Mont Dolent
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Vogliamo chiudere in bellezza questa stagione scialpinistica che a discapito delle poche precipitazioni ci ha comunque regalato forti emozioni.
Dopo la notte in tenda al parcheggio di Arnuova in Val Ferret partiamo che è ancora buio ... come noi altri due gruppetti partono più o meno alla stessa ora ... chi poco prima ... chi poco dopo ...
Spalliamo gli sci fin sotto all'imbocco del canale che conduce al Petit Col Ferret che riusciamo a risalire sci ai piedi grazie (o per colpa) della neve non rigelata. Giunti nei pressi del Colle ci dirigiamo verso il Bivacco Fiorio su neve ora maggiormente portante.
La nostra meta è ben visibile davanti a noi e il tragitto per arrivarci è molto bello, si notano chiaramente le due ripide gobbe glaciali da superare per arrivare al tratto finale ma prima ci attende un discreto traverso. Nel frattempo il sole illumina il sottostante bacino glaciale del Pre de Bar con i suoi enormi crepacci e seracchi.
La risalita del primo risalto si riesce a fare sci ai piedi, tra l'altro lo affrontiamo in un momento di luci e colori molto vividi. I crepacci sono ben visibili e facilmente aggirabili ma come sempre incutono un certo timore. Al secondo risalto decidiamo di seguire chi ci precede, salendo per un tratto ancora sci ai piedi e poi gli ultimi metri con i ramponi. Volendo si potrebbe passare sci ai piedi stando più a destra ma da quel lato sembrano esserci un buon numero di crepacci: meglio la via un pochino più faticosa ma più sicura.
Rimessi gli sci andiamo verso il colle che precede lo scivolo finale, in un ambiente favoloso e con il maestoso Monte Bianco sullo sfondo alle nostre spalle. Finchè riusciamo teniamo gli sci, poi arrivati ad una ventina di metri dalle roccette, li togliamo definitivamente per indossare ramponi e picozza.
La traccia che sale è ben gradinata e durante la salita non si percepisce molto la pendenza che in realtà c'è. Nel frattempo i tre "racer" che ci hanno sorpassato alla partenza stanno già scendendo ... e da come andavano probabilmente hanno fatto anche una bella pausa in vetta ... uno di loro scende direttamente con gli sci dalla vetta! Bravissimi!
Usciamo in cresta e la visione è fantastica ... siamo in un posto meraviglioso ... e stiamo per toccare una di quelle vette agognate da tempo ma che ci hanno sempre un po' intimorito. Probabilmente perchè alcune foto che riprendono la cima da lontano danno l'impressione di un posto ripidissimo o forse perchè è una di quelle cime desiderate all'inizio del nostro sci-alpinismo quando non avremmo avuto le capacità per affrontare un percorso del genere con la tranquillità necessaria per divertirsi mentre oggi ce la stiamo godendo ...
Affrontiamo l'ultimo tratto di cresta moderatamente esposto fino alla Madonnina e poi il breve e più esposto tratto finale fino alla cima vera e propria: grandioso!!! Ovviamente non serve dire che la sola vista di alcune vette nei dintorni ci regala belle emozioni: una fra tutte la Grand Jorasses con l'evidente Sperone Walker, luogo mitico dell'alpinismo.
Che gita! Che posto! Fantastico!
Dopo la notte in tenda al parcheggio di Arnuova in Val Ferret partiamo che è ancora buio ... come noi altri due gruppetti partono più o meno alla stessa ora ... chi poco prima ... chi poco dopo ...
Spalliamo gli sci fin sotto all'imbocco del canale che conduce al Petit Col Ferret che riusciamo a risalire sci ai piedi grazie (o per colpa) della neve non rigelata. Giunti nei pressi del Colle ci dirigiamo verso il Bivacco Fiorio su neve ora maggiormente portante.
La nostra meta è ben visibile davanti a noi e il tragitto per arrivarci è molto bello, si notano chiaramente le due ripide gobbe glaciali da superare per arrivare al tratto finale ma prima ci attende un discreto traverso. Nel frattempo il sole illumina il sottostante bacino glaciale del Pre de Bar con i suoi enormi crepacci e seracchi.
La risalita del primo risalto si riesce a fare sci ai piedi, tra l'altro lo affrontiamo in un momento di luci e colori molto vividi. I crepacci sono ben visibili e facilmente aggirabili ma come sempre incutono un certo timore. Al secondo risalto decidiamo di seguire chi ci precede, salendo per un tratto ancora sci ai piedi e poi gli ultimi metri con i ramponi. Volendo si potrebbe passare sci ai piedi stando più a destra ma da quel lato sembrano esserci un buon numero di crepacci: meglio la via un pochino più faticosa ma più sicura.
Rimessi gli sci andiamo verso il colle che precede lo scivolo finale, in un ambiente favoloso e con il maestoso Monte Bianco sullo sfondo alle nostre spalle. Finchè riusciamo teniamo gli sci, poi arrivati ad una ventina di metri dalle roccette, li togliamo definitivamente per indossare ramponi e picozza.
La traccia che sale è ben gradinata e durante la salita non si percepisce molto la pendenza che in realtà c'è. Nel frattempo i tre "racer" che ci hanno sorpassato alla partenza stanno già scendendo ... e da come andavano probabilmente hanno fatto anche una bella pausa in vetta ... uno di loro scende direttamente con gli sci dalla vetta! Bravissimi!
Usciamo in cresta e la visione è fantastica ... siamo in un posto meraviglioso ... e stiamo per toccare una di quelle vette agognate da tempo ma che ci hanno sempre un po' intimorito. Probabilmente perchè alcune foto che riprendono la cima da lontano danno l'impressione di un posto ripidissimo o forse perchè è una di quelle cime desiderate all'inizio del nostro sci-alpinismo quando non avremmo avuto le capacità per affrontare un percorso del genere con la tranquillità necessaria per divertirsi mentre oggi ce la stiamo godendo ...
Affrontiamo l'ultimo tratto di cresta moderatamente esposto fino alla Madonnina e poi il breve e più esposto tratto finale fino alla cima vera e propria: grandioso!!! Ovviamente non serve dire che la sola vista di alcune vette nei dintorni ci regala belle emozioni: una fra tutte la Grand Jorasses con l'evidente Sperone Walker, luogo mitico dell'alpinismo.
Che gita! Che posto! Fantastico!
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (22)