Baita del Lago (LC): 2 giorni in uno dei paradisi terrestri


Publiziert von Alberto , 11. November 2016 um 14:51.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 November 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 1125 m
Strecke:quota 573 (poco prima del cartello di Fontanedo) - chiesa di S. Anna m.603 - Rusico m.743 - sentiero B1 - quota bivio 931 circa (per Prato delle Ciliege e Piantedo) - Alpe Prato m.956 - Pian di Formica m.1216/Scoggione Basso - Bancol m.1507 (incrocio con il sentiero ripido n° 3 del Bregamin) - Alpe e Rifugio Scoggione m.1575 (cai Colico: possibilità ritiro chiavi) - seguire l'indicazione "direttissima del Legnone EEA" - Ponte del Saggio - Baita del Lago m.1698 al lago Scoggione km. 6,850 - p. ore 7,45 a. ore 10,30 - disl. odierno +1125
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - uscita Piona - dirigersi verso Colico - superato il torrente Perlino,prima di entrare nel paese,alla seconda via (segnaletica) voltare a destra e seguire per Villatico - proseguire diritto sulla via Al Fossato - s'incrocia la via Campione - proseguire diritto per via Fra la Vacca - voltare a sinistra per via Fontanedo - sempre diritto fino ad incrociare la via Chiaro che proviene da sinistra (ponte) per Robustello. Al' Acqua Freva prendere a destra la strada asfaltata che è possibile percorrerla fino al divieto: da qui si può scegliere o di proseguire a piedi tramite la strada o il segnavia n° 1A Tornato al' Acqua Freva proseguendo diritto,si sale a Fontanedo e ai monti di Rusico (possibilità di parcheggio in estate a quota 730 circa o più su) km. 5,1 da quando si lascia la statale o km. 2,5 fino all'acqua Freva quando c'è neve (quindi altri km. 2,6 per Rusico)
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Scoggione (previo ritiro chiavi,mentre in agosto è possibile trovarlo aperto,ben attrezzato di: locale con scarpiera - bagni con doccia al piano terra - locale cucina con grande cucina a gas - cucina a legna - boiler per acqua calda - numerose pentole di grandezze varie e anche molto grandi - sala pranzo con camino - scala che conduce al piano superiore con camerette e camerone da 11 p.l. e un bagno con doccia - locale esterno per grigliare al coperto - acqua - luce tramite pannelli solari) - Baita del Lago (sempre aperta): stufa a legna - stufa a gas 4 fuochi - acqua interna - bagno interno con boiler per doccia - procurarsi piatti - posate e bicchieri di plastica per evitare spreco di acqua,inoltre,nel frattempo che siete lassù,se c'è vedete di far sciogliere neve per farne acqua al posto di lamentarsi che c'è ne rimasta poca: si da il caso che chi frequenta tali strutture in inverno,deve essere consapevole di non trovare acqua ma che deve pensare di faticare per procurarsela. Mentre la stufa si presume che la facciate funzionare per scaldare e cucinare,non dovrebbe essere difficile procurarsi della neve...la seconda soluzione è di starsene a casa! Vi riesco io da solo: anche 1 può fare meglio di TANTI, un dato di fatto!
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / kompass Lago di Como - Lago di Lugano / Parco Orobie Valtellinesi / cns n° 287 Menaggio

Sabato 5 giornata come da previsioni: acqua e in quota neve,ma non mi riguarda dato che sono a casa,però domenica 6...azz...stesse condizioni,però danno bello lunedì 7 e considerando che non ho impegni di altro genere,decido per farmi una 2 giorni.
Il problema è di scegliere la struttura ideale magari senza troppo dislivello e se poi si evita la pioggia meglio ancora: la mia conoscenza in fatto di strutture non comporta nessuna difficoltà,però devo anche ponderare il fatto di salire troppo in alto con l'auto ancora sprovvista di gomme da neve: certo,basta lasciarla un poco al di sotto delle aspettative (in Valtellina la neve è prevista fino a quota 1000) nevose anche se ho le catene a bordo e non ho problemi a montarle.
Decido per 2 strutture lungo il tragitto, poi vedo cosa scegliere sulla base anche di altre probabili cause: le cause a cui mi riferisco sono la possibilità di avere acqua e se nevica vuol dire che le temperature si abbasseranno al che se l'acqua gela,ciao pep!
E ovvio che la frequentazione assidua in varie circostanze mi permette di sapere l'essenziale per far fronte a queste probabili avversità da non trascurare,quindi parto già da casa con abbondanti liquidi (2,5 litri) e cibo (focacce,patate e riso).
Durante il viaggio piove anche bene,calcolando le tempistiche nel prolungare il viaggio in auto e quelle a piedi,anche tenendo conto che inizierò a lavorare di notte,mi conviene scegliere a pari dislivello un posto più vicino,quindi esco per Piona e mi dirigo a Colico per poi salire a Rusico (o così pensavo).
Acqua a manetta che non da segni di smettere: giunto a Fontanedo devo prendere a sinistra per passare accanto alla chiesetta di S. Anna ma...le ruote slittano a causa del fogliame e del fango.
Qualche manovra di arretramento,riprovo e a poco a poco mi ritrovo in un cu de sac: ...azz...sono nei casini,non posso arretrare,ne salire,un bel casino.
Mi trovo proprio ad ostruire l'incrocio e se arriva qualcuno (bisogna essere un po fuori di zucca come me visto il tempo in corso) sarebbe un problema...ma il "Bradipo delle Alpi" ha la soluzione nel caso non andasse in porto il liberare un poco il bitume dallo spesso residuo di fogliame e terriccio,vale a dire il montare le catene da neve,sicuramente non avrei avuto problemi a proseguire,però era seccante perdere quei 10 minuti sotto l'abbondante pioggia.
Pulisco un po con il badiletto e con qualche manovra riesco a togliermi da quella posizione scomoda e riprovo a risalire quel tratto in retromarcia che dovrebbe rendere bene,ma...nulla di fatto,quindi trovo parcheggio nelle vicinanze e decido di proseguire a piedi.
Alle ore 7,45 comincio ad incamminarmi per tutta la strada che risulta per la maggior parte essere coperta da foglie e quindi avrei trovato problemi anche dopo: la saggezza fa l'uomo intelligente mentre l'ignoranza fa di un uomo una capra!
Così ho preferito la prima soluzione,ogni uno è libero di scegliere e pagarne le conseguenze in tutti i casi.
Arrivato a Rusico in circa 30 minuti procedo a seguire la segnaletica che è stata aggiornata con abbondanti pennellate (se fosse così su molti percorsi che attraversano i boschi,non vi sarebbero problemi anche con abbondante neve) e noto che l'acqua scende abbondante in tutte le fontane che si vedono,per l'esattezza sono 3,l'ultima a Pian Formica m.1218.
Averci pensato avrei potuto prendere qui l'acqua per non portarmi tanto peso fin quassù,comunque sono abituato; procedo sul sentiero che sembra essere un ruscello,devo prestare attenzione a rocce e radici molto scivolose in questa situazione e pian piano con il solito passettino lento eccomi al rifugio Scoggione dove vedo piccole chiazze di neve che l'acqua si sta portando via.
Quindi sabato ha nevicato anche a questa quota ma oggi piove e bene...non sarà un problema avere acqua!
Giunto alle ore 10,30 alla Baita del Lago,decido di prelevare acqua che cade abbondante dal tetto,per lavare i piatti e padelle che userò: noto che anche il wc è usufruibile,vi sono vari secchi pieni ma provvedo a farne ulteriore scorta.
Con sorpresa noto che il camino è stato smontato e la stufa spostata con la canna fumaria più diretta e il nuovo comignolo,magari risulta meno estetico ma più funzionale.
A prescindere che vedere un camino come quello che era presente in baita era bello,molti che han frequentato la struttura han saggiato la fumera quando si accendeva la stufa che non potevi in modo assoluto,inserirvi ciocchi grossi quanto la sua bocca inerente alla camera di combustione,inoltre si doveva tenere la porta aperta,insomma l'era un problema non da poco.
Non ho idea se si poteva proseguire con la canna fumaria della stufa attraverso quella del camino fino al comignolo (questo è ciò che descrivono i manuali dei rivenditori di stufe) che in quel caso tale problema sarebbe stato risolto.
Spero che colui che ha costruito il bel camino (mi pare di ricordare di averlo conosciuto con il soprannome di "gufo" che è anche colui che è salito in cima alla croce per mettere le luci se non mi sbaglio) non si sia dispiaciuto per il suo smantellamento,anzi,mi auguro che i pezzi siano potuti servire per rimontarlo in qualche altra baita.
Se questa è stata la decisione dei responsabili,va bene anche così: per come la vedo io,vi è meno consumo di legna e molta più resa!
Probabilmente con la prossima estate verrà rivestita la parete come per il resto del locale,quel che importa è stato fatto per la migliore funzionalità ed è ciò che conta,il resto pian piano.
All'interno vi sono quasi 6° gradi,prendo a tagliare dei ciocchi di legna esterni e preparo scorta da mettere nel cassetto sottostante la stufa dove vi era legna di grosso calibro,poi un ciocco lo porto all'interno che servirà per tagliare pezzi piccoli per la prima accensione con la carta (spero che lo capiscano anche i prossimi che saliranno: i pezzi grossi vanno tagliati all'esterno!!!!!!).
5 palline di carta da giornale,6/7 legnetti fini e....parte alla grande con la giusta "fumatina" che a breve sparisce e poi,quando anche i pezzi medi cominciano a fare fiamma,si procede a inserire i ciocchi grossi suffientemente per passare attraverso l'entrata della camera di combustione in modo tale che la stufa non vada sempre alimentata: non sono riuscito a trovare la solita levetta che servirebbe per azionare la chiusura/e apertura per la presa d'aria che solitamente serve anche per far sì che la legna bruci lentamente e duri di più nel tempo.
Comunque posso assicurare che ora la stufa va perfettamente bene e che non si crea più il fumo dentro il locale.
Per il pranzo mi scaldo la focaccia e poi cucino riso e asparagi,poi preparo per la sera patate al forno e della pasta.
Fuori la pioggia è incessante,i secchi e il pentolone si riempiono velocemente,poi l'acqua si trasforma verso le 14 in neve ghiacciata che sembra grandine,la quale rimbalza sui tavoli esterni,alle 14,30 nevica bene e termina alle ore 17,poi il vento smuove le nubi permettendo la visuale verso valle e qualche pezzettino di cielo.
A tarda sera la stellata insieme alla luna danno un incantevole spettacolo che solo pochi eletti possono ammirare in questo paradisiaco luogo:

Baita del Lago,sei ne cuori di molti

che lasciano scritti decisamente positivi sul tuo registro,

a testimonianza del fascino che sai trasmettere,

sia come struttura che per il panorama.

Anche se ti trovi ad una quota non elevata

d'inverno fai sospirare chi sale partendo da Acqua Freva!



Senza nulla togliere ad altre strutture che ben conosco e che offrono scenari,comodità,panoramicità e possibilità escursionistiche non da  poco: alcuni amici mi han chiesto quale rifugio/bivacco autogestito l'ho trovato migliore...non è possibile fare una classifica perché tutte le strutture che conosco sono confortevoli,attrezzate del minimo indispensabile,poi c'è quella che va oltre alle aspettative (dispensa con vari kg. di pasta a disposizione,bottiglie di vino,bibite a disposizione,doccia e incredibilmente anche una sauna,con oltre 50 posti a sedere internamente,possibilità di grigliare esternamente e molto altro ancora) e ti sorprende per ciò che trovi e la generosità dei responsabili a cui non puoi,almeno per quanto mi riguarda,di contraccambiare in qualche modo.
In pratica è un grande piacere poter far vivere queste strutture ed avere la possibilità di frequentarle anche in solitaria per trovare quello che la città non ti può offrire: pace,serenità,meditazione e il piacere di esserci per condividere con la natura quello che ci circonda al di fuori del caos urbano.
Ovviamente,problemi permettendo!
Nel tardo pomeriggio salgo in dormitorio e con sorpresa vedo che sono stati cambiati i letti (sempre 7 ad ogni modo) ma noto che un paio di materassi sono bagnati a causa della infiltrazione di acqua che scende tra le congiunzioni delle perline e quando è tanta,strabocca e cade sul pavimento.
Segnalo il tutto Daniele che ben mi conosce: gli spiego che è il lato nord,quello rivolto a monte ad avere il problema ,quindi ci mettiamo d'accordo per usare un sistema di segnalazione basato sulle puntine presenti in baita e fogli che ne indicano la posizione in cui i letti non devono stare.
Non so se è dipeso dalle forti piogge,fatto sta che sono ben visibile anche se asciutte le striature che l'acqua ha lasciato sulle liste delle perline che ne rivestono il sotto tetto: quindi prendo le dovute misure per evitare che i materassi (anche se protetti dalla plastica) rivestiti dal copri materasso che è quello che ha preso acqua,siano messi al sicuro facendo i dovuti spostamenti.
Alle 22,00 vado a dormire dopo essermi goduto lo spettacolo delle luci del fondo valle che contornava il lago di Novate Mezzola e al risveglio verso le 6,00,le nubi non permettevano di lasciare ampi spazi di sereno,ma pian piano il bel tempo riprende il sopravvento e come le foto lo dimostrano,la giornata è spettacolare,regalando al fortunato Bradipo,uno spettacolo unico,privilegiandolo.
Alle ore 9,30 del giorno seguente riprendo la via del ritorno,incontrando uno del posto che saliva per una veloce escursione e poco dopo una coppia,forse francesi ed infine giunto a Rusico,decido per raccogliere un po di castagne che in 30 minuti diventano un quantitativo più che apprezzabile per farle al forno.
OTTIMA SCELTA,OTTIMA 2 GIORNI,OTTIMI PANORAMI...tutto ottimo,compresa la pioggia che mi sono beccato in salita!

Ringrazio gli amici della Baita del Lago (cacciatori e non che ho avuto il piacere di conoscere negli anni) che con notevoli sacrifici hanno realizzato questa bella struttura apportandone migliorie di grande rilievo: COMPLIMENTI!

 




Alla prossima!

Tourengänger: Alberto


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