch che li raggiungono, ancora percorribile ma in parte franata.

Non abbiamo invece trovato nulla del sentiero che proseguiva fino alla solitaria rovina del Balum (anch'essa già visitata, ma con troppa neve per proseguire nell'esplorazione...) e alla grande balma detta il Buciun del Balum, che ancora ci mancava, situata in corrispondenza del rudere quotato 1459 m sulla carta IGM, nel vallone a sud dell'alpe Balum.

A questo punto ritengo probabile che il percorso più usuale, da Case Fornale (o dai ruderi senza nome, trovati per caso in questo giro circa 80 m più in alto) traversasse in direzione Sud rimanendo al di sotto della giavina che abbiamo attraversato noi, prima di risalire il vallone del Buciun.

 
Annotazioni
L'itinerario non presenta difficoltà tecniche vere e proprie ma è pressoché privo di segnaletica per tutta la parte sul versante del Rio Blet e richiede una certa dimestichezza con ambienti abbandonati, inselvatichiti e con pochi punti di riferimento. 

Utile una seconda auto per evitare la camminata sul piano ossolano tra Anzola e Migiandone (altrimenti, come nel nostro caso, bisogna mettere in conto circa 40 minuti supplementari).

Per quanto non descritto dettagliatamente in questa relazione, fare riferimento alle puntate precedenti...
 
Il percorso
Lasciata l'auto alla pista di pattinaggio di Migiandone, con Ferruccio mi incammino sulla strada che sale in prossimità dell'argine del Rio Blet (sinistra idrografica) e imbocco quindi il sentiero non segnalato che entra nel bosco sulla destra (Ovest) e passa accanto ai resti del Mulin dal Zors. Il percorso, a tratti incerto, sale nel bosco toccando dapprima i ruderi delle costruzioni delle miniere di rame, quindi vari gruppi di baite (rimando alle altre relazioni per i dettagli), e giunge alla panoramica Alpe Solivo, dove qualcuno ha lasciato la scritta "Grefa ?" e altri, più pratici, hanno invece indicato la direzione per Fornale.

La stra di vacch traversa verso Sud e incontra un primo passaggio franato (esposto) a monte di una cascata. Nei successivi due canali si trovano dei tratti costruiti, il primo con un'imponente scalinata ancora in buono stato, il secondo con un muro di sostegno in condizioni precarie seguito da una scalinata in rovina. La mulattiera traversa ancora verso Sud, presentando un altro tratto franato.

Dopo un traverso rilassante in leggera discesa, si guada senza problemi il torrente principale della zona. Il percorso sale quindi a tornanti nel bosco fino ai ruderi di Case Fornale. In questo tratto sono presenti sporadici segni di vernice rossa e ometti.

Tralasciata l'indicazione a vernice per Grefa (il sentiero da Grefa a Fornale è più impegnativo rispetto a quello percorso in quest'occasione ma stranamente è l'unico dei due rimasto sull'ultima versione della CNS), risaliamo senza traccia il bosco sopra i ruderi aggirando a Sud una zona rocciosa, al cui culmine troviamo un pianoro con due ruderi azzerati, non segnati sulle mappe, che chiamiamo Fornale di Sopra (circa 1135 m).

Proseguendo in direzione Sud in leggera salita (tracce di passaggio) giungiamo al cartello che indica Balum a sinistra e Zeder a destra, noto dalla precedente visita. Volgendo a sinistra si giunge subito ad una carbonera dove le tracce hanno termine. Questa volta saliamo inizialmente nel bosco poggiando a destra (Nord) e quindi ci spostiamo a sinistra (Sud), incontrando comunque la giavina della volta precedente, che attraversiamo. Sul versante opposto saliamo con percorso libero il ripido bosco arrivando così al rudere imboscato del Balum.

Seguiamo quindi il sentiero, all'inizio evidente, che traversa in leggera discesa a Sud Ovest. In prossimità del fondo del vallone incontriamo dei tagli molto recenti fatti da qualcuno che deve essere salito qui da un percorso diverso dal nostro. Più in alto, superato l'intrico dei rododendri, troviamo la grande roccia del Buciun del Balum.

Sotto il riparo naturale, il cui fondo è ricoperto di escrementi, ci sono diversi resti di piani di appoggio costruiti.
Poco più in alto rispetto al "boccione", sulla sinistra, c'è un altro balmo, più pulito ma troppo piccolo per distendersi.

Traversiamo verso sud a monte della giavina e risaliamo il ripido pendio soprastante puntando al canale più nascosto, la cui stretta uscita è visibile solo all'ultimo momento e che si raggiunge senza difficoltà.

Siamo finalmente arrivati alla Bocchetta del Balum. Colpisce la seghettata cresta verso la Cima delle Tre Croci e il contrasto tra il paesaggio sul versante Ovest, molto più "alpino" e innevato, e il boscoso vallone del Rio Blet che stiamo per lasciare.

Da qui scendiamo il facile versante puntando in direzione Nord, in modo da pestare meno neve possibile (mentre la CNS mostra un sentiero diretto verso NO che porta all'alpe Drosoni di Fuori). Giunti sulla quota 1500, ci caliamo nella faggeta fino ad intercettare il sentiero che collega La Tagliata con i Drosoni. Da qui in avanti, sempre seguendo lo sentiero, scendiamo ad Anzola, dove termina questa bella traversata (in realtà, non avendo la seconda auto, a noi rimane il tratto in piano…).

Tempi:
da Migiandone alla Bocchetta del Balum circa 5 ore (tutto compreso)
dalla Bocchetta del Balum ad Anzola circa 3 ore

 

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2019 um 21:11
Ciao Andrea,

Bella escursione che completa l'esplorazione di questa interessante regione.

Le mucche venivano davvero da Grefa a Balum? Non sarebbe stato più facile farli venire dalla Drosone di Bochetta?

(Che spiegherebbe l'utilità del sentiero, o no.)

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2019 um 22:50
Grazie Christian, in effetti abbiamo passato al setaccio la zona ma non è ancora completata, ad esempio manca il percorso “comodo” da Fornale al Balum e manca La Ruscà.

Per quanto riguarda le mucche, non credo che arrivassero al Balum (perché mi sembra che non ci sia acqua) ma a Fornale (dove l’acqua è tanta).

ChristianR hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2019 um 09:34
Niente acqua, niente mucche !

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2019 um 20:20
Infatti: no water, no cows. Come la canzone ;-)


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