Alpe Veglia- Anello Dorato

Max64 Ritorniamo dopo qualche anno all'Alpe Veglia,per riprenderla in veste autunnale.
La giornata è meravigliosa,sembra estate,i colori dei larici che tendono all'oro proiettano riflessi alla Ferrero Rocher.Facciamo il giro della piana,poi risaliamo fino al Lago Bianco che è praticamente asciutto.Dopo una lunga sosta con pennichella,passiamo da Pian d'Erboi e successivamente scendiamo a Pian Sass Mor ai piedi del Pizzo Moro.Non scendiamo a Pian du Scricc, rimaniamo alti toccando la baita di Pian dul Crupp,poi passando da La Balma ritorniamo alla piana del Veglia e chiudiamo il giro fino a ponte Campo.
Alpe Veglia bellissimo,l'ho già detto......il primo Amore non si scorda mai.

BarbieÈ una grande emozione essere di nuovo qui ad affrontare la salita al Veglia. La prima volta, molti anni fa, mi era sembrata infinita...se questo voleva dire "andare in montagna " la mia carriera di escursionista poteva dirsi conclusa. Ma poi si sa, le fatiche si dimenticano, nella mente si sedimentano le immagini dei posti visti ...la meraviglia richiama meraviglia e dopo qualche tempo (abbastanza tempo!) la mente ha vinto la fatica del corpo e con un pò di allenamento i dislivelli sono andati via via aumentando. L'Alpe Veglia però era sempre collegata all'estate e ad avventurose esperienze nel campeggio della piana, con il ruscello a fianco e le uscite alla ricerca di legna per il fuoco serale...Oggi è come un primo appuntamento...ci ritroveremo davanti immagini nuove...i pascoli secchi e abbandonati.. baite, alberghi e rifugio chiusi...la prima neve sulle cime intorno...l'attesa della vista del lago Bianco e del riflesso del monte Leone nelle sue acque ...Ma ....sorpresa! Il lago è quasi completamente asciutto...una distesa immensa di sabbia bianca e fine ...piccole pagliuzze argentee luccicano al sole e il luogo si carica di insolita magia...si fa strada la sensazione di essere naufraghi su spiagge deserte, scomponendo gli elementi delle immagini si viaggia attraverso il tempo e lo spazio . Il riflesso del Leone è salvo nell'unica pozza rimasta in fondo al lago. Impossibile realizzare l'idea di un bagno...l'acqua è freddissima anche per me e il fondo melmoso e impraticabile, simile a sabbie mobili! Ricordi di bagni meravigliosi si fanno strada..
Il relax sulla copertina è fra i più appaganti...al riparo da un leggero venticello il sole sulla pelle assume temperature estive e il sonno si fa pesante...La sorpresa però prosegue : ripreso  il cammino, superato il Pian d'Erbioi gli occhi si riempiono di colori più intensi ...oro, rubini, smeraldi...sembra il "caveau" di una gioielleria e noi privilegiati clienti ai quali è reso possibile l'accesso...Il bianco della neve intorno e il cielo azzurro sopra aumentano i contrasti e la luminosità dei colori...silenziosi fuochi d'artificio trasformano il cammino in una festa ...gli occhi quasi fanno male...la meraviglia è senza fine..L'Alpe Veglia si prepara al lungo isolamento invernale che la escludera' alla vista dei comuni mortali . Ma la carica delle immagini di questa giornata sarà sufficiente ad alimentarne un vivo ricordo fino alla prossima primavera inoltrata.