Zuc di Valbona 2134 me Cima delle Miniere 2060 m

Come pensavamo ieri sera tra una cosa e l’altra siamo arrivati a casa tardi per cui oggi, viste le poco confortanti previsioni, decidiamo di stare in zona e la scelta cade sulla Valsassina. Non che ce siano molti posti dalle nostre parti che abbiano quote discrete per questo periodo. Cogliamo così anche l’occasione di provare gli scarponi nuovi.

Partiamo da Introbio alle 6.30, l’afa fa da padrona. Decidiamo di salire al Rifugio Grassi lungo il sentiero della Valbona che si prende dal primo ponte. Sono parecchi anni che non risaliamo quella valle.

La scelta si rivela azzeccata perché abbandoniamo immediatamente la strada ma sembra di essere in Amazzonia. Umido ed erba alta quanto noi, mancano solo, grazie al cielo, gli insetti…

Entrati nella Valbona vera e propria, passiamo la frana, cosa non piacevole. Un grosso masso ostruisce il passaggio, sotto il terreno è franato, meglio passare sopra.

Il sentiero per quanto bollato di fresco, rimane sempre poco frequentato e a far da padrona è la vegetazione che comincia ad abbassarsi solo nei pressi della Baita di Valbona.

Manchiamo un tornante e seguendo un comodo sentiero ci accorgiamo che ci stiamo dirigendo probabilmente verso il P.so del Camisolo. Dietro front per puntare direttamente alla ben visibile Bocchetta di Valbona.

Per traccia saliamo allo Zuc di Valbona, finalmente un filo d’aria. Ripida discesa al P.so Camisolo e risalita alla Cima delle Miniere.

Scendiamo ora lungo la D.O.L. che con brevi e facili passaggi attrezzati ci conduce poco sotto il lago di Sasso. Scendiamo quindi all’Alpe Sasso dove presa la sterrata arriviamo al Rifugio Tavecchia.

Il tempo, com’è stato? Meglio molto meglio del previsto, a parte in caldo…

Dopo una partenza con quattro gocce d’acqua si è rasserenato. Abbiamo avuto il sole, un poco d’aria sullo Zuc di Valbona ma tanto caldo in discesa anche perché volendo evitare i temporali pomeridiani siamo scesi nell’ora più calda e in queste occasioni il pensiero va sempre a GIBI!!!!