Punta Carestia da Valdobbia di Gressoney St. Jean
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Dalla guida CAI "MONTE ROSA" di G. Buscaini: " ... a torto poco visitata. L' ambiente e' solitario e particolare. Il panorama estesissimo, quasi pari a quello famoso dal Corno Bianco ... ". D' altro canto nelle pagine dedicate al Corno Bianco si legge " ...nebbia, che anche nelle giornate di bel tempo estivo si forma spesso con rapidita' gia' nelle ore mattutine".
Al confine tra Val d' Aosta e Piemonte, Punta Carestia e' una cima molto panoramica che si raggiunge con itinerario piuttosto lungo anche chilometricamente. Va scelta, ovviamente, una giornata di tempo stabile possibilemnte senza nebbie ... percio' una condizione necessaria (ma non sufficiente) e' che il bollettino meteo (in particolare quello del Piemonte) non lasci dubbi a riguardo.
L' itinerario per il versante O e la cresta SO (descritto molto in sintesi nella vecchia edizione della guida CAI "MONTE ROSA" di S. Saglio - F. Boffa), si divide essenzialmente in 2 parti: la prima e' la salita all' Alpe Brunnen col comodo sentiero 11B; la seconda presenta, fino alla cima, un tracciato identificato da numerosi ometti. Sicuramente escursionistica la prima parte, sicuramente NON-alpinisica la seconda che va percorsa comunque con calma alla ricerca dei vari ometti, ricerca ostacolata dal fatto che la direzione e' costantemente contro sole. "Punti chiave" veri e propri non ce ne sono: i tratti piu' impegnativi sono quelli con erba alta che nascondono traccia e qualche buco; la risalita di almeno un paio di pendii erboso-detritici piuttosto ripidi (che inoltre, al mattino, a causa dell' ombra, sono piuttosto duri offrendo meno aderenza ... le cose migliorano in discesa ... il sole ammorbidisce il terreno). Raggiunto un caratteristico obelisco triangolare che si aggira tranquillamente a sinistra, inizia l' ultima parte con un breve tratto dove e' pressoche' inevitabile usare un poco le mani per la progressione ... non c'e' comunque un' eccessiva esposizione; resta l' ultima parte sempre con ometti che in breve porta all' allungata cima. Discesa per lo stesso itinerario; e' possibile rientrare a Valdobbia con il raccordo segnalato per il sentiero intervallivo 105 che termina anch'esso a Valdobbia.
Maggiori dettagli si trovano nelle relazioni su Gulliver.it dove e' disponibile un'accurata documentazione fotografica; su YouTube c'e' anche un video della salita che, a mio parere, fa apparire molto piu' difficile di quello che e' il tratto dove si usano le mani.
Tempo impiegato: 5 ore e 30 ... In discesa prevedere 4 ore ... il terreno non permette di guadagnare molto tempo rispetto alla salita ...
Tourengänger:
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