Alpe di Pesciüm (1814 m)
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Bella camminata sul versante destro della Val Bedretto, in una splendida giornata autunnale.
Inizio dell’escursione: ore 8:40
Fine dell’escursione: ore 14:40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1021 hPa
Temperatura alla partenza: 4°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2600 m
Temperatura alla Cassina di Val Pozzuolo, ore 11.15: 10°C
Temperatura al rientro: 17°C
Velocità media del vento: 3 km/h
Sorgere del sole: 7.35
Fontana, ore 8.40: malgrado una temperatura di soli 4°C, la giornata si preannuncia stimolante e ricca di spunti fotografici.
Lasciato il parcheggio all’entrata del villaggio, mi avvio lungo la strada principale in direzione della Novena. Dopo circa 300 m trovo il sentiero: inizia alla sinistra, all’altezza di uno slargo con un magazzino. Attraverso una zona al limite tra pascolo e bosco, denominata “Bombel”, fino al Bosco Tre Croci (1368 m), dove mi immetto sulla strada poderale che conduce agli alpeggi di Cristallina e Stabiello. Dopo 40 min dalla partenza raggiungo il Bosco di Ossasco (1536 m), punto già toccato nell’escursione di cinque giorni fa. Da qui via il percorso entra in un meraviglioso lariceto, che mi fa sognare una possibile salita primaverile con le racchette o con gli sci, oppure, in estate, con il rampichino. In cinque o sei ampi risvolti, la sterrata mi guida alla fantastica radura ove è ubicato l’alpeggio Piano di Pescia (1700 m).
È una tappa del percorso tematico “Alpeggi senza confini”, un progetto Interreg Italia-Svizzera, che ha voluto creare un sistema culturale transfrontaliero per la diffusione della conoscenza degli alpeggi e che ha nel Museo collocato all’Alpe Devero e nel Caseificio del Gottardo i due punti di riferimento principali. Il sentiero si sviluppa dall’Alpe Veglia ad Airolo.
Attraverso la piana, invasa dai romici, in direzione est. Benché la luce sia intensa, il sole non arriva ancora sul percorso; la catena montuosa che dal Madone si estende fino al Poncione di Vespero funge da parasole insuperabile fino alle 11:00. L’itinerario si ricongiunge, dopo una discesa, con la Strada degli alpi, a 1640 m di quota. Il versante offre di tanto in tanto delle splendide vedute sulle rinomate cime della Val Bedretto, da tre giorni coperti da una spolverata di neve. Il Pizzo Rotondo, il Pizzo Pesciora e il Witenwasserenstock dominano la scena.
Eccomi in Val Ruinò; il primo ramo del Riale di Fontana è incassato e spumeggiante, il secondo è più mansueto. È dal 1993 che non frequento più questo sito mineralogico che mi regalò tra l’altro un insolito quarzo cavolfiore (Blumenkohl Quarz).
L’Alpe Ruinò (1690 m), caricato da fine giugno all’inizio di settembre con manze, manzette e vitelli, appartiene al Patriziato di Airolo. Lasciato il pascolo, proseguo in direzione est verso una radura pianeggiante e umida, dal curioso nome: Piano delle Formiche (1776 m). Dopo 2 h e 20 min di cammino arrivo al sole: il paesaggio diventa ancora più bello. Raggiunge l’apice in Val Pozzuolo, al corte Cassina (1809 m): un luogo di cui ci si potrebbe innamorare.
Cassina (1809 m) in Val Pozzuolo
È un corte dell’Alpe Pesciüm, che viene caricato nel mese di agosto. La baita principale non ha nulla da invidiare ad uno chalet di vacanza. Una tettoia offre riparo ad un lungo tavolo con panche, ad un passo dalla griglia e dal “büi”, la fontana scavata nel tronco di un abete. Una mensola sopra il trogolo mette in bella mostra diversi cristalli, trovati presumibilmente dai pastori durante la loro attività. Non perdo l’occasione per gustare il pranzo al sacco nella pace di questo posto idilliaco.
Ancora più panoramico è il corte principale dell’Alpe Pesciüm: Cascina Nuova (1814 m), anche se la lunga stalla, ancorché funzionale, non ha nulla di poetico.
Pesciüm condivide il nome con l’adiacente località sciistica, la cui funivia si ferma a mezz’ora di distanza.
Arrivo alla stazione della funivia alle 12:30 in punto: è il mio capolinea odierno.
Desidererei tornare a Fontana compiendo un giro ad anello, ma i segnavia non mi sono d’aiuto, decido allora di chiedere chiarimenti ad un operaio. Mi suggerisce il percorso per rampichini “Pineta Bike”, che passando da Cascina Zora (1580 m), mi permette di raggiungere la strada della Val Bedretto in località Geròra (1280 m), 500 m prima di Fontana.
Magnifica Val Bedretto!!!
Tempo di salita: 3 h 35 min (fino a Pesciüm)
Tempo totale: 6 h
Tempi parziali
Fontana (1281 m) – Piano di Pescia (1700 m): 1 h 10 min
Piano di Pescia (1700 m) – Cassina di Val Pozzuolo (1809 m): 1 h 25 min
Cassina di Val Pozzuolo (1809 m) – Cascina Nuova Alpe di Pesciüm (1814 m): 35 min
Cascina Nuova Alpe di Pesciüm (1814 m) – Pesciüm (1745 m): 25 min
Pesciüm (1745 m) – Cascina Zora (1580 m) – Fontana (1281 m): 2 h
Dislivello in salita: 734 m
Sviluppo complessivo: 17,3 km
Difficoltà: T2
Coordinate Cascina Nuova Alpe di Pesciüm: 688'637 / 151'891
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Libro di vetta: no.

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