Passeggiata letteraria Alpe Paglio - Larice bruciato


Publiziert von andrea62 , 29. September 2017 um 23:27.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 350 m
Abstieg: 350 m
Strecke:Alpe Paglio - Pian delle Betulle - Alpe Ortighera - Larice bruciato e ritorno.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Bellano o Ballabio raggiungere Taceno nel cuore della Valsassina e da qui Margno e Casargo. Proseguendo verso Premana poco dopo si trovano la chiesa di S.Margherita e il bivio per l'Alpe Paglio. Percorrere i 13 tornanti della strada e raggiungere l'ampio piazzale.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Disolin all'Alpe Paglio.
Kartennummer:Carta 1:35.000 Com.Mont.Valsassina-Valvarrone

Questa passeggiata, intrapresa per riportare la consorte in montagna, è anche la prima dopo aver ultimato la lettura di “Le otto montagne” e diventa così una scusa per scrivere alcune mie impressioni sul libro, al quale in questa sede si è accennato. E' stato uno di quei libri che ho fatto fatica a chiudere quando il treno arrivava alla mia stazione e allora scendevo, mi mettevo in un angolo o cercavo una sedia e finivo il paragrafo.
 
Intanto con la stradina dall’Alpe Paglio siamo arrivati al Pian delle Betulle, annunciato da un parco-avventura per bambini e ragazzi con annesso recinto dei cervi e caratterizzato da numerose seconde case, in questo momento quasi tutte deserte.
 
Eppure avevo iniziato la lettura del libro un po' prevenuto perché non mi sembrava possibile che una trama così semplice, oserei dire un po' scontata, potesse vincere un premio così importante. La lettura è stata così accattivante forse perché l’autore conosce la materia di cui parla, cioè la montagna e la vita nei paesi di valle e negli alpeggi, e non se l’è fatta raccontare né l’ha dedotta dalla Rete. Tempo fa, prima dell’onnipresenza della Rete, leggevo che c’erano persone pagate anche profumatamente dagli autori per svolgere ricerche al posto loro, poi figurava che l’autore aveva per esempio ricostruito "magistralmente" la Francia del Trecento o mostrava conoscenze "approfondite" della moderna legislazione inglese. Ecco, sicuramente Cognetti conosce il contesto di persona.
 
Proseguendo, superata l’Alpe Ortighera, con un traverso ascendente su stradina sterrata attraversiamo zone prative sotto il Cimone di Margno e poi un evidente affioramento di “Verrucano lombardo”, un conglomerato rossastro risalente al Permiano, prodotto dell'erosione di una catena montuosa ancora geologicamente giovane.
 
Tante sono le frasi del libro che meriterebbero l’onore di una citazione, sia inerenti alla montagna (“il ghiacciaio è un ricordo d'inverno che non vuole essere dimenticato”) sia estendibili a un contesto più generale. “Talvolta per andare avanti bisogna avere l’umiltà di fare un passo indietro”, dice uno dei personaggi verso la fine del libro. E a me sembra che un altro personaggio questa umiltà non l’ha avuta.
 
Superato il “Verrucano” ci portiamo sul crinale tra la Val Marcia (laterale della Val Varrone) e la Valsassina, in corrispondenza della località “Larice bruciato” (Lares brusà), dove termina la nostra passeggiata.


Tourengänger: andrea62
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (11)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 29. September 2017 um 23:40
Ti ho letto volentieri...

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2017 um 20:53
E io rispondo con un "grazie".
Ciao
Andrea

jkuks hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2017 um 07:13
Cognetti è stato senza dubbio una rivelazione. Anche io mi sono approcciato al testo con qualche dubbio... cosa avrà di nuovo da dire questo tizio? Nella realtà nulla, ha il pregio di descrivere bene ciò che conosce bene, e di questi tempi non è poca cosa. Non è un'opera d'arte intendiamoci... ma bello sicuramente lo è.
Ci si ritrova, in particolare, se si è vissuta e si è amata la montagna, come l'ama lui e come lui riesce a donarcela, a ricondurla nel libro con poetico affetto... le difficoltà del viverci, la paura di essere inadeguati per chi viene da fuori (e ha un minimo di rispetto per l'alpe e i suoi abitanti) e quella di essere arretrati per chi vi abita (di fronte al progresso rappresentato dai turisti) poi la descrizione delle cime e degli infiniti dettagli che fanno della montagna quel bellissimo luogo che tutti noi amiamo.
Buone letture e buone cime.
Gianluca

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2017 um 20:54
Condivido, condivido.
Ciao

rochi hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2017 um 08:51
Un originale modo di scrivere un report. Mi associo a Menek: anche io ti ho letto volentieri così come volentieri ho letto Cognetti in tempi non sospetti.
Una bella storia senza essere un memorabile capovaloro, e qui mi associo a jkuks.
Se vi piace il genere "vita all'alpe", vi consiglio allora "Neve, cane, piede" di Claudio Morandini, passato un po' inosservato ma migliore del precedente, almeno secondo me che amo una certa originalità e che lo recensirei con "un divertentissimo pugno nello stomaco".
[/www.ibs.it/neve-cane-piede-libro-claudio-morandini/e/978889...].
Ciao!!
R.

stefano58 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2017 um 18:54
Mi è stato da poco regalato questo libro (devo ancora ringraziare la gentile persona che me lo ha regalato); lo avevo messo in lista di attesa (passo gran parte del mio tempo libero a leggere), ma mi avete incuriosito, per cui lo metterò in priorità.
Ciao
Stefano

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2017 um 20:56
OK, attendiamo le tue impressioni.
Ciao

stefano58 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Oktober 2017 um 18:54
L'impressione delle prime pagine è positiva.
Ciao
Stefano

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2017 um 15:50
Grazie e terrò sicuramente in considerazione il suggerimento.
Ciao

lebowski hat gesagt:
Gesendet am 3. Oktober 2017 um 15:03
Ciao Andrea.
Ho letto anch'io il libro di Cognetti e mi è piaciuto. Confesso che ero prevenuto vista la sua origine.
Invece nonostante l'autore sia nato a Milano, trovo che abbia una faccia che starebbe benissimo in una baita isolata come quella che si costruisce nella narrazione. Forse per questo è riuscito a parlare così bene della montagna e dell'amicizia in una maniera non banale, perché tutte le emozioni che ha trasmesso le ha prima vissute personalmente.
Buone salite e buone letture.

Luca

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Oktober 2017 um 07:20
Grazie.
Sul libro siamo d'accordo.
Ciao


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