Capanna Gana Rossa 2270mt - Repetita Iuvant


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 28. März 2017 um 08:51. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 März 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Faido. All' uscita prendere a sinistra e proseguire fino a Faido. In paese, nella piazzetta, c'e' una strada che sale a destra con indicazioni per Carì. Salire fino al paesino di Carì e parcheggiare vicino agli impianti. Nel periodo invernale, il parcheggio è a pagamento. In data odierna, essendo primavera e con impianti deserti, le colonnine sono coperte.

   
 

 

Non una rivincita, ma un ripasso (Valpolicella)

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Una giornata azzeccata, e ben oltre ogni previsione ed aspettativa.

Ci avevamo provato a fine febbraio e le condizioni erano molto diverse, non arrivando in capanna, parte delle cambusa era rimasta inutilizzata e messa in freezer, aspettando una giornata così-così.

Dopo un sabato spettacolare come meteo e temperature, la domenica non promette altrettanto, non dovrebbe piovere, ma solo nuvole, quindi decidiamo per una capanna, e chiaramente decidiamo di consumare “le rimanenze” della polenta e delle salamelle della volta scorsa.

Non è una rivincita, ma la voglia di chiudere una parentesi rimasta aperta.

Partiamo da casa che piove, e pioverà fin oltre la galleria del Ceneri, nuvole basse, accidenti che tempaccio che ci aspetta.

In alta Leventina, qualcosa si apre, ma le nuvole sono comunque incombenti. Salendo da Faido a Carì mi sembra di essere in periferia a Milano con i suoi bei nebbioni …

Arriviamo a Carì, un po’ più aperto, parcheggiamo proprio davanti alla strada per gli impianti, siamo l’unica vettura, e per tutta la giornata non vedremo anima viva.

In paese la neve è sparita quasi tutta, qualche chiazza in giro, ma anche guardando verso monte la neve è a chiazze e presente forse sopra i 1850-1900mt. Ciaspole nello zaino partiamo poco dopo le 08:30

Strada pulita fina a Cassinello, qualche chiazza ghiacciata verso Carì di Dentro, che lasciamo alla nostra destra, salendo verso la chiesetta e Stabbio.

Risalito ancora un pendio, a circa 1820mt, ci fermiamo a studiare con attenzione la via di salita.

Il canalone che avevamo percorso con grande fatica per la tanta neve fresca, è innevato ma affiorano rocce e piante, in alto qualche tratto che ha slavinato.

Il lato sinistro invece presenta varie balze rocciose, ma è in parte libero dalla neve, sappiamo anche là in alto, da qualche parte c’è il sentiero estivo che da poco sopra Brusada (il punto di arrivo della prima funivia degli impianti di sci), porta proprio alla Gana Rossa.

Valutata la situazione si decide assieme di provare questa via, difficile sapere cosa ci aspetta, ci sono molte rocce, e sappiamo che la zona è ricca di ruscelli quindi sarà tutto viscido. Speriamo solo che salendo non troviamo ostacoli per tornare verso il canalone, comunque da lì bisogna passare, un’altra rinuncia non sarebbe proprio bella.

Si devono superare quasi 400mt di dislivello, impegnativi e un po’ da inventare, ma siamo carichi (sia moralmente che di vettovaglie) e fiduciosi.

Sprazzi di cielo blu sulle cime ci fanno ben sperare, e cercando la via migliore la salita pur faticosa diventa anche divertente.

A circa 1900mt calziamo le ciaspole, neve marcia e pesante.

Come speravamo attorno i 2040mt troviamo bolli bianco-rossi, se non troviamo sorprese sappiamo di essere sul percorso giusto.

A circa 2100mt torniamo sul canalone, ma ormai nella parte meno ripida.

I tre rapidi sono ormai in fuga, vanno a preparare la capanna, mentre io arranco con il paziente Gimmy che mi fa sempre da badante.

Arrivati in cima al canalone, larghi tratti di cielo blu ci lasciano vedere la stupenda cima di Gana Rossa ed il Pizzo di Campello.

Un lungo traverso con qualche strappo ci fa guadagnare le ultime decine di metri di dislivello, arriviamo al punto di ritorno della scorsa volta, e stavolta senza incertezze risaliamo l’ultimo balzello, e finalmente in vista della capanna, che si vede solo all’ ultimo.

Come riferimento futuro, possiamo dire che si trova al centro tra due pilastri dell’ alta tensione che passa a qualche centinaio di metri prima (quindi più a O) del rifugio.

Arrivo alle 11:20, un po’ scoppiatello, ma ci sta ho qualche accumulo di fatica.

Tolte le ciaspole e messe al sole ad asciugare mi godo un caldo tepore, ci sono nuvole in basso, ma qui si gode una temperatura ed un panorama che proprio non mi aspettavo da questa giornata.

All’ interno fervono i preparativi, neve a sciogliere per la polenta e per lavare le padelle, stufa che brucia e padelle sul gas, lo chef Barba distribuisce i compiti, mentre nell’ attesa ci facciamo un bel salame con pane integrale (per la dieta …), accompagnando con qualche bicchiere di rosso.

Siamo in 5, di cui 1 praticamente astemio, e abbiamo ben 3 bottglie di rosso, un prosecco, ed una quinta bottiglia per il vin-brulè finale. So che non ci crederete ma alla fine, l’allegria non potrà mancare!

Preparata la tavola, lo chef ci delizia con Polenta Taragna (ricca di formaggio e burro) e salamella, accompagnando con due bottoglie di Valpolicella di gran qualità.



 

Pranziamo con calma e tanta tanta allegria, una porzione di polenta avanzerà e Paolo si offre volontario per portarsela a casa, eravamo satolli.

Non abbastanza per pandoro e prosecco, poi caffè, grappino e sviluppin (un po’ d’alcool ci vuole).

Pulizia capanna, pagamento del dovuto, ma non si parte ancora.

Ci accomodiamo con gli sgabelli sul piccolo balcone dove si trova la porta d’ingresso, a goderci un caldo sole e panorami da favola, nonché un silenzio meraviglioso, interrotto solo dalle nostre chiacchere ed un sottile “zzz-zzz” della vicina linea dell’ alta tensione.

Dopo ben 5 ore di permanenza ci incamminiamo per il rientro, non avremmo certamente passato il test alcolemico, ma qualche sbandata e scivoloni innoqui fanno solo allegria.

Nella discesa seguiamo le nostre tracce fino al punto a 2040mt dove abbiamo trovato il primo bollo del sentiero estivo, qui non seguiamo la traccia della mattina, perché abbiamo risalito tratti ripidi su roccia viscida, ma proseguiamo cercando i bolli del sentiero estivo, che si districano sui vari balzelli e rocce.

Abbandoniamo il sentiero che porta troppo verso O, verso Brusada, quando sotto di noi c’e’ principalmente erba secca e poca neve, ma acqua, ruscelli e scoli ovunque.

Con tranquillità e sicurezza raggiungiamo la pista di sci, quindi Stabbio, la chiesetta di Carì di sopra, poi la stazione di partenza a Carì, infine il parcheggio, sempre deserto e senza incontrare anima viva (e sfortunatamente senza animali a parte qualche gracchio vicino la capanna).

Meglio di così non poteva riuscire questa giornata, grazie al cuoco ed agli amici.


NB: Le difficoltà T3 e WT3 sono indicate più che altro per il percorso "a naso" e le condizioni della neve, in estate il percorso è probabilmente un  T2

 
 

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        


Oggi bellissima giornata trascorsa insieme in un ambiente da favola. La zona e' ormai conosciuta, ma il percorso da noi effettuato e' stato diverso dal solito, cosi' da rendere l'escursione piu' interessante e accattivante con zaini super attrezzati.

La capanna sempre funzionale :
legna nel deposito esterno, gas funzionante , pentole e stoviglie a disposizione e volendo anche scelta di bibite, vino e birra.
Il nostro Barba, alla grande come sempre, non sbaglia mai un colpo.
Dopo pranzo abbiamo allestito sulla parte frontale la zona solarium per gustarci a pieno la giornatona che ci siamo dedicata.
Queste sono le nostre "piccole soddisfazioni" , niente di sofisticato o pretenzioso ma posso confermare che una giornata trascorsa cosi' rimane nei ricordi e non ha prezzo.
Grazie amici  !!!!
Alle prossime   

Paolo
 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)


Si è stata, una grande giornata, meglio di così proprio non poteva andare.
La Gana Rossa, un bel grande rifugio, un richiamo per noi in inverno,   sebbene l' ultima volta a Febbraio causa nebbia e troppa neve.. ci ha respinto.

Stavolta sebbene le previsioni meteo davano poca speranza, ci abbiamo riprovato e questa volta la abbiamo raggiunto la meta, anche perchè dovevamo consumare tutta la spesa della volta scorsa.


Arrivati in capanna si iniziava a sciogliere la neve, e mentre il gas andava a scaldare l'acqua, noi iniziavamo a scaldarci lo stomaco, con un buon salame, sottaceti e del buon vino.

Preparato il necessaire per la polenta: 1Kg di formaggio casera, 610gr di burro e 6 salamini, a mezzogiorno in punto abbiamo iniziato il pranzo vero e proprio, con vini di pregio, e terminando  con un buon Pandoro bagnato con ottimo spumante.

Poi come lucertoloni belli pieni, ci siamo messi al sole ad abbronzarci per un paio d'ore.

Prima di ripartire e prima di far pulizia, e visto che il minimo alcool garantito non era ancora stato raggiunto,  concludiamo con un ottimo vin brulee.

Siamo infine ripartiti per la discesa, la neve era ben diversa da quella della mattina, molto scivolosa, e non son mancate cadute di lato B, ma tutto è bene quel che finisce bene e ridendo.

Ciao a tutti, belli e brutti
 


             Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me :
             li sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo
             e compose la nona sinfonia.
             Le rocce, le pareti e le scalate sono opera d'arte.

              R. Messner

 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Una giornata che era cominciata come una tipica giornata da girovagando , pioggerellina nebbia, umido e via dicendo .

A dire il vero è un po di tempo che non prendiamo piu una giornata così, ma oggi  c' erano i presupposti per un revaival. niente di più falso dopo un inizio stentato ne è uscita una giornata splendida 
siamo partiti da Carì dove con gli impianti  di risalita chiusi ,eravamo le uniche persone in giro e cosi sarà fino a sera, praticamente non abbiamo visto anima viva per tutto il giorno
al mattino la neve era portante e siamo saliti fino al rifugio senza particolari problemi
qui Luciano (barba chef) ha cominciato a mettere in pista la polenta concia , mentre si preparava l'antipasto  io cominciavo a mettere sul fuoco le salamelle , il pranzo è stato buono e abbondante, sia come cibo che come bere, dopo il pranzo con un sole tiepido siamo usciti all'esterno del rifugio e ci siamo riposati e rilassati
dopo alcune ore siamo ripartiti per tornare alla macchina, la neve nel frattempo visto il clima, era diventata  molle e scivolosa
per cui la discesa  a tratti era un pattinodromo  ,e non sono mancati i ruzzoloni ,e le risate
grazie agli amici per la bella e allegra giornata, e per l'ottimo pranzo consumato assieme

ciao alla prossima

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 7,0 Km totali, 9h:20m totali, 5:20m di cammino
Andata : 3,3 Km, 2:40 lorde, 30m soste
Ritorno : 3,7 Km, 2:05 lorde, 10m soste
Dislivello : 630 mt di assoluto , 700mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Gimmy, Barba, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 275

  

 

 
 



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Kommentare (12)


Kommentar hinzufügen

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 28. März 2017 um 09:14
...Beh...un pochino di sana invidia c'è !!!
Ciao bagai-

Menek hat gesagt:
Gesendet am 28. März 2017 um 10:28
Il solito gruppone dove l'allegria domina... ciao ragazzi!!!

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. März 2017 um 10:41
Domenico mai demordere, intanto che tutto
funziona, a meraviglia grazie
ciao

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 28. März 2017 um 11:47
Ma almeno 2-3000 euro glieli date al grande cuoco Luciano per tutte le prelibatezze che vi prepara...??? :-))

Le vostre relazioni mettono allegria e.. fanno venire una tremenda e golosissima fame!!! :-)

Comunque che stupendo ambiente: BRAVI per la scelta, positivamente bissata questa volta...

Salutoni...

Angelo

Gesendet am 28. März 2017 um 13:59
Ma Angelo ... non buttare benzina sul fuoco !
Già è un montatello così, già vuole 1 stella Michelin, se poi ci tocca anche pagarlo a peso, diventa proprio dura! Chi lo ferma piùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. März 2017 um 16:11
HAHAHAHAhahahaha.... :-))

Voi pagatelo con il nettare degli Dei, cioè il vino... :-)

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 28. März 2017 um 12:39
very good
Andrea

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. März 2017 um 13:50
Grazie molto
Luciano

cappef hat gesagt:
Gesendet am 29. März 2017 um 08:59
Bravi, grazie per la ripetuta così ho imparato più percorsi. Luciano come al solito è un grande artista!
Ciao a tutti
Flavio

Gesendet am 29. März 2017 um 09:49
Pensa a cosa ti sei perso :-)
sento ancora il profumo della polenta
Almeno hai le foto con i dettagli ...............
Ciao, ovviamente con molta simpatia!

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. März 2017 um 18:10
Ciao Flavio troppo buono,
Luciano

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 30. März 2017 um 16:24
Ho preso un paio di chili in più solo a guardare le foto della vostra relazione ... bravi a chiudere tempestivamente una pratica rimasta aperta e ancora bella calda !

Giorgio


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