Grialetsch e Wasserweg Ils Lejins - anello da Sils


Publiziert von Angelo63 , 2. September 2017 um 20:07.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Oberengadin
Tour Datum:20 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 8:45
Aufstieg: 1200 m
Strecke:Partenza funivia Furtschellas - Marmorè - Grialetsch - Lej Cristal - Lej Magnetit - Lej Manachit - Lej Rhodonit - Lej S-Chaglia - Lej Epidot - Arrivo a monte funivia Furtschellas - Alp Prasura - Partenza funivia Furtschellas
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS 36 dello Spluga fino a Chiavenna, seguire poi le indicazioni per il passo del Maloja e da qui Sils. Parcheggio gratuito sul piazzale della funivia Furtschellas

L’escursione dello scorso anno al Piz Chuern ci aveva lasciato un dubbio. Arrivati alla stazione a monte della funivia di Furtschellas scoprimmo che si poteva effettuare un giro ad anello che toccava sei piccoli laghetti sparsi nella conca sottostante la cima del Corvatsch e le caratteristiche guglie di Furtschellas. Non cambiammo idea circa il completamento dell’itinerario pianificato ma ci ripromettemmo di tornare da queste parti per compiere questo anello denominato anche Wasserweg. Oggi, assieme a Danilo, abbiamo deciso di “saldare il conto” che avevamo in sospeso.
 
Lungo la strada in avvicinamento al Maloja incontriamo l’Ambasciatore dell’Engadina, il nostro amico “Turistalpi” che assieme alla consorte è diretto per una delle tante mete della valle a loro molto cara e ben conosciuta. Quando arriviamo al parcheggio della funivia che sale a Furtschellas, la temperatura è di 8 gradi. Non ci preoccupiamo perché sappiamo che dopo un po’ di cammino la sensazione di freddo passerà in fretta. Alle 8.40 ci incamminiamo lungo la sterrata in direzione Sils che lasciamo quando incontriamo il sentiero che riporta le indicazioni per Marmorè. Si sale con decisione nel bosco fino ad uscire allo scoperto con la vista che si apre verso la val di Fex e, alla nostra destra, sul lago di Sils in direzione Maloja. Impressionante il ritiro delle nevi sulla testata della val di Fex. Alle 9.30 raggiungiamo il belvedere naturale di Marmorè dove sono presenti delle panchine, utili per sostare ad ammirare il super panorama. Procediamo lungo il sentiero in direzione del Piz Chuern ignorando le prime indicazioni di proseguire diritto per il Grialetsch. Poco oltre, sulla destra si stacca un sentiero non molto marcato dove occorre fare attenzione ai bolli bianchi e rossi perché all’inizio la traccia non è molto evidente. Si procede in salita, a tratti ripida, fino ad una altitudine di circa 2.450 dove alle 10.20 ci immettiamo sul sentiero che proviene dall’impianto a monte di Furtschellas. Seguita per un paio di minuti tale traccia principale, alla palina con le indicazioni per il Grialetsch, svoltiamo decisamente a sinistra. Si sale ora su sentiero che seppur ben tracciato – d'altronde questa è una caratteristica della sentieristica engadinese – è sempre molto ripido. Si riprende a respirare quando alle 10.50 raggiungiamo una cresta erbosa ad una altitudine di circa 2.600 metri. Da questo punto si apre la visuale sulla sottostante conca che ospita i laghetti dell’Ils Lejins. Il sentiero spiana decisamente per procedere in direzione sud ed a mio parere è questo il punto che sulle cartine è quotato 2.694 metri, corrispondente alla vetta del Grialetsch. Abbandonato il sentiero, svoltando a sinistra, si segue una traccia bollata che sale su una pietraia che conduce a 2 grandi omoni di vetta che dai nostri altimetri sarebbero invece quotati circa 2.740 metri. Qui giungiamo alle 11.15 dopo aver percorso 5,6 km in 1h52m di marcia ed aver fatto soste per 46m.
Da questo punto di osservazione il panorama spazia a 360 gradi lasciandoci meravigliati dalla bellezza delle visuali circostanti: laghi, cime e incantevoli vallate. Spira un po’ d’arietta fresca e nei pressi delle più alte vette appare qualche nuvola. Comunque è una giornata perfetta per fare la nostra escursione. Temiamo di restare un poco delusi dalla vista di uno dei sottostanti laghetti, non sappiamo ancora con precisione quale sia il suo nome ma crediamo il Cristal, che da questo punto di osservazione oltre ad essere un po’ asciutto non presenta dei bei colori.
Valutiamo la possibilità di scendere direttamente dal versante opposto a quello che abbiamo risalito - ci consentirebbe di risparmiare tempo e percorso – ma non essendoci un tracciato segnato sulle cartine e vista la grande quantità di massi su questo versante, desistiamo da tale proposito. La strada da percorrere è ancora tanta e pertanto alle 11.50 riprendiamo il cammino ripercorrendo a ritroso il versante di salita. Ritorniamo alle 12.25 sul sentiero che conduce alla stazione a monte dell’impianto di Furtschellas e in circa 20 minuti, percorrendo alcuni tratti in salita, raggiungiamo la palina che indica, svoltando a destra, il sentiero di Ils Lejins. Si inizia subito con una ripida salita che superando circa 150 metri di dislivello termina sulle sponde del primo laghetto, il Lej Cristal, dove arriviamo alle 13.10. In effetti era questo il laghetto che vedevamo sotto di noi quando stavamo sulla cima del Grialetsch. L’impressione, qui da vicino, è meno deludente di quello che temevamo anche se l’acqua non è molta e in alcuni tratti il suo ritiro ha lasciato parte del terreno paludoso. Un altro elemento che stona in questa conca è la presenza di alcuni piloni degli impianti sciistici. Riprendiamo il cammino e ci attende ancora un tratto in salita per raggiungere alle 13.30 il Lej Magnetit che è quello posizionato più in alto, proprio sotto le guglie di Furtschellas. Solite foto da varie angolazioni e ripartiamo, ora finalmente in discesa, verso il Lej Malachit. Questo è il più vasto dei laghetti della Wasserweg perché raccoglie le acque di un corso d’acqua glaciale oltre a quelle in uscita dal sovrastante Magnetit. Arriviamo sulle sponde del Lej Malachit alle 14 e proseguiamo, sempre in discesa, verso i decisamente più piccoli e vicini Lej Rhodonit, dove arriviamo alle 14.30, e Lej S-Chaglia che raggiungiamo 15 minuti dopo. Nei pressi di questi ultimi laghetti ci sono delle piccole postazioni recintate – il bestiame pascola liberamente da queste parti – dove sono posizionati un tavolo e delle panche in legno. Per i più attrezzati ci sarebbe anche una griglia con legna da ardere per un barbecue in alta quota. Stanchi ed anche un po’ affamati ci fermiamo per la nostra sosta pranzo proprio nell’area attrezzata che sta leggermente rialzata sopra il Lej S-Chaglia. Riprendiamo il cammino alle 15.10 e qui bisogna fare un po’ di attenzione. Invece di proseguire lungo la bella e comoda traccia di sentiero ci si deve indirizzare verso un paletto sul bordo del Lej S-Chaglia per poi individuare altri segni bianco-rossi che sono posizionati lungo un percorso, ahimè ancora in salita, su prati inzuppati d’acqua. Per fortuna la salita non è lunghissima e infatti alle 15.25 ci appare l’ultimo, veramente molto bello, Lej Epidot. E’ quasi perfettamente tondo, incastonato da una corona prativa che gli conferisce l’aspetto di un cratere allagato. Lasciata questa ideale conca rialzata raggiungiamo una sterrata di servizio alle piste da sci che in breve tempo si ricongiunge al sentiero principale che avevano lasciato per raggiungere l’ultimo laghetto. Sotto di noi la stazione a monte della funivia di Furtschellas che raggiungiamo alle 15.55. Facciamo una sosta di 10 minuti prima di riprendere il cammino in discesa. Approfittiamo del passaggio della funivia per qualche foto da cartolina (funivia con lago di Silvaplana sullo sfondo) e riprendiamo la discesa percorrendo faticosamente anche alcuni tratti delle piste da sci che rientrano a Sils. Alle 16.50 raggiungiamo l’Alp Prasura dove ci fermiamo ancora qualche minuto prima di proseguire, dapprima nel bosco sempre su sentiero, per poi ritrovare la sterrata che ci conduce alla nostra auto dove arriviamo quando sono le 17.25.
 
Il commento finale di questa escursione engadinese è scontato e pressoché identico a quelli di altre escursioni, nostre e di altri Hikriani, da queste parti. L’Engadina è sempre un posto incantevole che regala panorami spettacolari lungo percorsi ben tenuti ed adatti a tutte le capacità.
 
Dati complessivi:
Km percorsi: 16,8;
Tempo marcia: 5h40m;
Tempo sosta: 3h5m;
Ascesa: mt. 1.200 circa;
Velocità media in marcia: 3 km/h;
Velocità media totale: 1,9 km/h.
 


Tourengänger: Angelo63, Danilo54
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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turistalpi hat gesagt:
Gesendet am 2. September 2017 um 21:12
Complimenti per il bel giro e la dettagliatissima relezione....e grazie della citazione....e bello anche il giro successivo al lago retico.Ciao a tutti e buona continuazione. Enrico

Angelo63 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. September 2017 um 22:12
Grazie a te, Enrico.
Bello il tuo giro agli Stotzigen Firsten!
buone montagne a Te e Pinuccia
angelo

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2017 um 13:29
Bravo Angelo .... gran bel giro !

mai lasciare troppo tempo i conti in sospeso !

buona continuazione

Giorgio

Angelo63 hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2017 um 21:31
grazie Giorgio!
Con l'Engadina non si sbaglia mai. Peccato che con quello che è successo in Bregaglia, con la strada interrotta, dovremo attendere per tornare da quelle parti.
ciao
angelo


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