Barbie Un 'altra giornata perfetta, da assaporare pigramente, vagabondando lungo le sponde di Codelago. Unica meta prestabilita: la spiaggetta in corrispondenza del sentiero per la Valdeserta, dove Max mi raggiungerà nel pomeriggio. Giunta alla diga mi guardo intorno e dopo averne ammirato a distanza le calette rossastre decido di avventurarmi all'interno della piccola penisola che si protende nel lago, attraverso un breve percorso che non mi fa mancare anche qualche catena. Il silenzio regna sovrano. La quiete del mattino è assoluta, l'acqua immobile e trasparente invita ad immergersi. L'ambiente è più arido e selvaggio, all'interno qualche zona paludosa...poi in prossimità di una caletta un'incontro inquietante: la sagoma di una vipera immobile...e fortunatamente inerte! Dopo il bagno inizio a dirigermi verso il luogo del mio appuntamento. La spiaggia è completamente mia, la sabbia bianca, i colori dell'acqua caraibici. Un paio di pescatori occupano le sponde più rocciose. Una donna con il cappello è impegnata a tagliare l'erba sul sentiero con una lunga falce. E' il sentiero che conduce a casa sua. La baita all'esterno è primitiva e senza pretese, ma in questo luogo diventa più preziosa dei tesori di Topkapi . Appena fuori dalla porta una fontana a getto continuo, con qualche stoviglia appesa e appoggiata. Sulla spiaggetta una canoa capovolta riporta a immagini da America del Klondike e con la memoria rivedo il lago in inverno farsi ghiacciato, tanto da poterlo percorrere a piedi. Ora la donna ha lavato i capelli e muove con grazia i riccioli neri per farli asciugare. Un uomo prepara la canoa facendola scivolare in acqua, poi i due salgono e iniziano a pagaiare senza fretta verso la diga. Un "buen retiro" del genere è quanto di meglio si possa desiderare, chissà se lo vivranno pochi giorni o settimane o addirittura mesi. Mi piace immaginare che sia per sempre.
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