Passo di Tartano (m 2108) dalla Val Lunga


Publiziert von Alberto C. , 17. April 2017 um 22:01.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:18 März 2017
Ski Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m
Strecke:Tartano, località Pila in Val Lunga; Fienili di Arale; Casera di Porcile; cresta a quota m 2137; quota 2000 (circa) sul versante di San Simone; Passo di Tartano; Casera di Porcile; ponte sul torrente Tartano a quota 1509; Pila.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Tartano si raggiunge percorrendo la SS 38 "dello Stelvio". Con direzione Sondrio, superato Morbegno, dopo circa km 6,3, sulla destra si stacca la strada che risale la Valle di Tartano. Raggiunta Tartano - km 15,5 dalla SS 38, si prosegue lungo la carrozzabile che percorre la Val Lunga.

L’escursione proposta è una delle tante, tutte abbastanza facili e sicure fra le tante che la Val Tartano riserva agli scialpinisti.

LOCALITA' DI PARTENZA.  Tartano, località Pila (Val Lunga) (m 1343).

DIFFICOLTÀ.   MS+/PD. Si svolge su ampi pendii con pendenze mai eccessive. La difficoltà maggiore è costituita dalla discesa nel bosco.

QUOTA MASSIMA:  m 2137, lungo la cresta a est del Passo di Tartano, in prossimità dei ruderi di un edificio che, probabilmente faceva parte della "Linea Cadorna".

QUOTA MINIMA:  m 1343, alla partenza.

SVILUPPO:  km 11,10.

TEMPO DI SALITA:  3h 10’, al Passo Tartano.

TEMPO DI DISCESA:   55’

NOTE SUL PERCORSO.     Con la neve difficilmente è possibile raggiungere Fienili di Arale in auto; in genere la carrozzabile è percorribile fino a quota 1400 circa. Messi gli sci ai piedi, si prosegue lungo la carrozzabile innevata per circa km 2. Per il primo tratto “innevata” è un termine esagerato: era una sottile crosta di ghiaccio. Superata la deviazione per Fienili di Arale, sulla sinistra si incontra un ponte sul torrente Tartano, che ignoriamo  - ci servirà per il ritorno; poco oltre, al tornate, si abbandona la carrareccia e si  imbocca il sentiero che si stacco sulla destra e si addentra nel bosco. Si sale fino a raggiungere la conca della Casera Porcile (m 1803). Si sale in direzione sud per un centinaio di metri, quindi si punta direttamente all’ampia sella del Passo di Tartano (direzione sud-ovest). Giunti poco sopra quota 2000, anziché continuare verso il passo, abbiamo deviato verso sud ponendoci come meta una un’elevazione (quota m 2137) della cresta ad est del Passo. Il tratto terminale è stato più complicato del previsto, a causa dell’inconsistenza della neve e di una lieve cornice da superare per sbucare in cresta.
Sul versante Bergamasco la neve era ottima; così, invece di raggiungere il Passo di Tartano percorrendo la cresta, ci siamo concessi una bella discesa (troppo breve, purtroppo) andando ad intercettare la traccia del sentiero che sale da San Simone a  quota 2000. Rimontate le pelli in meno di mezz’ora abbiamo raggiunto il Passo di Tartano (m 2108, la segnaletica sul posto indica la quota errata di 2013).
Per il ritorno, si raggiuge la Casera Porcile discendendo gli ampi e abbastanza dolci pendii (peccato la qualità della neve non abbia permesso anche una bella sciata). Poi, invece di ricalcare la traccia di salita: bosco un po’ troppo fitto, si devia a sinistra mantenendosi sul versante opposto  a quello di salita. Al limite del rado bosco di larici, si discende una valletta che conduce nei pressi del ponte sul Torrente Tartano. Lo si attraversa e si ripercorre la carrareccia fino all’auto.

METEO.  Sereno; assenza  di vento; temperatura alla partenza 5°.

NEVE.  Non tantissima ma tutta con sci piedi. In alto buona, in particolare sul versante di San Simone; a quote più basse primaverile.

FREQUENTAZIONEDiversi gruppi, per lo più diretti verso la zona dei laghi di Porcile.

COMPAGNI:Andrea e Fabio.


CURIOSITA’. -
 
La Valle di Tartano si trova in uno dei tratti meno impervi delle Alpi Orobie, caratterizzato da ampi pascoli e facili cime per lo più erbose.
La facilità dei transiti lungo questo settore orobico e la presenza di ampi valichi, nell’antichità hanno favorito lo scambio di rapporti fra il versante valtellinese e quello bergamasco:  vale la pena di ricordare che, fino agli anni '60 del 1900, quando fu costruita la carrozzabile fra il fondovalle valtellinese e Tartano, la comunità sul versante della provincia di Sondrio era maggiormente legata con la Bergamasca.

Prima del XVI secolo, i valichi limitrofi di Tartano e Porcile erano assai frequentati, tanto che pare che inizialmente il Podestà Alvise Priuli abbia pensato di fare transitare la sua via commerciale proprio attraverso il Passo di Porcile. Fu in seguito costretto a dirottare sul Passo di San Marco, causa l'opposizione delle popolazioni di Tartano e di Foppolo-San Simone, timorose che l'apertura di una tale via avrebbe attirato in loco le bande di briganti a caccia di ricchi bottini.
 
Anche se con la neve siano scarsamente visibili, è interessante ricordare che questo tratto di crinale orobico fu interessato dalla costruzione delle fortificazioni facenti parte della Linea Cadorna, realizzata durante la Grande Guerra. L'imponente opera difensiva, che fortunatamente non è mai servita, doveva proteggere il Nord Italia da un’eventuale attacco dalla Svizzera, aggirando la prima linea del fronte attestata sull'Adamello e sulle cime dell'Ortles-Cevedale; sempre che gli Austro-Ungarici fossero riusciti ad invadere la Svizzera. In estate risultano evidenti le strutture difensive che si trovano al Passo di Tartano.
(notizie tratte dal sito: http://nonsolobanca.popso.it/)
 

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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