Chlin Hüreli (2798 m) – Skitour
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Escursione scialpinistica al “Piccolo Corno”, una cima nell’alta Val d’Avers, a poche centinaia di metri dal Grosshorn (2781 m) e dal Chlin Horn (2869 m). La toponomastica delle vette alpine non è molto fantasiosa: il termine “Horn”, nelle diverse versioni locali, si ripete con una frequenza ossessionante.
Inizio dell’escursione: ore 8:35
Fine dell’escursione: ore 12:35
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1027 hPa
Temperatura alla partenza da Pürt: -0,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3000 m
Temperatura al rientro: 18°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Alba: 7:05
Tramonto: 19:48
È una giornata da sballo! Senza esagerare, oggi potrebbe essere una giornata di piena estate. La strada che sale nella Val d’Avers è completamente asciutta e poco trafficata. Il versante esposto al sole è praticamente privo di neve, quello sinistro ha ancora una copertura quasi completa solo a partire dai 1950 m.
Vista la scarsa affluenza di turisti, mi permetto di parcheggiare nel nucleo di Pürt (1921 m), in prossimità del Gasthaus Pürterhof. I parcheggi liberi si trovano a 950 m di distanza, all’inizio della discesa che da Cresta porta a questo bell’insediamento rurale.
Alle 8:35 imbocco un sentiero, di fronte alla fermata dell’autopostale, che mi permette di raggiungere il fondovalle, fino al ponte sul Ragn da Ferrera. È quasi completamente ricoperto di neve rigelata e ghiaccio, ciò che rende questo breve tratto il più impegnativo della gita. Avrei fatto meglio ad imboccare l’altro sentiero che scende di fianco ad una grande stalla di legno. Dal ponticello posso calzare gli sci e iniziare la salita, seguendo delle tracce lasciate da sciatori nei giorni scorsi. La prima erta è piuttosto faticosa, per la presenza di placche gelate e di cespugli emergenti. Mi raggiunge un turista francofono che ha montato i coltelli: “c'est jolie comme ça”. Lo imito e per pigrizia li terrò fino alla vetta, senza toglierli nemmeno nel tratto intermedio pianeggiante.
Dai 2000 m di quota il terreno “spiana” e la copertura nevosa diventa completa. Anche la qualità della neve migliora sensibilmente, malgrado il sole quasi estivo. Seguo acriticamente una traccia, senza preoccuparmi eccessivamente se questa sia la via più breve o meno. È bello sciare in queste condizioni e non mi importa più di quel tanto se la traccia mi porterà verso il Grosshorn (2781 m) o verso la mia meta. In effetti, con un ampio arco seguo un percorso di fianco al Cherlibach, in località Pürder Alpa, che mi indirizza ai piedi del Grosshorn. A ragion veduta, è stata probabilmente la soluzione migliore. La traccia mi permette infatti di arrivare dolcemente ad affrontare l’ultimo pendio del Chlin Hüreli su una lunga traversa che ne riduce la pendenza. Che bello, è proprio un piacere sciare in questo ambiente! Ho azzeccato il giorno giusto e la cima perfetta per assaporare il piacere dello sciescursionismo.
Chlin Hüreli (2798 m)
Gli ultimi duecento metri di salita si svolgono sulla cresta nord, sufficientemente ampia per evitare i cornicioni che si affacciano sulla sottostante Val Madris.
Dopo due ore e tre quarti di salita posso affermare Chlin Hüreli geschafft!
Condivido la vetta con due altri scialpinisti. L’omino di pietra è poco sotto la cima, in un punto facilmente visibile dal fondovalle. Mi accomodo su un naturale tavolone di scisti grigioni, che sembra fatto apposta per consumare il picnic.
Alle 11:50 inizio la discesa: una delle più belle da quando pratico lo sciescursionismo!
A circa 2450 m di quota passo da una bella e nuova capanna di legno munita di tavolo esterno e fontana. Non so se sia privata o pubblica, comunque è in una posizione privilegiata, su un bellissimo balcone panoramico che si affaccia sull’alta Val d’Avers.
Continuo la sciata in un valloncello a sud della baita, che mi concede puro divertimento, fino ai margini del bosco Capettawold. L’ultima parte di discesa, con i cespugli affioranti richiede attenzione e numerose inversioni, comunque posso arrivare al ponticello con gli sci ai piedi.
La breve salita con gli sci in spalla fino al centro di Pürt mi permette di osservare delle bellissime abitazioni di legno, con i tipici addobbi nonché i palchi di selvaggina. A causa del suo isolamento Avers fu risparmiata dal XIV secolo in poi da guerre e devastazioni, cosicché le preziose costruzioni storico-culturali risalenti in parte fino al XVI secolo e le strutture coloniche originarie si sono conservate largamente prestando alla vallata insieme ad altre bellezze naturali un fascino particolare.
Che bella sorpresa questo “Piccolo Corno”: è una gita da rifare!
La discesa dal Chlin Hüreli è una delle più belle che abbia vissuto in circa 150 escursioni scialpinistiche.
Tempo totale: 4 h
Tempo di salita: 2 h 44 min
Tempo di discesa: 30 min
Dislivello in salita: 940 m
Sviluppo complessivo: 7,9 km
Difficoltà: PD
Coordinate Chlin Hüreli: 758'811 / 145'644
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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