Parete Bianca o Weisswand 3016 m
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E’ un anno che programmiamo questo week-end con Ernesto con cui non usciamo da due anni. La meta prescelta, per cause non dipendenti da noi, non si può fare, per cui in settimana cerchiamo altro.
La meta di sabato è un progetto un po’ ambizioso, tempi e dislivelli sono nelle nostre gambe ma non sappiamo se lo siano anche in quelle di Ernesto. A ciò si aggiungono i temporali previsti nel pomeriggio e non essendo un percorso banale sarebbe meglio trovarsi già in luogo sicuro.
Partiamo con un ben cielo blu ma fa caldo ed è molto umido e…non contenti del giro già lungo di per sé, sbagliando posteggio partiamo 200 m più in basso! Ci rendiamo conto dell’errore solo quando salendo incrociamo una strada asfaltata e i posteggi che avremmo dovuto raggiungere, ormai è fatta…
Fortunatamente la salita è di quelle comode, lunghi tornanti nel bosco prima che poi proseguono per prati portandosi sotto il Tribulaun di Fleres e al rifugio Tribulaun. Con nostra grande soddisfazione e inaspettatamente arriviamo al rifugio con più di un’ora di anticipo sui cartelli ma, il tempo sta inesorabilmente cambiando. Ci fermiamo a bere qualcosa dopo di che riprendiamo la salita. Il paesaggio cambia, abbandoniamo i prati per la pietraia e raggiungiamo il Dente Alto, davanti a noi la Parete Bianca e la famosa cengia esposta!
Attendiamo qualche minuto che arrivi anche Ernesto, dopo di che ripartiamo perdendo quasi un centinaio di metri. Risaliamo brevemente e raggiungiamo la cengia che, come da descrizione, sarebbe problematica in caso di neve o vetrato. Certo se si soffre l’esposizione ci sono un paio di punti che potrebbero dare fastidio. In ogni caso non è lunga. Al suo termine troviamo la traccia che porta in punta. La salita ripida e tra roccette è tutta ben segnata con ometti. Ci vogliono circa una ventina di minuti. Purtroppo il panorama è rovinato dalle nebbie ma qualcosa riusciamo a vedere. Breve sosta. La discesa al rifugio Cremona non è da sottovalutare. Scendiamo ripidamente la morena con qualche tratto attrezzato. Raggiungiamo i prati, ancora qualche tratto attrezzato, e con una breve risalita giungiamo al rifugio, a salutarci un bel tuono!
Sosta pranzo mentre il temporale si avvicina, sta piovendo più a valle sembra ma, nel momento in cui decidiamo di scendere prende a piovere anche qui. Entriamo nel rifugio, attendiamo una mezz’oretta. Pioviggina ancora quando usciamo ma, avendo ancora due orette di cammino non possiamo aspettare ancora molto. Mentre scendiamo sentiamo altri tuoni ma prenderemo solo qualche goccia e, in compenso, per un lungo tratto ci accompagnerà un bell’arcobaleno.
Grande Ernesto! Due anni fa un giro così non l’avrebbe mai fatto, ottimo e domani…beh domani sarà un giro di tutto riposo dopo oggi!
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