Hochlicht / Alta Luce (3184 m) da Staffal

Sapendo che per un mese probabilmente non avrò più occasioni, sfrutto questa super giornata per il primo tremila della stagione.
Partenza dall'enorme parcheggio di Staffal (già piuttosto gremito alle 7.25), seguo per qualche metro la strada asfaltata fino a trovare le paline indicanti il Colle Salza e l'Alta Luce (sentiero 7C).
Il sentiero si tiene a destra del torrente Lys, salendo dapprima con pendenza davvero moderata, finchè usciti dal bosco, si svolta a destra e si inizia a salire con più decisione, con bellissima vista sui ghiacciai del Lys.
Si supera la baita dell'Alpe Salza Inferiore e si continua in costante salita, mai troppo ripida, fino a raggiungere un pianoro erboso che si attraversa (segnavia ben visibile su un grosso masso) e si attacca il breve canalino che porta al Colle Salza.
Su terreno ora più sfasciumato e faticoso, comunque senza alcuna difficoltà, raggiungo il colle dopo 2h30 di cammino, a passo tranquillo ma regolare.

Al colle svolto a sinistra e attacco il ripido pendio verso la cima.
La tattica di affrontare a passo tranquillo la salita fino al colle si rivela vincente: in questo tratto conclusivo, nonostante i 1000 e oltre metri di dislivello già nelle gambe, salgo con inattesa agilità e freschezza!
Un tratto un pò sdrucciolevole all'inizio obbliga ad avere un pò di attenzione, dopodichè la pendenza si addolcisce ed il terreno torna più facile, fino ad arrivare alla pietraia appena sotto alla cima, popolata da un gran numero di stambecchi.
La traccia svolta decisamente a sinistra e si perde un pò tra le pietre; seguo con attenzione i frequenti bolli gialli ed in pochi minuti raggiunto la campana e il vicino omino di vetta dell'Hochlicht/Alta Luce (3h05).
Lo spettacolo sul Rosa è davvero da lasciare senza parole! Non trovo aggettivi per descriverlo!

Dopo 25 minuti di sosta riparto, seguendo lo stesso sentiero di salita fino al Colle Salza. In questo breve tratto incontro una marea di persone, almeno una trentina, che salgono verso la cima: per fortuna sono partito presto e mi sono potuto godere la vetta in solitudine!!
Al colle svolto a sinistra e prendo il sentiero 6A in direzione del Rifugio Gabiet.
Con una piacevole discesa raggiungo un vasto pianoro erboso, dove a sinistra ignoro il sentiero che porta alla Orestes Hutte e proseguo invece dritto sul sentiero principale. Con una brevissima risalita di pochi metri raggiungo due minuscoli laghetti, dove mi fermo a mangiare qualcosa e riposarmi qualche minuto.
Quindi riprendo la discesa, incontrando sempre più persone che salgono, seguendo le indicazioni del sentiero 6A per il Lago Gabiet, a cui ora si affiancano anche quelle del sentiero 7B per Staffal.
Il punto in cui il 7B si stacca a destra rispetto al 6A invece non è proprio indicato benissimo, bisogna prestare attenzione ai bolli gialli.
Abbandonato comunque il sentierone per il Gabiet, proseguo sul 7B, che, superate un paio di baite, diventa una traccia molto esile, spesso nascosta dall'erba, e perde quota molto lentamente, compiendo un lungo traverso sul fianco della Punta Telcio.
I bolli gialli sono comunque presenti e la traccia, pur esile è generalmente visibile.
Solo nell'ultimissimo tratto, quando il sentiero lambisce il lariceto, smarrisco il sentiero, e proseguo su una traccia tra i prati puntando ad una grossa baite ben visibile.
Qui svolto a sinistra su una stradina sterrata e dopo pochi metri trovo un sentierino che, con un breve traverso, mi riporta sul 7B.
Sbuco quindi nei pressi di un'altra baita, credo sia l'Alpe Moos, dove seguo lo sterratone per alcuni minuti, fino a trovare a sinistra il sentierino che in pochi minuti di picchiata mi riconduce a Staffal (6h00).

Bel giro ad anello, bella cima, bei panorami e begli ambienti! Forse leggermente monotona la salita fino al Colle Salza, ma nel complesso davvero un'escursione spettacolare!
Nessuna difficoltà tecnica, il sentiero è sempre piuttosto agevole: la difficoltà T3, a mio giudizio, è data solo da qualche brevissimo tratto di sentiero un pò ripido e instabile che necessita attenzione, e dal dislivello, che rende questo giro a tutti gli effetti un"Escursione di montagna impegnativa" (T3).