Monte Menna (2299m) da Zorzone
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Sveglia presto questo sabato: porto un'amica a Orio Al Serio per il suo ritorno sul Camino (dove ci siamo conosciute). Decido di sfruttare la giornata proseguendo verso le valli bergamasche, raggiungendo la mia collega Martina a Serina. Ci dirigiamo a Zorzone. Giunte qui saliamo 2 tornanti e parcheggiamo in uno spiazzo piccolo dove, su un muro, è presente la segnaletica per il Monte Menna, tanto atteso da Martina.
E' la prima volta per entrambe sul questa cima e ci viene detto che non è presente un giro ad anello.
Ci incamminiamo sul sentiero n.234 che si snoda fra un bosco di faggi e si apre poi in una pendenza erbosa dove si trova una baita. La scritta blu “MAGA” sembra essere più frequente sella vernice rossa e bianca. Infatti questo sentiero fa parte della panoramica gara che tocca le 4 cime dalle quali prende il nome: Menna, Arera, Grem, Alben.
Una volta superata la baita il sentiero classico, sentiero diretto, prosegue dritto, mentre noi prendiamo il bivio che sale a sinistra, in direzione NW. Questa deviazione è poco più lunga poiché aggira il monte fino a portare all'inizio della cresta. Non è presente nessuna segnaletica ma il sentiero è ben visibile, se pur stretto. Giunte alla cresta si nota l'indicazione “MENNA” in rosso su un masso. Il sentiero percorre tutta la cresta pertanto molto panoramico con il bel tempo..non è il nostro caso. Sali e scendi, sali e scendi, si giunge al “Chigno d'Aral”, 2068 m. La cimetta seguente è caratterizzata da un'immensa croce (la croce di Zorzone?). Da qui scendiamo velocemente al "Bivacco MAGA", per riprendere la salita per la vetta del Menna.
La salita non è ripidissima, e per 3/4 si cammina su terra, erba e poca neve rimasta, più verso la cima invece il terreno si fa più roccioso.
Purtroppo arriviamo in vetta e l'unico panorama visibile è “Il Pizzo”. Sulla “Cima di Menna” è presente una croce che a mio avviso pare più una stella cadente futurista... Ci fermiamo finché non siamo costrette a scendere per non congelare. Torniamo al "Bivacco MAGA" per scendere dal sentiero diretto, molto più ripido della precedente deviazione. Come fosse passata una biscia arriviamo alla baita per scendere dallo stesso sentiero CAI di salita n.234.

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