Monte Zeda (2.156m), vista nada...
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Oggi abbiamo completamente sbagliato la zona... le previsioni di sole per Pasquetta si attestavano solo ai paesi circostanti (Cannobio, Trontano, Verbania, ecc...) ma il Monte Zeda (e il Gridone, cosi a vista) erano inglobate in una grossa nuvola fantozziana, che per tutto il giorno ha deciso di non muoversi dalla cima.
Nonostante l'ottimismo iniziale, quando partiamo da Pian Puzzo q1313 ci accorgiamo che sarà una giornataccia....ancora fiduciosi giungiamo al Passo Folungo q1369. Un gelido e forte vento ci accompagna lungo il sentiero di "cresta" (non la strada cadorna per intenderci). Decidiamo di riprendere subito la strada Cadorna, di leggera pendenza (ottima per correre) e più protetta dal vento. Che opera pazzesca questo tracciato!
Raggiungiamo il Bivacco Pian Vadà q1711 dopo circa 1h15' dalla partenza. C'è un po' di gente, chi si ferma, chi torna sconsolato dicendo che "con questa nebbia la cresta finale è pericolosa",ecc..mah.....
Breve pausa, senza vista, e decidiamo di ripartire verso la cima, sperando si apra. Dopo il lungo traverso del Pian Vadà arriviamo ai piedi della dorsale finale, gli ultimi 300m di salita sono su bel sentiero e non più sulla strada di prima. Ovviamente non si vede nulla, giusto un po' di vista verso il Rif. Fornà sul versante N dello Zeda.
Mimosa è stanca, sono quasi 3h di camminata senza vedere il nulla, già è pesante per noi "montagnoli", ma per chi non va mai in montagna è davvero triste e scoraggiante. Senza mollare, dopo molta insistenza riesce anche lei ad arrivare sulla cima dello Zeda q2156. Ci sono alcune persone, dicono che non si sia mai aperto il cielo. Tutti scendono, noi proviamo a restare ma, dopo pochi minuti, le temperature prossime allo zero ci spingono a tornare indietro. Troveremo comunque almeno 20 persone intente a salire lo zeda, sperando nell'apertura delle nuvole. Grandi anche loro!
All'altezza del Pian Vadà si vede il lago e un po' di paesaggio circostante.
Nel ritorno aggireremo il Bavarione passando dall'Alpe Archia (tutto chiuso).
Nonostante l'ottimismo iniziale, quando partiamo da Pian Puzzo q1313 ci accorgiamo che sarà una giornataccia....ancora fiduciosi giungiamo al Passo Folungo q1369. Un gelido e forte vento ci accompagna lungo il sentiero di "cresta" (non la strada cadorna per intenderci). Decidiamo di riprendere subito la strada Cadorna, di leggera pendenza (ottima per correre) e più protetta dal vento. Che opera pazzesca questo tracciato!
Raggiungiamo il Bivacco Pian Vadà q1711 dopo circa 1h15' dalla partenza. C'è un po' di gente, chi si ferma, chi torna sconsolato dicendo che "con questa nebbia la cresta finale è pericolosa",ecc..mah.....
Breve pausa, senza vista, e decidiamo di ripartire verso la cima, sperando si apra. Dopo il lungo traverso del Pian Vadà arriviamo ai piedi della dorsale finale, gli ultimi 300m di salita sono su bel sentiero e non più sulla strada di prima. Ovviamente non si vede nulla, giusto un po' di vista verso il Rif. Fornà sul versante N dello Zeda.
Mimosa è stanca, sono quasi 3h di camminata senza vedere il nulla, già è pesante per noi "montagnoli", ma per chi non va mai in montagna è davvero triste e scoraggiante. Senza mollare, dopo molta insistenza riesce anche lei ad arrivare sulla cima dello Zeda q2156. Ci sono alcune persone, dicono che non si sia mai aperto il cielo. Tutti scendono, noi proviamo a restare ma, dopo pochi minuti, le temperature prossime allo zero ci spingono a tornare indietro. Troveremo comunque almeno 20 persone intente a salire lo zeda, sperando nell'apertura delle nuvole. Grandi anche loro!
All'altezza del Pian Vadà si vede il lago e un po' di paesaggio circostante.
Nel ritorno aggireremo il Bavarione passando dall'Alpe Archia (tutto chiuso).
Tourengänger:
Simone86

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