Rifugio Ospizio Sottile al Colle di Valdobbia (m 2480)
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Lungo una delle tante antiche Vie di comunicazione che nel passato, sfidando le difficoltà date dall'impervio ambiente, permettevano a pellegrini, mercanti e emigranti, di attraversa le Alpi.
DIFFICOLTÀ. Escursionistica. Facile sentiero, anche se in alcuni tratti ripido. Ben segnalato (segnavia 105 e 11). Ancora presente qualche lingua di neve.
QUOTA MASSIMA: m 2480 al Colle di Valdobbia.
DISTANZA: km 11,6
TEMPO TOTALE, comprese le soste: 5h 27'
TEMPO DI SALITA: 2h 30'
TEMPO DI DISCESA: 2h
PERCORSO. Il sentiero ha inizio all’altezza del bivio per il castello Savoia, dove si stacca sul lato destro, senso di salita, della strada principale (palina segnaletica). Inizialmente è una via pavimentata che si addentra fra abitazioni; si tratta di un breve tratto, subito dopo la stradina lastricata diventa un ripido sentiero che si addentra nel bosco e permette di guadagnare rapidamente quota con una serie di tornanti superando il ripido gradino. Raggiunto un panoramico promontorio, si proseguire ancora nel bosco e si entra nel Vallone di Valdobbia. Raggiunta l'Alpe di Cialfrezzo di sotto (m 1878), tenendosi leggermente a sinistra, si attraversare il torrente su una passerella in legno, e si risale il fondo del vallone che porta al colle dove sorge il Rifugio Ospizio Sottile (m 2480).
METEO. Improntato sulla variabilità. Mattinata sul nuvoloso, poi avisaglie di peggioramento e, da metà pomeriggio, netto miglioramento.
Cenni storici.
La Grande Strada d'Aosta, l'antiva Via Regia, metteva in collegamento il Ducato di Milano, al quale la Valsesia apparteneva fino all'inizio del XXVIII secolo, con la Valle d'Aosta, la Francia e la Svizzera. Risaliva la Valgrande fino a Riva Valdobbia, poi la Val Vogna ed il vallone di Valdobbia fino a raggiungere l'omonimo Colle, per poi scendere a Gressoney Saint Jean. Da Gressoney risaliva ai colli della Ranzola e di Joux fino a giungere Aosta, dove si divedeva per raggiungere i valichi del Piccolo e del Gran San Bernardo.
Era una via percorsa da mercanti e da emigranti stagionali.
La costruzione sul Colle Valdobbia di un primo punto logistico, costituito da una cappella e da una stalla, risale al 1787.
Bisogna attendere il 1823 per vedere la costruzione dell'Ospizio a cura del canonico Nicolao Sottile. L'Ospizio, all'epoca, era il più alto delle Alpi, reso più sicuro il transito dei viandanti per il Colle Valdobbia.
Nel 1871, presso l'Ospizio fu ospitato un osservatorio meteorologico )l'Osservatorio di Colle Valdobbia).
DIFFICOLTÀ. Escursionistica. Facile sentiero, anche se in alcuni tratti ripido. Ben segnalato (segnavia 105 e 11). Ancora presente qualche lingua di neve.
QUOTA MASSIMA: m 2480 al Colle di Valdobbia.
DISTANZA: km 11,6
TEMPO TOTALE, comprese le soste: 5h 27'
TEMPO DI SALITA: 2h 30'
TEMPO DI DISCESA: 2h
PERCORSO. Il sentiero ha inizio all’altezza del bivio per il castello Savoia, dove si stacca sul lato destro, senso di salita, della strada principale (palina segnaletica). Inizialmente è una via pavimentata che si addentra fra abitazioni; si tratta di un breve tratto, subito dopo la stradina lastricata diventa un ripido sentiero che si addentra nel bosco e permette di guadagnare rapidamente quota con una serie di tornanti superando il ripido gradino. Raggiunto un panoramico promontorio, si proseguire ancora nel bosco e si entra nel Vallone di Valdobbia. Raggiunta l'Alpe di Cialfrezzo di sotto (m 1878), tenendosi leggermente a sinistra, si attraversare il torrente su una passerella in legno, e si risale il fondo del vallone che porta al colle dove sorge il Rifugio Ospizio Sottile (m 2480).
METEO. Improntato sulla variabilità. Mattinata sul nuvoloso, poi avisaglie di peggioramento e, da metà pomeriggio, netto miglioramento.
Cenni storici.
La Grande Strada d'Aosta, l'antiva Via Regia, metteva in collegamento il Ducato di Milano, al quale la Valsesia apparteneva fino all'inizio del XXVIII secolo, con la Valle d'Aosta, la Francia e la Svizzera. Risaliva la Valgrande fino a Riva Valdobbia, poi la Val Vogna ed il vallone di Valdobbia fino a raggiungere l'omonimo Colle, per poi scendere a Gressoney Saint Jean. Da Gressoney risaliva ai colli della Ranzola e di Joux fino a giungere Aosta, dove si divedeva per raggiungere i valichi del Piccolo e del Gran San Bernardo.
Era una via percorsa da mercanti e da emigranti stagionali.
La costruzione sul Colle Valdobbia di un primo punto logistico, costituito da una cappella e da una stalla, risale al 1787.
Bisogna attendere il 1823 per vedere la costruzione dell'Ospizio a cura del canonico Nicolao Sottile. L'Ospizio, all'epoca, era il più alto delle Alpi, reso più sicuro il transito dei viandanti per il Colle Valdobbia.
Nel 1871, presso l'Ospizio fu ospitato un osservatorio meteorologico )l'Osservatorio di Colle Valdobbia).
Tourengänger:
Alberto C.

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