Pizzo Tracciora da Grassura
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Stare a lungo al sole per ridurre al minimo l' equipaggiamento invernale (in fondo e' gia' primavera) ma anche pestare un po' di neve sperando di non affondare troppo: con questi presupposti decido la salita al Pizzo Tracciora lungo la cresta est che "parte" dalla
Sella di Camplasco che raggiungo da sud via Meula confortato dalla relazione della guida del CAI invece che dal piu' ombroso versante di Cervatto che, a quanto pare, presenta al ritorno un tratto di salita che potrebbe risultare indigesto.
Lasciata la macchina in uno degli spiazzi lungo la strada della Val Mastallone, poco dopo Nosuggio (km. 11 ca. dopo Varallo) si e' subito nelle case della frazione di Grassura raggiunta tramite un caratteristico ponte di pietra. Non mancano le indicazioni ma non ci si puo' sbagliare ad imboccare la mulattiera n. 574 che in ambiente boschivo porta a Meula (919 mt.) gia' in bella posizione e con utile fontana. Passata la chiesa sulla destra si prende il sentiero n. 576 in salita e si lascia il 574 che procede in piano. Si procede sempre in ambiente boschivo anche se gli alberi spogli lasciano passare molto il sole. Il sentiero e' segnalato ma non sempre evidente e spesso piuttosto stretto: fare attenzione ogni volta che si incontra il cartellino n. 576 ... sono i punti dove si cambia direzione ... se non si vedono piu' i segni si e' fuori strada. La pendenza aumenta progressivamente e nel tratto che precede la Sella di Camplasco (cambio di vegetazione) e' sostenuta. All' ampia sella (un piccolo residuo nevoso) fare come un tornante a sinistra per prendere (cartellino) il sentiero 501 su una bella dorsale alberata ... sentiero non sempre evidente a tratti ripido. I primi residui nevosi e qualche saliscendi introducono all' ultimo tratto piu' aperto che porta a Villa Banfi. Resta l' ultima parte ... la cresta appare ben innevata (anche troppo): per fortuna il sentiero (a tratti molto stretto e poco definito) aggira a sinistra diversi "panettoni" e si guadagna quota su terreno asciutto. All' altezza dell' Alpe Masaroli occorre lasciare il sentiero per portarsi sulla cresta seguendo tracce nell' erba (si sale a vista seguendo le pendenze meno ripide). L' ultimo tratto su neve continua abbastanza ripido ma con neve che nel complesso tiene bene (solo in un breve tratto si affonda di circa mezzo metro) senza essere troppo dura. Discesa per lo stesso itinerario ... prestare attenzione alle foglie che rendono scivolosi alcuni tratti in particolare nella discesa dalla Sella di Camplasco a Meula.
Giornata tersa bel clima a tratti ventoso ma non sulla cima dove la zona a nord del ripetitore risulta riparata. La salita da Rossa e' ormai tutta libera da neve ... probabilmente non servono nemmeno le ghette.
Tourengänger:
Panoramix

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (5)