Kurzbericht 

Baita del Lago (LC): sempre uno spettacolo essere quassù!


Publiziert von Alberto , 26. September 2017 um 11:14.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:30
Aufstieg: 968 m
Strecke:Rusico m.743 - sentiero B1 - quota bivio 931 circa (per Prato delle Ciliege e Piantedo) - Alpe Prato m.956 - Pian di Formica m.1216/Scoggione Basso - Bancol m.1507 (incrocio con il sentiero ripido n° 3 del Bregamin) - Alpe e Rifugio Scoggione m.1575 (cai Colico: possibilità ritiro chiavi) km. 3,970 - seguire l'indicazione "direttissima del Legnone EEA" - Ponte del Saggio - Baita del Lago m.1698 al lago Scoggione km. 4,880
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - uscita Piona - dirigersi verso Colico - superato il torrente Perlino,prima di entrare nel paese,alla seconda via (segnaletica) voltare a destra e seguire per Villatico - proseguire diritto sulla via Al Fossato - s'incrocia la via Campione - proseguire diritto per via Fra la Vacca - voltare a sinistra per via Fontanedo - sempre diritto fino ad incrociare la via Chiaro che proviene da sinistra (ponte) per Robustello. Al' Acqua Freva prendere a destra la strada asfaltata che è possibile percorrerla fino al divieto: da qui si può scegliere o di proseguire a piedi tramite la strada o il segnavia n° 1A Tornato al' Acqua Freva proseguendo diritto,si sale a Fontanedo e ai monti di Rusico (possibilità di parcheggio in estate a quota 730 circa o più su) km. 5,1 da quando si lascia la statale o km. 2,5 fino all'acqua Freva quando c'è neve (quindi altri km. 2,6 per Rusico): anche se la strada è stretta ed in alcuni punti sconnessa ed erta,non occorre avere un 4x4 e nemmeno un suv.
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / kompass Lago di Como - Lago di Lugano / Parco Orobie Valtellinesi / cns n° 287 Menaggio

Per domenica scelgo un posto che non sia troppo a est considerando le previsioni pessime e così giungo a Rusico dove la meteo mi consente di affrontare la salita senza pioggia osservando il miglioramento del tempo. Giunto al rifugio Scoggione che è aperto,proseguo per la Baita del Lago e per evitare sorprese il giorno seguente,mi dirigo alla cima per ammirare il panorama,poi ritorno alla baita dove con piacere,trovo Daniele (uno dei volontari/responsabili della struttura) sempre indaffarato a pulire i contenitori per la riserva d'acqua nel periodo invernale. Qui conosco anche un gruppetto della Brianza (zona Montevecchia) di 5 componenti che vi han trascorso la notte: dal cibo che stavano per preparare,dovevano avere gli zaini parecchio carichi. Mentre gli stinchi cuocevano sul gas,io metto a lessare le patate sulla stufa,con calma,sono solo le 10,30 e non ho fretta. Daniele suggerisce di preparare anche la pasta in aggiunta agli antipasti+stinco con polenta e patate: personalmente il piatto di pasta dopo un assaggio di salame,ricotta di capra e patate è più che sufficiente (di patate ne sono avanzate parecchie,ma le ripasserò al forno per dargli quel colore dorato che le renderanno croccanti fuori e morbide dentro). Metto a tavola la torta di cioccolato e mirtilli ma l'unico ad assaggiarla è Daniele,gli altri erano troppo pieni (forse era meglio mangiarla prima dell'antipasto): la torta l'avevo preparata a sorpresa in occasione del compleanno di mia madre e un po l'ho portata con me perché sarebbe venuto anche Gianluigi con cui da tempo non condividiamo queste uscite,purtroppo,non essendo stato bene durante la notte ha rinunciato. Devo ammettere che durante la sera del sabato fin verso le 3 di notte,la forte pioggia pareva annunciarmi una bella lavata...ma la salita è andata benone. Le nuvole dopo pranzo si fanno più dense,ben si capisce che il tempo sta per peggiorare,infatti si mette a grandinare leggermente,la temperatura è abbastanza bassa (sui 4/5° gradi) e gli amici che ringrazio per il pranzo,si preparano per la discesa onde evitare il peggio che arriverà verso le 16,00 con forte vento e acqua a manetta,mentre verso le 16,30 per un minuto circa,scendeva anche la neve (non nevischio,ma bei fiocchi di neve). Poi,verso le 17,00 il maltempo cessa e comincio a preparare le patate (quelle che ho portato) tagliandole a pezzi e infornandole in modo tale che per cena ho già un piatto sostanzioso più che sufficiente: pronte le mie rimetto a rosolare quelle avanzate a pranzo e il tutto ha preso l'aspetto che rende la cena molto appetibile. Dopo aver lavato le stoviglie,mi accorgo che nello scarico sembra che ci sia qualcosa nella griglia,quindi la smonto per mandare giù eventuali residui e per dare una bella pulita,riempio il lavello e dopo tiro via il tappo in modo tale che la massa d'acqua scorrendo si porti via eventuali residui. Comincio a sentire un rumore strano,guardo il pavimento e vedo l'acqua...apro le ante sottostanti il lavello e noto che l'acqua esce a manetta (si vede anche dalla foto) dalle giunzioni...che casino! Mi tocca fare el trumbè (l'idraulico) cosa che in passato ho fatto per ben 3 volte ma in versione invernale a causa del ghiaccio che si è formato nel collo d'oca,ciò perché non vi è stato messo l'antigelo (se disponibile) o,eventualmente una manciata di sale grosso. Ma qui com'è possibile visto che è diretto lo scarico e non è inverno? Fortuna che il catino aveva raccolto una buona parte di acqua,smonto la parte superiore dello scarico ed estraggo una massa aggrovigliata che fungeva da tappo la quale pareva "filamentosa e resistente" (foto) dopo di che,altro riempimento del lavello e lasciata libera di scorrere l'acqua,non vi sono stati più problemi. La cosa strana è che il lavello era pieno quando avevano lavato i piatti dopo il pranzo,ma non è avvenuto il casino che poi ho risolto: si vede che sono un po sfortunato,ma almeno ho riparato al danno! Alle 21,30 vado a dormire,la trappola per topi che ha preparato Daniele al momento non ha mietuto alcuna vittima ma durante la notte,mentre vado al bagno,vedo il topo sfortunato che è passato a miglior vita: al momento,sono le 00,30 il cielo è nuvoloso ma tira aria,chissà,secondo la meteo lunedì dovrebbe essere bello,spero che abbiano azzeccato. Verso le 6 vedo che il cielo è stellato e le cime,fino a quote relativamente basse,la neve è attecchita e alle 7,00 mi alzo per prepararmi alla discesa: pulisco la stufa,butto il topo e lascio la trappola al suo posto senza ripristinarla,in modo tale che se dovesse esserci un altro roditore,lo si riconosce dalla sparizione del tozzo di pane. La giornata si presenta bella ma la danno con copertura nuvolosa in aumento,quindi non conviene scendere al pomeriggio come pensavo ma è meglio scendere alla mattina: giunto al rifugio Scoggione,noto che le vacche scozzesi sono sparite,infatti le loro impronte sono dirette verso valle,il cancello era aperto (io l'ho richiuso per eventualità) e giunto al Pian Formica vedo un vitello che cerca di richiamare i sui simili. Ho pensato che devono averlo perso,si sarà staccato dal gruppo attratto da qualche erba appetitosa e poi si è accorto di essere rimasto solo: ho pensato di vedere se potevo riuscire a condurlo un po più a valle ma,essendo vitello non è molto socievole e quando tentavo di avvicinarmi troppo per dirigerlo su sentiero,prende a correre da altra parte. Di corrergli dietro non ci penso,quindi procedo sul sentiero mentre sento il suo richiamo,sempre più in basso ma senza vederlo,poi...ma guarda un po,ha tagliato diretto ed è riuscito a rintracciare nuovamente sul tracciato segnalato,sempre davanti a me fino all'Alpe Prato dove ha potuto dissetarsi e trovare da mangiare. Cerco di chiamare Daniele per avvisare Lindo che so essere il proprietario ma non risponde,chiamo un altro numero...nulla e al terzo finalmente mi risponde uno dei referenti (e credo che sia stato il Lindo visto che mi ha confermato che mancava un vitello) a cui spiego il tutto e risolvendo la cosa: ho cercato il cavo con la manopola rossa vicino alla staccionata sottostante per evitare che l'animale potesse varcarne la soglia ma non l'ho trovato,comunque in su non penso che sarebbe andato,li stava bene,infatti non muggiva come precedentemente.

Bene,giornata conclusa alla meglio,ringrazio Daniele per ciò che ha messo a disposizione e per il piacere di riaverlo rivisto e il gruppetto di escursionisti che han condiviso il pranzo.


 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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